Seconda puntata per i primi "supereroi del mondo reale", che dopo le scorribande del primo KICK-ASS sembran quasi già pronti per la pensione. Dapprima è lo stesso Kick-Ass a voler riprendere le ronde e chiede a Hit-girl di riallenarlo, poi è la volta di lei a dover smettere i panni della supereroina-ina per volere del padre adottivo, con lui costretto a cercarsi un nuovo partner a cui accompagnarsi per la lotta al crimine. Soprattutto ora che in città si è affacciato un nuovo supercattivo che si fa chiamare "Motherfucker". La formula è pressoché la stessa del capitolo precedente...Leggi tutto, con l'aggiunta di altri nuovi supereroi "arronzati". Si riuniscono grazie a internet, si arruolano in un gruppo ai comandi del mafioso pentito con mascherino e mimetica cui dà il volto Jim Carrey (semi irriconoscibile), spesso in scena e tutto sommato divertente. Hit-girl, a parte qualche fastidioso break scolastico (odiosa quando balla scatenata immaginando di lottare col nemico) è meno insopportabile rispetto al numero uno, la storia continua ad essere un concentrato di ovvietà confezionate come se si fosse in una commedia sofisticata. La spettacolarità di alcune sequenze e la quantità di splatter colpiscono ancora, la regia permette di non annoiarsi ma l'ironia latita (nonostante le apparenze) e il gioco mostra presto la corda. Più o meno sui livelli del primo.
Un sequel è sempre un rischio. E quando si tenta di raggiungere i meriti del primo lavoro, naturalmente qualcosa (quel brio iniziale, quell'originalità che contraddistingueva il primo Kick-Ass) si perde. Non manca l'azione nemmeno nel secondo, ma quel primo adolescenziale supereroe un po' sfigato purtroppo comincia a prendere coscienza di sé. Le gag sono minori, si prova a convertire Kick-Ass al semiserio e si aggiunge un Jim Carrey in un ruolo francamente scialbo. Un sequel godibile, ma che non lascia il segno.
Piccole eroine crescono (forse), mentre altri eroi si uniscono a nuovi vendicatori dell'ultim'ora. Banale, scontato (si sa già a chi si unirà l'amico), questo sequel forzato di una pellicola che poteva contare su una certa freschezza e originalità, sa troppo di posticcio, con scivolate nel cattivo gusto (la studentessa carogna umiliata in pubblico) e addirittura un tentavivo di morale finale, con tanto di parole sagge...mah. Mediocre, con qua e là ancora qualche momento simpatico ("Mano che sbaglia si taglia"; L'irruzione nel covo degli asiatici). Fastidiosamente idiota il giovane cattivo.
MEMORABILE: Carrey, che seppur limitato nel ruolo di un vendicatore mascherato che appare poco per non rubare la scena al protagonista, non sfigura.
Per circa due terzi è il classico sequel che tende ad adagiarsi sugli allori aggiungendo un po' di effetti da videoclip e un paio di personaggi (un simpatico Carrey e un'inquietante copia di Ivan Drago al femminile). Ci vorrebbero più ironia e meno violenza e meno riferimenti ai social network. Poi l'action finale, tra il furgoncino e la lotta nel covo richiama il glorioso primo episodio e riporta in alto il tono del racconto. Red mist come villain assoluto regala una sola scena degna: quando è impreparato allo stupro.
MEMORABILE: La coppia di supereroi marito e moglie che si baciano durante la lotta; "È adrenalina, cretina".
Sequel di un cine-fumetto pulp di successo, di qualche anno fa, dove il regista del primo cede il posto a un altro e la cosa si vede. Il film è simpatico, ma meno divertente del primo. John Leguizamo, ex-canaglia degli anni '80-90, è un mesto gangster-maggiordomo, Jim Carrey non è in grande forma vestito da militare, moscio anche il protagonista, che si sveglia solo nella seconda parte. Resta Hit girl, le cui peripezie, a scuola e sulle strade, sono quelle che danno ossigeno alla pellicola. Discreta parata di super-esseri fatti in casa.
Sequel che, a parte la scontata minor carica innovativa rispetto al precedente, presenta vari difetti, in primo luogo una prima parte tira-e-molla poco divertente e con troppe menate sulla "vita vera", un protagonista che perde in simpatia quel che ha guadagnato in muscolatura, Jim Carrey col freno a mano. Nella seconda parte le cose vanno decisamente meglio, per il maggior spazio riservato ai personaggi interpretati da Moretz, ragazzina innocentemente sadica, e Mintz-Plasse, abbigliato da gallina punk sado-maso. Non male neppure Mother Russia.
Svanito l'effetto novità del primo capitolo, il progetto passa nelle mani del mediocre Wadlow con risultati a luce alternata. Il tessuto narrativo opta per una riflessione poco riuscita del confine tra realtà e immaginazione della realtà; la caratterizzazione dei personaggi è discontinua: se da un lato il personaggio della Moretz acquisisce colori nuovi, dall'altro l'entrata in scena di Jim Carrey è alquanto superflua ai fini dello spettacolo. Non male la sequenza del camioncino e il finale nella tana di Motherfucker. Non male, in fin dei conti.
Sequel decisamente più convenzionale del suo predecessore, Kick-Ass 2 riprende le avventure dei protagonisti del primo capitolo. La prova del regista è evidentemente meno brillante; ciò non toglie che il film, sopratutto grazie ad un gruppo di talentuosi protagonisti sia abbastanza godibile, specie nella seconda parte migliore rispetto alla prima.
Decisiva la chiave di lettura sulla realizzazione dei sequel elaborata da Wes Craven nel famoso sketch di Scream: più sangue e più vittime. Notevole discriminante per la riuscita di un seguito il cui capostipite era rimasto imprigionato in una logica di medias res strutturale. Il delirio di scurrilità verbale e concettuale è una costante e non conosce intermediazione; è tutto così eccessivamente demente da risultare magnetico, concedendosi persino il lusso di integrare paturnie esistenziali senza indurre allo scoramento del déjà vu. Deliziosa la Moretz. ***
Prosegue in modo fluido da dove si era fermato il primo episodio. I protagonisti crescono: Hit-girl è una furia, Kick-ass ce la mette tutta, il piccolo d'Amico diventa un vero cattivone e i supereroi si moltiplicano. La ricetta è la stessa del capostipite: un po' film per teenager, un po' film d'azione, ma rispetto al primo è meno coinvolgente e punta di più sul comico. Riesce tuttavia a non essere ripetitivo; in definitiva un sequel che ha il suo perché, ma sarebbe opportuno non andare oltre.
Seconda puntata di una serie che mostra già la corda. Non che si chieda chissà quale profondità di pensiero, è un picchiaduro violento e infarcito di parolacce... il fatto è che quello che poteva salvare il primo episodio, la novità, qui non c'è. Ci si trascina quindi tra i soliti conflitti adolescenziali visti e rivisti, polizia che, quando fa comodo, latita e i soliti vorrei ma non posso ma lo sai che alla fine verrò. Piuttosto noioso.
L'obiettivo di ironizzare su quello che in America fu un reale fenomeno sociale è in questo sequel ancora più centrato, anche con l'ingresso in scena di un interessante Justice Forever Team e di un gruppo di super criminali mascherati. La caricatura del teen movie è ancora più enfatizzata dai divertenti momenti di Hit Girl, che senza maschera è costretta a socializzare con il mondo reale della frivolezza adolescenziale femminile. Molto ritmo e una buona dose di umorismo (anche più accattivante rispetto al primo film). Divertentissimo.
Fare meglio del primo capitolo era difficile e forse impossibile e infatti questo secondo Kick Ass fallisce in questo intento. Il cambio di regia si vede in quanto viene a mancare quel qualcosa che rendeva speciale il numero uno. Nonostante tutto la trama e i personaggi reggono ancora bene e, da non amante dei cinecomic, posso dire che questo sequel è superiore a molti altri film Marvel o DC in circolazione. La violenza, molto "fumettosa", non manca così come non manca il sangue. La presenza di Jim Carrey è un valore aggiunto.
Più compatto e veloce del primo, con un umorismo marcato ma che non fa venir meno il senso dell'azione, elaborata e scatenata. Diverte molto e i personaggi subiscono una crescita non indifferente dal punto di vista psicologico, il che li rende più interessanti. Anche il villain, essendo un ragazzo come loro ma dalle intenzioni cattive, rende lo scontro meno impari e più gustoso. Bravo il protagonista, anche se la Moretz gli ruba la scena, azzeccata la scelta di Carrey. Notevole.
Deludente. Fare meglio del primo capitolo era evidentemente difficile, ma cadere così in basso... Storia scadente in cui le banalità e le inutilità di alcune scene destano quasi fastidio e perdipiù l'intrattenimento latita. Benché Jim Carrey sia ai minimi storici, la sua presenza è l'unica degna di nota. Sequel soporifero di cui si poteva fare a meno. Da dimenticare.
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Avvertenze per l'uso: i film di Kick-Ass non vanno presi sul serio, sono parodie di altri generi ma soprattutto è sbagliato considerarli come riservati/indirizzati al pubblico teenager.
Può non piacere il tipo di parodia ma ci sono qualità di scrittura e produttive (dialoghi, attori, musiche e regia) che sarebbero state sprecate volendo fare un classico teen movie estivo.
DiscussioneRaremirko • 26/06/18 20:34 Call center Davinotti - 3863 interventi
Capannelle ebbe a dire: Avvertenze per l'uso: i film di Kick-Ass non vanno presi sul serio, sono parodie di altri generi ma soprattutto è sbagliato considerarli come riservati/indirizzati al pubblico teenager.
Può non piacere il tipo di parodia ma ci sono qualità di scrittura e produttive (dialoghi, attori, musiche e regia) che sarebbero state sprecate volendo fare un classico teen movie estivo.
Il 2, almeno lui, a me pare proprio un classico teen movie estivo.