Ferito dopo aver commesso una rapina, Charlie si rifugia con i suoi complici nella fattoria del fratello; la loro presenza scatenerà inevitabilmente scompiglio. Primo film da regista per Wilde. Il nostro se la cava abbastanza bene nel duplice impegno poiché riesce a confezionare un thriller che, pur calcando troppo spesso la mano sul melodrammatico, non manca di elargire tensione. La trama è abbastanza usuale, ma ciò che lo rende diverso è la singolare location innevata, che concorre ad aumentare il senso di angoscia e ineluttabilità.
Dopo una sanguinosa rapina in cui è rimasto ferito ad una gamba , Charlie si rifugia con due complici nella fattoria del fratello maggiore, un uomo debole e malato roso dalla gelosia per la moglie che prima di sposarsi aveva avuto una relazione proprio con lo stesso Charlie... Nel primo lungometraggio da regista, Wilde mostra qualche incertezza nella parte ambientata nella fattoria a causa dell'eccessiva schematicità dei caratteri in campo ma si riscatta nelle sequenze della fuga in mezzo alla neve, d'impatto sia per la bellezza dei luoghi che per certi risvolti crudeli.
Parzialmente riscattato dalla disperata fuga tra le nevi conclusiva, l'esordio registico di Wilde fino a quel momento aveva proposto una situazione abbastanza tipica (criminali che si installano presso una famiglia non troppo felice), puntando più sui risvolti melodrammatici che sulla tensione che ci si aspetterebbe da un thriller. Meglio il Wilde attore e Duryea nel ruolo per lui insolito di perdente sottomesso rispetto alle due figure femminili, una Wallace sempre bella ma un po' lagnosa e una Grant penalizzata da un personaggio infelice. Discrete le musiche di Elmer Bernstein.
Terribile fumettone strappalacrime travestito da gangster/noir: un poco di buono bussa alla porta del fratello ammalato, dopo una rapina con tanto di morto ammazzato. Ma qui si apre un conto col passato mai veramente affrontato. Peccato, perché gli attori ci sono, in primis Cornel Wilde (che gira se stesso) fresco di luccicanti muscoli. La trama sembra moltiplicarsi su un’unica idea di base, ritrovando nel finale il suo classico riscatto manicheo.
Tre rapinatori in fuga si rifugiano in una fattoria isolata dove vive la famiglia di uno scrittore fallito, fratello del capo banda. Ma la polizia è vicina e la fuga sulle montagne innevate si preannuncia molto dura. L'attore Wilde esordisce alla regia con un noir per l’epoca piuttosto secco e violento. La prima parte ripropone la situazione di convivenza forzata di Ore disperate, ma l'avventurosa fuga sui sentieri innevati riscatta l’attesa e le caratterizzazioni sono meno scontate del solito. Limitato solo da qualche eccesso melodrammatico e un finale accomodante. Da riscoprire.
MEMORABILE: Tutta la sequenza della marcia nella neve in gran parte girata dal vero in esterni.
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HomevideoRocchiola • 10/12/24 13:50 Call center Davinotti - 1298 interventi
Pubblicato in DVD da A&R. Prodotto ormai fuori catalogo ma ancora largamente reperibile. Video panoramico 1.85 con immagini non restaurate ma di discreta resa. Ci sono diverse spuntinature e graffi ma non così invadenti ed il bianco-nero appare a tratti piuttosto luminoso eben contrastato. Alcune sequenze sono invece meno incisive ed appaiono più sgranate e meno definite della media. audio italiano sufficientemente potente ma non troppo chiaro. Comunque nel complesso un prodotto discreto da acquistare perchè è l'unica edizione home-video di questo film sul territorio italico e perchè A&R pare abbia momentaneamente (se non definitivamente) chiuso i battenti.