Il gusto degli altri - Film (2000)

Il gusto degli altri
Locandina Il gusto degli altri - Film (2000)
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Titolo originale: Le gout des autres
Anno: 2000
Genere: commedia (colore)

Cast completo di Il gusto degli altri

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Tutti i commenti e le recensioni di Il gusto degli altri

TITOLO INSERITO IL GIORNO 16/01/09 DAL BENEMERITO TARABAS
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Tarabas 16/01/09 10:55 - 1888 commenti

I gusti di Tarabas

Piccolo grande film di sentimenti, sul bisogno e sulla difficoltà di avere rapporti umani sinceri e su quanto si sia disposti, per riuscirvi, a compiacere il gusto degli altri. Grande prova recitativa e grande direzione d'attori: tutti bravi, con una menzione per il protagonista, dipinto per tutto il film come un personaggio repellente, compie infine un percorso che ne rivelerà un lato umano inaspettato. Cinema scritto, pensato e parlato; astenersi amanti dell'adrenalina, consigliato a tutti gli altri. Grande successo di stagione nato dal passaparola.

Daniela 30/04/09 16:39 - 13407 commenti

I gusti di Daniela

Assistendo ad uno spettacolo teatrale, un ricco imprenditore si invaghisce di una attrice e, per poterla avvicinare, entra in contatto con un ambiente a lui del tutto estraneo. In un film corale, arguto e fatto di sfumature, questo personaggio entra nel cuore: l'aspetto è scostante, i modi rozzi, però si finisce per simpatizzare per lui quando viene preso in giro dagli spocchiosissimi intellettuali amici della donna. L'amore illumina la vita e quello per la cultura si rivela felicemente contagioso. Fenomenale Bacri, bravi tutti.
MEMORABILE: Con il baffo o senza baffo?

Cotola 9/05/09 23:41 - 9623 commenti

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Bella commedia (agrodolce) francese basata sull'interessante presupposto che la vita degli uomini dipenda molto dal gusto degli altri (ecco spiegato il titolo). Cinema parlato che dà ampio spazio ai dialoghi e ai sentimenti come accade sempre più di rado nel cinema contemporaneo. Una gradita sorpresa ed un inaspettato successo di pubblico.

Galbo 3/05/09 08:44 - 12706 commenti

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Film d'esordio di una delle migliori registe della scena francese, Agnés Jaoui che con la collaborazione del marito attore e sceneggiatore Jean Pierre Bacri, dirige con grande sicurezza questa bella commedia incentrata sui sentimenti umani e sulle difficoltà di adattamento nella società culturalmente emancipata. Particolarmente attento alla psicologia dei personaggi, il film ha nei dialoghi e nell'ottima interpretazione di tutto il cast i suoi punti di forza.

Capannelle 11/05/09 12:06 - 4601 commenti

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Film piuttosto divertente e condotto con ironia intelligente. ll ritmo non è alto ma proprio per questo tutti i personaggi trovano la giusta dimensione e ne trae beneficio una coralità in stile quasi almodovariano. Castella, l'imprenditore protagonista, pare predestinato ad un ruolo antipatico ma in realtà non può che destare simpatia (e tenerezza) per la sua ingenuità - genuinità dimostrata quando si cala nell'ambiente cultural-spocchioso. Tra le caricature, imbattibile la moglie stilista e amante degli animali.
MEMORABILE: La battuta sui "froci" sparata con la massima naturalezza... fantastica.

Nando 19/10/11 10:38 - 3920 commenti

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Una commedia sofisticata dotata di un valido sviluppo narrativo corredato da dialoghi interessati a capire i caratteri e l'indole umana. Uno spaccato borghese, fatto di rapporti interpersonali, ben realizzato con un cast eterogeneo. Interessante la descrizione dell'ambiente radical-chic tendente allo snob verso gli altri.

Pigro 5/01/13 09:45 - 10196 commenti

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Gli altri: croce e delizia della nostra vita, costretta a scontrarsi con i loro gusti (e le loro visioni del mondo), spesso così distanti dalle nostre sensibilità. Al suo notevole debutto Jaoui dipinge un mondo di inconciliabili differenze nelle relazioni umane e amorose, che culmina nella splendido e tenero personaggio (un efficace Bacri) dell’industriale incolto folgorato dal teatro (e da un’attrice) e sbeffeggiato dalla congrega degli artisti (e qui scorre sotterraneo anche il tema del rapporto fra arte e pubblico). Divertente e amaro.

Kinodrop 10/03/15 16:36 - 3487 commenti

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Il bisogno di autenticità affettiva e di apprezzamento sociale in un ambiente parigino eterogeneo in cui si intersecano le vicende di questa commedia felice e profonda. L'industriale Castella, pratico e piuttosto rozzo, scopre aspetti della sua personalità attraverso la figura di una attrice teatrale di cui si innamora. Particolare l'attenzione verso le fragilità della psicologia maschile contrapposta a quella femminile, anch'essa bisognosa di amore, ma più autonoma. Attori indimenticabili, specie Bacri e la protagonista/regista. Imperdibile.
MEMORABILE: La parabola di Castella; La colonna sonora con Schubert e il finale con la banda che suona rien de rien.

Lou 10/03/15 22:42 - 1147 commenti

I gusti di Lou

Commedia francese in cui vengono messi a confronto, in modo eccessivamente marcato e semplificato, i diversi livelli di sensibilità culturale di un industriale sempliciotto e limitato (interpretato da Bracri) e della sua colta insegnante di inglese nonché attrice di teatro, attorniata da un gruppo di artisti e intellettuali spocchiosi. Insopportabile all'inizio per la sua grossolana ingenuità, il protagonista recupera man mano credibilità grazie alla sincerità dei suoi sentimenti e alla sua generosità. Molti cliché ma visione gradevole.

Deepred89 15/07/16 13:20 - 3903 commenti

I gusti di Deepred89

Riuscita commedia dolceamara che ricorda certi Allen corali (Hannah e le sue sorelle, per fare un esempio), con un soggetto al totale servizio dei personaggi, unico vero (e fortunatamente potente) motore della narrazione. Una sarabanda di amori, amicizie e tradimenti nel contesto della borghesia francese, con una particolare attenzione per i dettagli e un'indubbia abilità nel far interagire i vari microcosmi senza sovrapporli. Menzione d'obbligo per il personaggio del baffuto Bacri, vittima dell'amore e delle élites culturali. Bel film.
MEMORABILE: La gaffe sui gay.

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