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Tutti i commenti e le recensioni di Il giorno prima

TITOLO INSERITO IL GIORNO 24/03/12 DAL BENEMERITO PIGRO
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Pigro 24/03/12 10:53 - 10196 commenti

I gusti di Pigro

Quindici cavie per un bunker antiatomico: ma mentre sono dentro arriva un vero allarme nucleare. Al netto delle intenzioni pacifiste e del cast stellare (sprecato), la storia (scritta da Piero Angela) potrebbe anche avere un suo interesse: peccato per una sceneggiatura zeppa di banalità, sciocchezze (una tv dentro il rifugio?), retorica e infarcimenti narrativi di sconcertante nullità drammatica. Ci si mette poi una regia totalmente inesistente a scavare la fossa a un film inguardabile. Lievissimo brivido al colpo di scena finale.

Disorder 14/08/12 15:28 - 1416 commenti

I gusti di Disorder

Una grandissima occasione sprecata. Il soggetto (di Piero Angela) è veramente interessante: un esperimento di convivenza forzata in un bunker che si trasforma in tragedia, con annesse riflessioni-critiche alla sfrenata corsa agli armamenti nucleari da parte delle superpotenze. Lo scienziato che dirige l'impresa anticipa persino, in un certo senso, il personaggio di Christof in The Truman show. Peccato che ad affossare tutto ci pensi una regia tra le più statiche e soporifere mai viste. Poco curati anche i dialoghi. Peccato...

Enzus79 11/09/12 11:36 - 3360 commenti

I gusti di Enzus79

Non male questo film firmato in sceneggiatura anche da Piero Angela. Montaldo non è un esperto del genere e si vede. Ben Gazzara, Josephson e Flavio Bucci sono "contagiati" dalla mediocrità degli altri attori, purtroppo, e non danno perciò il massimo. Discrete le musiche di Morricone.

Schramm 22/12/19 23:33 - 4066 commenti

I gusti di Schramm

A Chernobyl è saltato il tappo, tra superpotenze è ansia da distruzione: quale attimo più propizio a un esperimento attithreadsinale? Retorica delle peggiori, attendibilità che gattona ubriaca e stracciate vesti del fotoromanzo sempre col piede sulla chiazza d'olio del risibile fanno letale tamponamento a catena: non si salvano auto né viaggiatori e per i soccorscript è tosta cavare qualcosa di vivo dalle lamiere. Erland, reduce da una certa compravendita di tappeti fa tosto subodorare che twist balleremo. Restante cast spaesato, spettatore indeciso se irridere o assopirsi. Nel dubbio, medley.
MEMORABILE: La prova delle tute e delle maschere: la claustrofobica resa è sorretta dalle stampelle della riciclata ost de La Cosa!

Reeves 29/09/23 00:20 - 3146 commenti

I gusti di Reeves

La catastrofe nucleare vissuta da un gruppo di persone che sta facendo un esperimento in un bunker. L'idea iniziale è di Piero Angela e di originale c'è ben poco, la regia di Giuliano Montaldo è qui forse per la prima volta sciatta e ripetitiva. Non giovano al film la situazione teatrale di partenza e i dialoghi, che vogliono essere seri e profondi risultando ogni tanto decisamente noiosi.

Noodles 17/02/24 17:02 - 2765 commenti

I gusti di Noodles

Da un'interessante storia scritta da Piero Angela, un potenziale gioiellino rovinato da pecche imperdonabili. Anzitutto un'opera di questo tipo avrebbe neccessitato di una recitazione migliore, perché qui anche grandi attori come Flavio Bucci e Burt Lancaster finiscono travolti dalla mediocrità. Altro grosso difetto è la regia: viene naturale chiedersi cosa stesse facendo sul set Giuliano Montaldo, che ci aveva abituato a ben altre prove. Restano valide la storia, la riflessione a cui porta e alcune buone scene. Peccato, poteva essere un film ottimo.

Buiomega71 22/08/24 00:46 - 3134 commenti

I gusti di Buiomega71

Soffocante e angoscioso kammerspiel sugli ultimi bagliori di un crepuscolo. Il clima di un possibile (e forse imminente) attacco nucleare è ben reso e teso quanto basta (su tutte l'ansiogeno momento della scelta se far entrare nel bunker le persone disperate dal di fuori) con un televisiore menagramo che dà catastrofiche notizie romeriane, dopo aver trasmesso Amarcord. Regia tagliente e dal respiro fantascientifico/pandemico di Montaldo, che si concede uscite quasi alla Dèmoni (il panico all'esterno). Cast in palla su cui svettano la bella e cinica Clair e un sudaticcio Josephson.
MEMORABILE: La Segurini che balla "lolisticamente" e si becca uno sberlone dalla Clair: "Sfacciata puttanella"; Josephson che spia la Clair fare all'amore.

Giuliano Montaldo HA DIRETTO ANCHE...

Spazio vuotoLocandina ExtraconiugaleSpazio vuotoLocandina Gli intoccabiliSpazio vuotoLocandina Gott mit uns (Dio è con noi)Spazio vuotoLocandina Un genio, due compari, un pollo
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  • Discussione Buiomega71 • 25/03/12 13:06
    Consigliere - 27357 interventi
    Ottima benemeritata Pigro. Pensa che è da una vita che ho la vhs della DeLaurentiis, ma non ho ancora avuto il piacere di visionarla.

    A me ispira molto, quasi un "Grande fratello" antelitteram.
  • Discussione Pigro • 25/03/12 15:49
    Consigliere - 1713 interventi
    E' vero: non ho pensato ad altro che al "Grande Fratello" per tutto il film. Anche a me ispirava un film basato sulle dinamiche fra i rinchiusi dentro una "casa" (che è un tema, quello dello spazio chiuso, che mi interessa molto): peccato che poi del "Grande Fratello" non abbia solo l'impostazione, ma anche il livello...
  • Homevideo Buiomega71 • 25/03/13 01:35
    Consigliere - 27357 interventi
    In dvd per Cristaldi Film, disponibile dal 07/05/2013

    http://www.kultvideo.com/DVD/DVD.aspx/aid17224aid-DVD-Il-giorno-prima-07-05-Il-giorno-prima?__lang=it-IT
  • Homevideo Xtron • 26/05/13 10:44
    Servizio caffè - 2245 interventi
    Il dvd Cristaldi Film / Cecchi Gori:

    Audio e sottotitoli in italiano
    Formato video 1.78:1 anamorfico
    Durata 1h38m03s
    Contenuti extra Conversazione con Giuliano Montaldo e Piero Angela

    Un'immagine dal dvd (si trova al min. 17:26)

    Ultima modifica: 26/05/13 11:17 da Zender
  • Musiche Schramm • 17/12/19 16:32
    Scrivano - 7825 interventi
    Se la musica presente nella scena della prova generale delle tute anti-radiazioni e delle maschere anti-gas vi suona vagamente familiare, il perché è presto detto: si tratta di un riciclo della main theme de La Cosa.
    Ultima modifica: 17/12/19 17:35 da Zender
  • Curiosità Buiomega71 • 1/11/22 11:22
    Consigliere - 27357 interventi
    Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flanetto di Tv Sorrisi e Canzoni della Prima Visione Tv (Ciclo "La Rai e il cinema italiano", martedì 25 agosto 1992) di Il giorno prima:

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images62/ilgiornoprima.jpg[/img]
  • Discussione Buiomega71 • 22/08/24 10:09
    Consigliere - 27357 interventi
    Rassegna estiva:
    Postatomica-L'estate italiana del dopobomba
     

    Soffocante e angoscioso kammerspiel sugli ultimi bagliori di un crepuscolo, dove il clima di un possibile (e forse imminente) attacco nucleare è condotto da Montaldo (che torna al cinema dopo lo sceneggiato Rai su Marco Polo) con cipiglio ansiogeno e con una regia chirurgica e realistica, dal respiro fantascientifico/pandemico, dove l'autore di Giordano Bruno  si concede pure uscite da cinema di genere alla Dèmoni (il panico che si propaga all'esterno del bunker, per le strade della città, guarda tu il caso tedesca).

    Nella rassegna è sicuramente il film più ad alto budget (Franco Cristaldi alla produzione con quote straniere, con di mezzo mamma Rai), cast tecnico di prim'ordine : Armando Nannuzzi illumima, Ennio Morricone musica (che in un momento clou, forse il più inquieto, quando i 15 "sopravvissuti" indossano maschera antigas e tuta protettiva e Zeudi Araya ha una crisi di claustrofobia, il compositore ritira fuori le note della Cosa) e Ruggero Mastroianni assembla.

    Questo non toglie al film quell'aurea da perfetto "post apocalittico"  con tutte le tematiche care al (de)genere (l'atmosfera apocalittica dell'insieme, l'organizzazione per una possibile sopravvivenza, la paura tangibile dell'olocausto nucleare, l'attacco con missili a testata atomica che diventa realtà, la legge del più forte, il panico che prende il sopravvento), chiuso nelle mura protettive di uno stabile antiatomico dove monta, a poco a poco, la tensione, le imcomprensioni e soprattutto la paura.

    Un televisore che, poco prima, aveva trasmesso Amarcord , diventa ricettacolo di menagramo con catastrofiche notizie romeriane, con l'ecatombe prossima ventura che, in questo caso, non solo fa pensare ma mette anche paura e con almeno una parentesi di partecipazione emotiva quasi insostenibile (al pari di quella dell'invasata religiosa di The mist): fuori dal bunker, che può ospitare un massimo di 15 persone, scoppia il kaos, la gente disperata vuole entrare (tra cui donne e bambini), il gruppo si divide in due fazioni: i soliti buonisti che vorrebbero correre il rischio e farli entrare per salvarli (capitanati da Ben Gazzara) e quelli più conservatori, consapevoli del pericolo e raziocinanti (capitanati da Erland Josephson) che optano per una scelta sì crudele, ma nonostante tutto necessaria per non sovraffolare il bunker (per la cronaca io stavo dalla parte di Josephson).

    Etica e scelte drastiche mentre il mondo, fuori, va allo scatafascio, su cui Montaldo riesce a calare lo spettatore in una dimensione di apprensione e riflessione, non dimenticando la spettacolarità puramente cinematografica (e, in parte, del suo cinema: la passione per le donne di colore come in Tempo di uccidere o le armi in mano a borghesi che si mutano in pericolose mine vaganti Il giocattolo)

    Nel mezzo del cammin del the day after escono sprazzi notevoli: la morbosa nottata dove un sudaticcio (e cornuto) Josephson spia sua moglie (la bellissima  e cinica Cyrielle Clair) fare all'amore con il bello e dannato di Andrea Occhipinti, lo scatenato ballo "lolitesco" di Lavinia Segurini che fa ingrifare alcuni maschietti e di contro si becca uno schiaffone dalla stizzita Clair (sfacciata puttanella), la temperatura che aumenta fino a toccare i 43 gradi, la corsa per prendere i fucili mitragliatori, il panico che si estende dopo la terribile notizia dell'attacco, Zeudi Araya che drasticamente sceglie di tagliarsi le vene come la Cindy Leadbetter del matteiano Rats.

    Cast in palla (svettano la Clair e Josephson), con Flavio Bucci che fa il mago Silvan e le caraterizzazioni dei personaggi ben delineate e psicologicamente credibili.

    Peccato che, alla sua uscita nei cinema (visto censura del marzo del 1987, ma la rivista Ciak lo recensiva, negativamente, nel maggio del 1987) fu un mezzo disastro al botteghino e sia praticamente stato snobbato un pò ovunque (tarda anche la messa in onda televisiva), perchè è un opera che coinvolge, che fa riflettere, che anticipa le coordinate del futuro Grande fratello televisivo e che trasuda del miglior teatro della crudeltà.

    Forse il finale poteva essere più cattivo e senza speranza, ma lo sguardo in macchina di Burt Lancaster (che oltrepassa la quarta parete) mette parecchi dubbi e poche certezze.
    Ultima modifica: 22/08/24 11:11 da Buiomega71