Il film più pazzo del mondo - Film (1977)

Il film più pazzo del mondo
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Can I Do It 'Till I Need Glasses?
Anno: 1977
Genere: comico (colore)
Regia: [+e] I. Robert Levy
Note: Aka "Hollywood erotic sketches", "Pierino l'americano vi racconta". Sequel di "If You Don't Stop It... You'll Go Blind".

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Il seguito di IF YOU DON'T STOP IT... YOU'LL GO BLIND (che a differenza del numero uno è curiosamente uscito anche nei cinema italiani) si ritrova in sala lo stesso anno di RIDERE PER RIDERE, con cui condivide la stessa struttura a sketch comici, per quanto questi siano decisamente più brevi e di fatto semplici barzellette “visualizzate”. Il confronto è impietoso: della genialità di Landis e degli emergenti Zucker-Abrahams-Zucker purtroppo qui non v'è traccia, e il tutto è davvero solo un terribile insieme di "barzellette sporche" intervallato qua e là da qualcuna meno volgare o non sessocentrica. La qualità è bassa, bassissima,...Leggi tutto e a penalizzare il già desolante panorama sopraggiungono interpretazioni decisamente modeste e - in Italia - un doppiaggio che di certo non aiuta (per non parlare della solita imitazione di Mike Bongiorno quando c'è da commentare il record di trombate di un giovane che deve soddisfare cento donne di seguito). Il fatto che si tratti comunque di minisketch di durata raramente superiore al minuto (più frequenti quelli che durano molto meno) se non altro permette di non annoiarsi troppo, e in fondo - come ben scopriranno anche da noi i Vanzina molti anni dopo - la barzelletta è l'espediente più “semplice” e a buon mercato, se si vuol provocare la risata. Basterebbe selezionarne di decenti però, cosa che qui avviene di rado. Viste oggi, in pratica, appaiono nella maggior parte dei casi intuibili ben prima che si concludano e già tutte stravecchie e riciclate mille volte. Anche dal nostro stesso cinema, se pensiamo alla scenetta con la donna che analizza la provenienza delle anatre dal macellaio ispezionandone il posteriore: gag e finale sono gli stessi che vedremo utilizzare da Banfi in un noto sketch di VIENI AVANTI CRETINO con Annabella Schiavone. Quanto a Robin Williams, sparato in locandina nonostante compaia per massimo una ventina di secondi in uno dei tanti sketch in tribunale... ebbene, quando il film venne proiettato nel 1977 non si vedeva nemmeno. E' stato solo in seguito al successo dell'attore in MORK E MINDY e POPEYE che si decise di ridistribuire il film in sala aggiungendovi la scena al tempo tagliata in modo da presentare il film come "il debutto cinematografico di Robin Williams"! Le barzellette sono a se stanti nella stragrande maggioranza dei casi: fa eccezione qualche richiamo a personaggi già visti (gli stessi attori capita che si rivedano anche in parti diverse) e lo sketch del ragazzetto che si masturba in autobus davanti a tutti, che si interrompe per poi riprendere nel finale, quando va a chiudere il film con una delle poche gag decenti. Visto l'enorme numero utilizzato, ad ogni modo, è naturale che qualcuna di queste centri anche il bersaglio, ma il numero è talmente basso rispetto a quelle che fan cascare le braccia da poterle purtroppo ritenere delle eccezioni. Una minisaga comica senza pretese (il primo capitolo è il film a cui si assiste al cinema in uno dei tanti sketch), i cui intenti sono chiaramente quelli di colpire il pubblico che dall'umorismo non pretende niente di troppo ricercato... Il fatto comunque di aver già sentito e strasentito molte delle battute presenti testimonia forse di un certo successo "sotterraneo" del film, in Italia. A meno che non fossero gag già vecchie al tempo...

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 11/02/09 DAL BENEMERITO TARABAS POI DAVINOTTATO IL GIORNO 1/04/15
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Tarabas 11/02/09 17:49 - 1878 commenti

I gusti di Tarabas

Sequenza di barzellette più o meno zozze, messe insieme senza capo né coda. Un paio di episodi (come la gara di sesso e il processo, nel quale incredibilmente figura Robin Williams, la cui struttura sembra presa dall'analoga gag di Ridere per ridere) sono abbastanza divertenti. Il resto è veramente supertrash. Passava ogni tanto sulla vecchia Odeon ante fallimento.

Kanon 21/03/11 01:23 - 604 commenti

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Scultissimo personale visionato più e più volte in età adolescenziale. Ricordo che in certe personaggi della compagine che frequentavo alcune scene e battute di questo delirante teatrino soft-erotico assursero a mitologia pura. Bello il Mondo quando sei imberbe e pensi solo a divertirti ed anche una trashata simile può riuscire nel suo scopo di strapparti fiotti di risate demenziali. Ha il suo perché; squisitamente personale che rimanda ad un'epoca di beata puerilità e spensieratezza.

Panza 28/02/16 11:57 - 1842 commenti

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Sequela ininterrotta di barzellette da caserma messe in scena con lunghezza variabile passando da vere e proprie battute fulminanti a scenette più lunghe e "costruite". Roba greve, a volte vecchia (il prete dall'uomo in fin di vita e la gara di sesso sono abbastanza note), che però nella sua follia e nella sua goliardia riesce a far sorridere spesso. In mezzo a qualche parentesi riuscita ci sono anche robe abbastanza squallide, comunque. La sigla non te la togli più dalla testa. Occhio a Robbie Williams nella scena del tribunale...
MEMORABILE: Il ferro da stiro; L’indiano che deve "succhiare" il veleno; La carabina spalmata di burro; L’uomo che si masturba nell'autobus; I microbi; Il rospo.

Faggi 15/02/19 22:49 - 1549 commenti

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Raffica di barzellette visive dall'efficacia altalenante, ovvero una delle vette del trashismo settantiano; capace, sorprendentemente, di intrattenere senza ritegno. Stravincono i temi a sfondo sessuale, la sguaiataggine dilaga, c'è qualche nudo integrale. Questa ubriaca follia da sala scapestrata trova approdo in una zona dove aleggiano le informazioni per l'esegesi di certo cinema oggi impossibile, scardinatamente libertino. Decente il doppiaggio italiano (si sentono inflessioni di vari dialetti), fa il suo dovere e gli rende giustizia.

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  • Discussione Tarabas • 11/02/09 17:54
    Segretario - 2069 interventi
    L'ho visto una volta su una tv privata oltrepadana (credo piacentina) e un paio di volte su Odeon, prima che fallisse.
    Durante i titoli, se ben ricordo, compare come una specie di titolo alternativo anche la scritta "Hollywood erotic sketches".
    Alcune idee sembrano prese da Ridere per ridere (i film sono dello stesso anno). Forse vengono dal Kentucky Fried Theatre.
  • Homevideo Buiomega71 • 20/11/14 19:46
    Consigliere - 25999 interventi
    In dvd per Quadrifoglio (salvo sopressioni o rinvii), disponibile dal 03/12/2014

    http://www.amazon.it/Film-Piu-Pazzo-Del-Mondo/dp/B00MC29OSI/ref=sr_1_382?s=dvd&ie=UTF8&qid=1416509133&sr=1-382
  • Homevideo Panza • 28/02/16 13:01
    Contratto a progetto - 5199 interventi
    Il DVD Quadrifoglio:

    Audio: italiano 2.0, italiano 5.0, inglese 2.0
    Sottotitoli: italiano
    Formato video: 16:9
    Durata sulla copertina: 80 minuti
    Durata effettiva: 1h19m48s
    Extra: trailer originale

    Il film è diviso in 18 capitoli. Il trailer è incredibilmente quello italiano, recuperato da VHS vista la bassa qualità. Il master film sembra essere ottenuto da due fonti diverse: una dai colori accesi e un'altra da VHS abbastanza scadente. Ecco due fotogrammi esemplificativi da 44:41 e 56:21:


    Ultima modifica: 28/02/16 17:28 da Zender