Come già si intuisce dal titolo originale (CANNIBAL WOMAN IN THE AVOCADO JUNGLE OF DEATH) siamo in pieno demenziale made in USA, con una bella antropologa emancipata (la playmate di Playboy Shannon Tweed) reclutata dal governo americano per snidare, da una giungla californiana, un gruppo di femministe lì rifugiatesi che amano cibarsi di tutti gli uomini di passaggio nella loro zona. Donne piranha, le chiamano non senza ragione. La Tweed, che si fa accompagnare da una svampitella (Karen Mistal) pronta a partire per la giungla in tacchi a spillo e equipaggiamento rosa, assumerà sul posto una guida maschile (Bill Maher) e s’inoltrerà tra paludi e sterpaglia. Il primo incontro sarà con una tribù...Leggi tutto di uomini dediti alla cucina e all’uncinetto, terrorizzati dalle vicine cannibali ma che la guida provvederà a “recuperare” donando loro birre, Penthouse e le chiavi d’una macchina. Questo per dire la follia della storia, che in mezzo a tante trovate di dubbio gusto ne infila qualcuna da non sottovalutare. Le novelle amazzoni, guidate da Adrienne Barbeau, animano l’ultima parte, ma anche fin lì motivi per sorridere se n’eran presentati. Perché la sceneggiatura (a differenza di una regia piatta e inefficace) è costruita con una logica non disprezzabile e sa prendersi gioco anche in modo intelligente dei tanti luoghi comuni relativi ai due sessi aggiungendovi qualche gag da demenziale puro (le amazzoni parlano in francese e l’antropologa dice ai suoi: “E’ una lingua strana e antichissima”). Simpatici e divertenti i due compagni di viaggio, più della legnosa Tweed.
Dal titolo originale sembrerebbe di trovarsi di fronte ad un prodotto sexploitation. Anche dalla breve premessa a dire il vero, dato il quantitativo di grazie femminili al vento. Finita la premessa ci ritroviamo catapultati in un soggetto di alta demenzialità dove le battute non fanno quasi mai ridere se non per il delirio che le caratterizza. Non vi è sangue né nudo (premessa a parte). Da vedere per rimanerne sconvolti. Mediocre è elogiarlo, soprattuto perché parla di femminismo e avocado (i frutti...)
Innocua commediola avventurosa che, a dispetto del titolo da trashata exploitativa in zona Troma e per quanto votata alla causa demenziale, nasconde uno script meno puerile del previsto, che rinnega volgarità e battutacce a favore di diverse gag riuscite, in una satira del femminismo talvolta scontata ma godibile. Non male il cast, con la bella Shannon Tweed (di nuovo alle prese con guerriere misandriche dopo Seduzione letale), la Waldron de Il ritorno dei pomodori assassini e Adrienne Barbeau in una parodia di Brando in Apocalypse now. Dirige il futuro sceneggiatore di Pretty woman.
MEMORABILE: Le guerriere a petto nudo armate di frecce; La tribù di maschi sottomessi che lavorano a maglia; Il piano dei militari per rieducare le selvagge.
Tratta il tema del femminismo e maschilismo tossico con ironia geniale. E tutto questo in un contesto avventuroso con giungle inesplorate, tribù pericolose e l'immancabile scena dell'arruolamento dell'avventuriero nel locale malfamato. Per quanto riguarda i riferimenti inaspettati alle opere di Conrad come "Cuore di tenenbra" e "Lord Jim" non c'è altro che applaudire. Film godibile che scorre bene e incredibilmente non è per niente volgare, nonostante l'argomento.
MEMORABILE: Uno dei protagonisti è palesemente la brutta copia di Lord Jim.
Bill Maher HA RECITATO ANCHE IN...
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.
In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.
DISCUSSIONE GENERALE: Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.
HOMEVIDEO (CUT/UNCUT): Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.
CURIOSITÀ: Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.
MUSICHE: Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.