Note: Dal romanzo omonimo di Ken Follett. In origine le puntate erano 8 (di circa una cinquantina di minuti cadauna), ma in Italia, prima Sky e poi Mediaset, lo hanno trasmesso in 4 episodi unendo in ciascuno di essi 2 puntate. Ha un sequel: "Mondo senza fine" (2012).
All'alba del nuovo millennio, le vicende della corona d'Inghilterra e della costruzione della cattedrale di Kingsbridge si incrociano, determinando i destini di religiosi, cavalieri e maestri costruttori. Dal bestseller di Ken Follet, una miniserie di grande sfarzo produttivo, che riproduce la prolissa mania per i dettagli dell'autore del libro. Cast non molto interessante, qualche incongruenza narrativa, nel complesso si ha la sensazione di un'occasione persa.
Non ho letto il romanzo per cui non posso fare un paragone ed un commento sulla riduzione e sulla sceneggiatura. Però mi è parso deludente. Il cast non convince appieno e nemmeno la regia. Anche se si cerca di eliminare al massimo i passaggi a vuoto, inspiegabilmente la sceneggiatura indugia ripetutamente su alcune scene di sesso onestamente evitabili e fuori contesto. Parecchie incongruenze nella narrazione poi concludono il quadretto insieme ad un doppiaggio (nella versione italiana) veramente da schiaffi. Non lo guarderò una seconda volta.
Premettendo che non conosco il romanzo d'origine, mi è sembrata una sorta di feuilleton molto classico, con i buoni buonissimi opposti ai cattivi cattivissimi su di un canovaccio molto meno complesso di quanto sembri. Non annoia troppo ma non appassiona mai, anche perché è fin troppo chiaro dove si vada a parare. Le ultime due puntate (o l'ultima, nella versione dvd) sono francamente irritanti, nel loro tronfio raccontare il trionfo del bene in maniera quantomai edificante. Nel cast menzione per McShane, cattivo coi fiocchi.
Dal miglior romanzo (secondo molti) del prolifico autore inglese Ken Follett è tratta una riduzione televisiva tutto sommato di buon livello, prodotta da Ridley e Tony Scott. La serie si caratterizza per l'ottimo livello della ricostruzione storico-ambientale, la discreta sceneggiatura (curata tra gli altri anche dallo stesso scrittore) e la felice scelta degli attori componenti il cast.
La storia è interessante nel suo insieme ma non è impreziosita dalla regia, che risulta abbastanza fiacca. Non si scrolla di dosso la confezione da soap opera nonostante sia ambientata in pieno Medioevo (c'è da chiedersi se Scott l'abbia vista prima di mandarla in tv). La ricostruzione storica della sceneggiatura, alla quale ha collaborato lo stesso Follett, non è sempre eccellente, al contrario dell'ottima scenografia. Brutta la fotografia, che si avvale di qualche effetto speciale davvero inguardabile. Nelle interpretazioni si salva giusto McFadyen.
Tratto da un buon romanzo di Follett, questo sceneggiato gli rimane abbastanza fedele ma non riesce minimamente a restituirne l'atmosfera e il pathos. L'opera che ne esce è un feuietton degno di Carolina Invernizio, con personaggi bidimensionali e senza nessun approfondimento psicologico. Man mano che le puntate procedono, invece che provare maggiore interesse verse le vicende narrate, matura un'assuefazione per le "sfortune" dei protagonisti che anestetizza lo spettatore; l'apice di ciò si raggiunge con la quarta e ultima puntata.
In realtà le fiere inglesi del XII secolo non god... ok me lo dico da solo e lascio perdere visto che già il libro lasciava partire sfondoni assortiti nel cielo della Storia. La serie comincia bene e per le prime 3/4 puntate si fa seguire con agio, non dico che appassioni ma sembra un buon modo per passare una seratina casalinga. Da lì in poi però la storia si sfilaccia forse per la fretta di comprimere e ci si accorge dell'interpretazione tra lo scadente ed il ridicolo di alcuni personaggi centrali. Sfarzoso e ben fatto ma di poca sostanza.
MEMORABILE: La contadina del XII secolo perfettamente bilingue; Il tremendo ghigno del fesso Alfred.
Dal braccio destro di Spielberg (e parliamo di Schindler o Ryan, per citarne due) non poteva che uscirne una regia di grande impatto visivo, complici sicuramente mezzi di alto livello e un numero di comparse da kolossal. Cast talentuoso, a partire dal diabolico Ian McShane, passando per Redmayne e una meravigliosa Natalia Wörner qui praticamente magiara fulciana. La storia è messa in scena in modo rigoroso rispetto al testo di Follett e i personaggi (tanti) sono tutti ben caratterizzati. Pur essendo un prodotto destinato alla TV non lesina sesso e violenza. Esperienza notevole.
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In effetti credo che in origine le puntate fossero 8 (di circa una cinquantina di minuti cadauna), ma in Italia, prima sky e poi mediaset, lo hanno trasmesso in 4 episodi unendo in ciascuno di essi 2 puntate.
Ah ok perfetto, magari, come dicevo, potremmo aggiungere l'info nelle note.
Ho appena commentato ma per ragioni di spazio ho dovuto tralasciare che è una serie che avrebbe fatto la felicità del vecchio caro Mani con i buoni buonissimi e i cattivi cattivissimi, come sottolineato anche da Caesars e Skinner nei loro commenti.