Homoti - Film (1987)

Homoti
Locandina Homoti - Film (1987)
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Homoti
Anno: 1987
Genere: fantastico (colore)

Cast completo di Homoti

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La nostra recensione di Homoti

Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Al di là del titolo piuttosto esplicito in questo senso (homo-ET), pare improprio catalogare il nostro alieno come omosessuale. Anche non volendo considerare un'antropomorfizzazione talmente sommaria da farlo apparire più vicino a una femmina della specie che a un maschio (il fondoschiena pronunciato coperto da una sorta di gonnellino...), egli semplicemente si affeziona (com'era piuttosto ovvio) all'essere umano che lo trova e lo ospita; e che nello specifico è appunto il barbuto Ali Bey (Gezen, anche regista del film), reporter poco considerato dal suo direttore. Per colpire il pubblico ci vuole un pezzo esplosivo, gli viene detto, e così Ali propone un articolo sui dischi volanti. Come realizzarlo?...Leggi tutto Presto detto: si prendono dei piatti argentati dalla cucina, si lanciano in aria e si scatta la foto al momento giusto. Chi poteva immaginare che durante l'operazione saltasse fuori tra le frasche un disco volante autentico? E' il disco di Homoti, uno strambo alieno che viene dal pianeta Homon e ha la faccia triste e corrucciata: sembra fatto di cartone avvolto nello scotch da pacchi, ha la testa bislunga, gli arti goffi e insomma... il costume non gliel'ha certo disegnato Rambaldi; la domestica lo scambia addirittura per una scimmia parlante. Però parla correttamente il turco (per lui il linguaggio non esiste, li conosce tutti), anche se con un un filo di voce che rimbomba e sembra provenire dall'aldilà, ascolta la voce suadente di Ali e dice di amare la democrazia. Si piazza in casa dell'uomo (il quale vive con un'invadente domestica), si porta sempre dietro una valigetta puntellata da lucine intermittenti e fa amicizia con lui; poi anche con un vicino di casa omosessuale, con la domestica (che diventa la sua principale confidente) e pure con la bella collega di Ali, che presto capisce essere la sua rivale in amore. Homoti dice così, ma in verità abbraccia tutti (pur impedito da un costume che gli limita fortemente i movimenti), piange senza capire perché e chiede solo una cosa: che Ali non lo intervisti perché altrimenti dal suo pianeta capirebbero che lui è lì e verrebbero a riprenderlo! Ali accetta, quindi per stupire il direttore propone un'intervista a un arabo che vola su un tappeto volante. Come??? Niente paura: ci pensa Homoti, che provocandosi una bavetta dalla bocca fa partire attraverso il suo “settimo senso” effetti laser (roba da videogiochi primordiali) in grado di modificare la realtà a piacimento. Piazzare Ali e un arabo su un tappeto volante per lui è un gioco da ragazzi e il direttore resta stupefatto. Girato tra quattro stanze e due strade lì intorno, il film è un chiaro esempio di no-budget, ma genera sorrisi nel forte contrasto con l'aria perennemente malinconica di Homoti; il quale si spaventa guardando LO SQUALO in tv, si fa leggere i fondi di caffè, si ubriaca di champagne e parla a lungo di amore e matrimoni con la cara domestica, che lo farà piangere dalla contentezza (è amore anche per lei, il che rende ancor più dubbia l'identificazione omosessuale del titolo). E quando gli chiedono se conosce E.T. lui dice di sì mettendo i suoi amici in contatto con l'alieno spielberghiano attraverso uno specchio che riflette in realtà un orrendo pupazzetto dello stesso (!!!). Insomma, di allegre follie il film è pieno e poco importa che sia diretto come capita, quasi improvvisando. Come non ridere di fronte ai poteri di Homoti usati contro chi lo sequestrerà? Una macchina fotografica finirà appiccicata all'occhio del cattivone, successivamente appeso nel vuoto... Straziante il finale: per conquistare Ali che se la spassa in camera da letto con la collega, Homoti prova a mettersi il rossetto con risultati disastrosi. Un alieno molto “terra terra” per un film elementare eppure a suo modo dolce e ingenuamente poetico; merito anche dell'incredibile make-up di Homoti, più vicino al Golem di Wegener che alla creatura spielberghiana!

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 30/11/18 DAL BENEMERITO SCHRAMM POI DAVINOTTATO IL GIORNO 2/08/19
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Schramm 30/11/18 14:00 - 4020 commenti

I gusti di Schramm

Sogni d’amore universale? Che ci vuole, basta ribadire che non è di questo mondo. Tutti belli tutti fratelli? Concetto letteralmente alieno. ET è di nuovo tra noi e ci canta Pensiero stupendo, profeta inconsapevolmente iconografico del transgender. Chi è rimasto fermo a Wood, Steckler o Schnaas ha qui ogni parametrico update di cinema guasto. Non si ha trivellato il fondo abissale del peggio se non s'è mai passati da questo via ritirando le 20.000 leghe di un cinema allo stato del campo nomadi. Che una cosa simile sia stata non solo concepita ma anche circuitata vale lo scoop d'un mondo-movie.
MEMORABILE: Il tappeto volante; Homoti si spaventa guardando Lo squalo in tv; Homoti mette E.T. in "videoconferenza"; con gli amici; Il logo del mixer negli f/x.

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  • Discussione Schramm • 30/11/18 13:26
    Scrivano - 7812 interventi
    visto ieri homoti (scheda a breve). scandaloso non rende. nulla rende. se in turchia roba come questa va in sala e ha mercato non abbiamo davvero capito niente. come immaginavo, riconfermo che inanc fa cosmogonia filmica a sé, e rispetto a roba simile fa la figura del grandissimo autore.
  • Discussione Schramm • 30/11/18 14:19
    Scrivano - 7812 interventi
    ...esattamente come temevo: di inanc ce n’è uno tutti gli altri son nessuno. ciò non di meno chi ha trovato motivi di sollazzo e di amenità con badi, può correre a stappare lo spumante.

    dopo titoli di testa musicati dal main theme di jesus christ superstar (tanto per aver chiara l’infinita bontà tutta divina e la santità del protagonista), rieccoci e.t. fresco di rigattiere (corpo di gommapiuma, testa di cartapesta, goffe movenze da ippopotamo della lines, e se nei contorni ricorda una bozza dell’originale, il sembiante riesce a essere più mostruoso di john merrick - cui somiglia per più di un verso, quanto a purezza di cuore e animo bambino, anche umanamente). il regista ce lo rende transfuga da un pianeta a regime dittatoriale, nel mirino di un impero del male (l’america, nemmen dirlo) interessata solo a fargli la guerra stellare. sceglie di allunare in turchia perché è un regime democratico (capito come) ed è piena di uomini di buona volontà custodi della sacralità del rispetto e dell’amicizia dei quali innamorarsi non meno di una donna (a dispetto del titolo e del nome del suo pianeta – Homon – il nostro sembra decisamente bisex). ci dice però che nel suo pianeta non esistono le bugie, non esiste la violenza, non esiste il male e non si raccapezza che nella democratica turchia esistano cose spregevoli come l’inganno, l’arrivismo, le fake news, la discriminazione sessuale e i film horror (l’apice del corto-circuito si raggiunge quando quella che è conosciuta come una creatura di spielberg si spaventa a morte nel vedere lo squalo in tv). a ben ripensarci, quanto a injoke citazionista non è che un assaggio: il trio che lo ospita (uno è un gay che gli fa prendere coscienza della sua omosessualità latente) gli domanda “...sai che ci ricordi E.T.? tu che sai tutto e hai una cultura cosmica devi senz’altro conoscerlo!”; e per nulla scomposto homoti ribadisce “come no, è un mio carissimo amico, se volete ve lo presento”. e tira fuori dalla sua valigetta (una di quelle ventiquattrore che i più vecchiotti di noi avevano all’asilo o in prima elementare) indovinate cosa? un miniaturizzato e.t. giocattolo, con dito cuore e occhi lampeggianti (vedasi parentesi precedente).

    lo so, state per dire che è una ficata tanta da vedere immediatamente e per chiedermi imploranti come trovarlo, ma vi avverto che quanto a incomparabile bruttezza siamo ai più sconcertanti vertici apogeici da mandare a casa l’intera classifica dei 50 worst movies ivi schedata. chiaro, qua e là impossibile non ridacchiare, ma sempre provando una scorticante pietà (quella fantozziana, non buddista) per questa falla nell'arca del cinema che riabilita schnaas o la telenovela piemontese di mai dire tv facendoli sembrare qualcosa di kubrickiano; e non ultimo la si prova per se stessi colpiti da tanta sventura filmica (ci si sente davvero quasi in colpa a suicidarsi con sta roba, giuro): basti pensare che gli f/x, affidati a un mixer video fine anni 70, presentano impunemente un riquadro col logo della marca del mixer, che non sarà certo sfuggito ai chiamiamoli realizzatori ma tanto chi ha voglia tempo e soldi di rifare ex novo la scena, specie in un film che manco a rifarlo daccapo viene quel pelo meglio. ci si consola al pensiero della breve running time (79’, ma garantisco che sembrano satantango visto in slow motion).

    insomma, siamo davvero continenti, anzi sistemi solari, oltre ogni bassofondo del trash. non ho ancora visto badi (e dopo questo non so se ho davvero voglia di colmare la lacuna con un'altra lacuna), ma per l’idea che me ne son fatto spizziccandone due spezzoni credo homoti possa profondamente divertire solo chi con la dovuta perversione ha apprezzato badi. io a divertirmi ci ho provato fino all'ultimo, ma non ce l'ho davvero fatta. per legge di compensazione non ricordo però di essere mai rimasto tanto sconcertato davanti a qualcosa di chiamiamolo filmico. ma quanto a meraviglie della turksploitation, inanc, sia detto urbi et orbi, è tutt'altra cosa.
    Ultima modifica: 30/11/18 14:30 da Schramm
  • Discussione Caesars • 30/11/18 15:53
    Scrivano - 16995 interventi
    Parrebbe così terribile da essere assolutamente imperdibile...
  • Discussione Schramm • 30/11/18 16:00
    Scrivano - 7812 interventi
    no, credimi, si prova quasi disagio. ma se ti è "piaciuto" badi credo che siamo sempre da quelle parti se non peggio. è praticamente badi 2.0 realizzato dallo staff di sogni d'amore o da schnaas, per capirci...

    una cosa è certa quando lo riprendono frontalmente in primo piano rischi di sognartelo la notte.

    và che roba bella
    https://i1.imgiz.com/data/videoshots/5210/5210369-34.jpg
  • Discussione Caesars • 30/11/18 16:37
    Scrivano - 16995 interventi
    Si Schramm, ho visto che dici che è terribile, nonostante dalla tua descrizioni sembri così brutto da essere irrinunciabile.
    E ti credo assolutamente.
    Sono sicuro che quando lo vedrò (se mai lo vedrò, ho sicuramente altre precedenze...) ti darò ragione.
    Comunque non ho neanche ancora visto Badi...
  • Discussione Schramm • 30/11/18 16:51
    Scrivano - 7812 interventi
    se vuoi abbracciare l'ultimate level del masochismo si trova facilmente. unica rottura di cassius, solo sub eng (tanto, per quelli che sono i dialoghi...)
  • Discussione Raremirko • 30/11/18 22:14
    Call center Davinotti - 3863 interventi
    Grande Schramm, interessanti 'ste cose turche.
  • Discussione Mco • 1/12/18 13:14
    Risorse umane - 9980 interventi
    Mitico Schrammy...
  • Discussione Schramm • 1/12/18 14:25
    Scrivano - 7812 interventi
    da notare quest'altro raffinatissimo injoke: interfacciare la pubblicità occulta del detersivo col titolo-tema-nomedelprotagonista del film. caso o scelta? comunque pazzesco.

  • Discussione Schramm • 26/07/19 18:28
    Scrivano - 7812 interventi
    homoti èin buona sostanza il recap di badi (niente è perfezionabile quanto il peggio) ma estremamente più indigente e soprattutto con un e.t. bisessuale e provolone. sembrava praticamente un badi senza infanti trapiantato in piemonte. per rinfrescar lo spirito, il meno qui.
    Ultima modifica: 21/11/19 08:29 da Zender