Home movie - Film (2008)

C'è qualcosa di spaventoso nei filmini amatoriali, un non-so-che d'istintivo e torbido. Queste immagini traballanti, nauseabonde, siano esse il frutto di giochi a mosca cieca con i demoni, di feste interrotte da sbarchi alieni, di polverosi vh(s)eriali: inquietano eccome. Ed è quasi un peccato parlar male dell'oggetto-non-meglio-identificato Home movie, foraggiato dalla produzione del talentuoso Van Der Houten. Un piccolo film che ha un suo perchè, con quell'aura da The children girato durante il party della strega di Blair. Ma è festa-mesta, una vera noia, quella alla quale siamo invitati.

Lui è un pastore protestante, lei una psichiatra infantile; hanno due bei bambini e vivono vicino al bosco. Girano filmini e fanno la famigliola felice. Ma c'è qualcosa di strano, segnali anomali: i bambini non ridono mai e fanno cose inquietanti. Il disagio ci prende sempre più... Non si vede una goccia di sangue in questo film, ma solo un orrore infinito, il male senza spiegazione e senza redenzione. E, una volta tanto, l'uso della videocamera in soggettiva è (quasi) sempre realistico. Straordinario: dura poco e disturba molto.

Evviva. L'ennesimo metascempio che metacosa tutto applicato ai putti più cattivi dell'orco che dovrebbero temere. Un ballardiano gioco da bambini applicato all'handycam amatoriale (così gli errori di sintassi saranno tutti perdonati: c'est plus facile, no? ) che tutto inghiotte e tutto sputa, con scimmiottamenti alla strega di Bleah, e che andrà a rimpinguare le casse (da morto) della terza revisione/estensione di Killing for culture. In tutto ciò il film è proprio un concetto astratto. Un po' come la pazienza di scafati e parvenu del 'meta vincit omnia'

Il film è girato come un video familiare e, per lungo tempo, si spera che il padre pastore luterano inizi a fare la parte dell'adulto il prima possibile invece che il clown. La madre è una bella psicologa in carriera. Si nota sin da subito il mutismo dei gemelli, che dimostrano presto la loro psicosi. Il finale fa sorgere un dubbio che giustifica in qualche modo il comportamento dei bambini: è tutto riconducibile agli abusi subiti da parte del padre? Inquietante, peccato per il finale.