Foxfire - Ragazze cattive - Film (2012)

In una cittadina americana negli anni ’50, un gruppo di ragazze costituisce una banda per difendersi dalle sopraffazioni maschili. Laurent Cantet racconta una storia che parte sottotono per diventare l’epopea di un vero gruppo criminale. Femministe ante litteram, le foxfire rappresentano una delle prime incarnazioni della ribellione femminile al maschilismo della società dell’epoca. Un film ben sceneggiato e dalla pregevole ambientazione, con un’ottima ricostruzione della provincia americana. Molto brave e ben scelte le protagoniste.

1955, lunga ellisse che parte dalla ribellione giovanile (prima vittima un sadico prof di matematica) di ragazze (le Foxfire) contro il maschilismo imperante nella provincia americana per arrivare a toccare temi come il comunismo, la religione cristiana, il sogno americano... evidenziando tutte le diverse contraddizioni, sia di una parte (le Foxfire) che dell'altra (la borghesia benpensante). Sono proprio le macroscopiche contraddizioni la fase più interessante: le ragazze sfruttano il sistema, i benpensanti credenti negano i diritti civili.

Discreto lavoro, portato per le lunghe con la classica mezz'ora di troppo ma comunque equilibrato e con una capacità di raffigurazione, sia descrittiva che visiva, ben meditata. Per la verità i temi trattati spaziano un po' troppo e non so quanto ci sia di vero e di romanzato ma in fondo è il cast, ben omogeneo, ad attirare l'attenzione e reggere il peso del narrato. Ma tagliare qua e là e alzare il ritmo di certe parti avrebbe giovato.

Ottimamente diretto e interpretato, questo prodotto francese si distingue per l'eccellente caratterizzazione delle "cattive" ragazze (che a tratti ricordano quelle "interrotte") e in generale per una buona cura di costumi e scenografie anni '50. La storia ruota intorno al personaggio della Adamson, "fondatrice" delle Foxfire, ma a raccontarcela è Katie Coseni, attraverso i suoi appunti battuti a macchina. Entrambe offrono una grande prova, così come il resto del cast, che ci restituisce un affresco credibile e coinvolgente per oltre due ore.

Un gruppetto di amiche autonominatesi "Foxfire" con intento protofemminista (ma pieno di ingenuità adolescenziali) nel tentativo di cambiare la mentalità ristretta e provinciale, dovrà fare i conti con le necessità e la concretezza della vita. Ritratto tutto al femminile di una certa America degli anni 50, con i soliti pregiudizi e stratificazioni sociali, sorda e sulla difensiva. Risente di una lunghezza eccessiva e di una ripetitività estenuante, facendo pendere la bilancia verso un'immagine letteraria e un po' leziosa di queste "bulle" di provincia.