"Fantasilandia" è un serial che ha un suo perché, nonostante ormai sia vecchio ormai di trent'anni. Innanzitutto è interpretato da un ottimo attore, Ricardo Montalban (sempre accompagnato dal simpatico nanetto Tatoo, lanciato da 007 - L'uomo dalla pistola d'oro), poi è un telefilm che fa sognare, ambientato in un'isola da sogno (alle Hawaii) e sempre ricco di volti celebri della tv come ospiti degli episodi. Per ogni episodio si vivono due avventure separate, dove l'happy end impera. Bello.
MEMORABILE: Tatoo che suona la campana e dice: "L'aeroplano, l'aeroplano!"
L'isola dove poter realizzare i propri sogni è tenuta da un signore e dal suo aiutante nano: la gente viene, vive il desiderio e lo confronta con la vita. L'idea si impianta sulla "Tempesta", con il duetto Prospero-Ariel che diventa Rourke-Tattoo, altrettanto capace di evocazioni "magiche"; ma poi vira verso la struttura alla Love boat con inevitabili sdolcinature e retorica tv all'americana per casalinghe. Eppure, non foss'altro per l'ascendenza shakespeariana e per la forza dei due protagonisti, questa serie ha un suo innegabile fascino.
Proverbiale, indimenticato telefilm dell'immarcescibile Aaron Spelling; naturalmente siamo nel mondo del camp assoluto, dove gli americani vivono le loro perversioni (che credono desideri) grazie a un Prospero/Scaramanga buono e il suo vice Tatoo/Caliban, dalla lingua vivace. Il flou fine 70 e la lacca sui capelli fa il resto. Risibile ma irresistibile nel suo scafato buonismo
In un periodo in cui gli USA si apprestavano a invaderci con le "fiction" e con Aaron Spelling a guidare la carica, questo era un prodotto figlio dei suoi tempi, destinato a casalinghe sognatrici e pubblico dai gusti semplici. Simile al coevo Love boat, almeno per il buonismo imperante, è sicuramente superiore come prodotto. Sia per la presenza di un attore come Montalban, sia perché più vario. Da segnalare anche l'importante apporto del "piccolo" Villechaize. I suoi continui attriti con Montalban, però, portarono alla chiusura anticipata della serie.
Appartenente alla flotta di telefilm del prodigo armatore Aaron Spelling, presenta uno dei plot più curiosi tra quelli delle fiction sbarcate nelle nostre tv locali a cavallo tra fine anni '70 e inizio anni '80. L'idea di un'isola dei desideri infatti, se talora scade in melassose vicende piuttosto banali, il più delle volte lascia l'amaro in bocca, costringendo i danarosi ospiti a verificare l'impossibilità di esaudire concretamente le loro aspirazioni. Perfetti il mexicano Montalban nel suo ruolo liminare tra terra e "altrove", come Tatoo/Villechaize, memorabile anfitrione freak.
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L'ultima stagione è abbastanza moscia, perchè manca Tatoo, sostituito da un maggiordomo inglese grosso e grasso.
DiscussioneZender • 29/04/09 08:22 Capo scrivano - 48339 interventi
Wupa Wump dice che lo ricorda come un telefilm molto inquietante per la presenza di questo nano in un'isola spersa nell'oceano... Era comica la situazione perché da ragazzina non capiva per quale motivi il nanetto non risolvesse prima i suoi, di problemi fisici e non, che non quelli dei clienti. E Montalban ci credeva veramente troppo nella sua parte di guru della situazione. Nonostante abbia visto un sacco di puntate diciamo che lo cassa abbastanza, come telefilm.
Zender ebbe a dire: Wupa Wump dice che lo ricorda come un telefilm molto inquietante per la presenza di questo nano in un'isola spersa nell'oceano... Era comica la situazione perché da ragazzina non capiva per quale motivi il nanetto non risolvesse prima i suoi, di problemi fisici e non, che non quelli dei clienti. E Montalban ci credeva veramente troppo nella sua parte di guru della situazione. Nonostante abbia visto un sacco di puntate diciamo che lo cassa abbastanza, come telefilm.
Si, "Fantasilandia" era inquietante come lo sono anche tante favole. I desideri dei clienti del signor Roarke erano spesso arditi (ritrovare il padre disperso in guerra, combattere con il miglior esperto in arti marziali, essere avventurose come le "Charlie's Angels", vivere come un supereroe per far contento il figlio, cercare il ragazzo perfetto, essere invincibili come la donna bionica, vivere in mare con un'attraente sirena, ecc), erano sempre desideri che avevano un prezzo. Fra le storie più inquietanti, annovero lo scontro fra Roarke e Satana, che aveva preso di mira una donna, non sapendo che era incinta. O, ancora, un'altra donna, ventriloqua, posseduta dal suo stesso pupazzo, il quale prende vita sotto forma di un'attraente fanciulla, che per poco non ruba alla padrona il fdanzato. Fra le più divertenti, invece, uno Zorro in gonnella, con la passione della chitarra.