Trasferta in Europa per quattro amici del college (due sono fratello e sorella), insieme per raggiungere a Berlino la pen-friend tedesca di uno di loro, con la quale il nostro eroe aveva troncato ogni rapporto credendo fosse un maschio (il nome tedesco Mike l'aveva tratto in inganno). Una volta compreso l'equivoco e aver visto la bella ragazza in foto l'unica speranza per riallacciare i contatti è raggiungerla a casa in Germania, cercando di spiegare l'equivoco. Parte l'eurotrip dunque, che ovviamente prima di portare il gruppo a Berlino lo fa passare causa intoppi di viaggio da Londra a Parigi, da Amsterdam fino a Bratislava, il tutto rimestando nel torbido dei luoghi comuni locali, un po' come avevano...Leggi tutto fatto i Griswold di Chevy Chase in MA GUARDA UN PO' STI AMERICANI. Così a Londra ecco l'incontro coi rozzi hooligans dello United, a Parigi le code per il Louvre e la sfida col mimo-robot, ad Amsterdam ovviamente il sesso per tutti e via dicendo. L'approccio è quello goliardico alla AMERICAN PIE appena meno sbracato, l'umorismo è quello tipico adolescenziale di grana grossa anche perché chiaramente è quello il target. Il vero problema è che la sceneggiatura si adagia sulle banalità assortite legate ai diversi paesi senza mai trovare uno spunto originale o brillante che possa attrarre un pubblico diverso da quello di riferimento. L'assenza di vere battute, sostituite da situazioni demenziali in cui far dire quattro frasi simpatiche ai protagonisti (che a dire il vero proprio simpatici non appaiono) mette subito in chiaro come la ricerca in ambito comico sia pari a zero, preferendo ad essa una regia svelta in grado di coprire le pecche del copione. Si chiude con la tappa romana, in cui uno dei quattro finirà addirittura per affacciarsi a San Pietro nelle vesti di nuovo papa... Conclusione da "...e vissero felici e contenti" che conferma negli sviluppi la preoccupante carenza d'idee e la convinzione degli autori che evidentemente per il genere non è richiesto alcuno sforzo che vada al di là del mettere a confronto i protagonisti coi vari pittoreschi personaggi incontrati per via e con l'ambiente in cui si trovano, così diverso dal mondo a stelle e strisce. Piccola parte per Matt Damon, sul palco a cantare un pezzo punk.
Un road movie attraverso l'Europa costellato di situazioni divertenti in puro stile goliardico. Il film è una semplice commediola per teen-ager, però scorre via velocemente e si lascia guardare gradevolmente grazie a molte situazioni divertenti. Sulla falsariga di American Pie, questa pellicola cambia completamente le location e passa per le grandi città europee (tra cui anche Roma). Dagli hooligans in Inghilterra ai coffe shop d'Olanda fino allo stato del Vaticano. Divertente.
Divertimento (poco) di grana grossa, molto volgare. Non sono un fan del genere, ma nella pellicola ci vedo molto poco di interessante. Tra scene in spiaggie dei nudisti (con bigoli all'aria), scene di sesso in chiesa (nel finale) e amenità varie, un film davvero dimenticabile, che lascia indifferenti. Pollice verso.
Pessimo clone dei vari American Pie e Road Trip, con personaggi ancora più stupidi e insopportabili dei prototipi. La storia è un'accozzaglia di volgarità e scemenze varie che i nostri compiono in giro per l'Europa. Da evitare con cura. E poi cosa ci fa Matt Damon in un prodotto simile?
Goliardico e demenziale ai massimi livelli, non nego che riesce a creare diversi momenti di ilarità nonostante la pochezza della trama e delle interpretazioni. Da sottolineare il sarcasmo celato dietro le ricostruzioni della vita europea così come la vedono negli States, zeppa di preconcetti ed estremismi che credo non si allontanino troppo dal vero pensiero dei giovani americani. Da vedere con la giusta compagnia, senza troppe aspettative.
MEMORABILE: Il bambino tedesco che si disegna i baffetti alla Hitler e comincia a camminare al passo dell'oca...
Tutti i luoghi comuni sull'Europa, vista da neodiplomati americani, all'ennesima potenza. Proprio queste esagerazioni sono una delle componenti che rendono il film molto divertente. L'umorismo è sì di grana grossa ma fatto con una certa intelligenza ed è un susseguirsi di situazioni veramente esilaranti. I personaggi migliori sono quelli che circondano i quattro protagonisti, ma anche questi ultimi non se la cavano male. Mi sembra uno dei migliori prodotti in questo genere, che di solito sforna film piuttosto deludenti. Inutili i visi patinati.
Sulla falsariga di American pie è un tipico esempio di teen comedy di grana grossa, segnata da una volgarità gratuita che toglie la maggior parte del divertimento. L'Europa nella quale si muovono i protagonisti (ovviamente tonti oltre ogni dire) è un continente fatto di stereotipi e macchiette volti a compiacere gli spettatori americani. Un paio di risate sparse, ma niente di più.
MEMORABILE: La canzone iniziale "Scotty doesn't know".
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