Eragon o Eragonia, perchè è una vera agonia sentire la doppiatrice che dà la voce alla draghessa, in grado di conversare mentalmente col suo amato cavaliere. Per il resto è un fantasy piuttosto mediocre dalle poche idee e dalle tante scopiazzature. I personaggi sono di carta velina, come la sceneggiatura. Non male lo spettro, ectobraccio destro del crudele sovrano e lo scontro finale tra la draghessa e un terribile drago di fumo e PM10. Comunque, meglio passare oltre.
Prendete un libro fantasy di grande successo, primo capitolo di una trilogia. Togliete tutti i riferimenti che potrebbero servirvi per i due capitoli successivi, stravolgete i personaggi e doppiatelo in maniera orribile... ed ecco che avrete tra le mani un film come Eragon. Bello nelle scenografie e negli effetti speciali, ma assolutamente privo di senso logico, sia nella storia che nella sequenza dei fatti. Chi non ha letto il libro ci capisce poco. Chi lo ha letto non lo riconosce e si pente di aver deciso di andare al cinema. Un flop fantastico!
Che tristezza: ecco cosa si ottiene quando si vuol fare un film da un libro fantasy e non si hanno idee. Peggio di Narnia (non pensavo fosse possibile). Il signore degli anelli, con tutti i suoi difetti, è inarrivabile. Mi domando come si possa trasporre un libro in questo modo. Spero vivamente che il secondo capitolo non venga mai fatto, così da evitarci una seconda tortura. Iniziato a vederlo in italiano, dopo che ho sentito il drago parlare ho subito attivato i sottotitoli: almeno ho avuto la forza di arrivare alla fine.
Ennesima produzione fantasy tratta da un libro di grande successo (e primo di una serie di tre volumi) realizzato sulla scia dello straordinario successo della saga tolkeniana portata sullo schermo da Peter Jackson. Questo film purtroppo non è altrettanto riuscito; nonostante la larghezza dei mezzi adoperati e l'impegno profuso nella produzione, Eragon è privo di quel fascino che un'opera del genere dovrebbe avere, in parte per una sceneggiatura troppo didascalica e in parte per un protagonista immaturo e inadatto al ruolo.
Logico che, con l'esplosione del fenomeno Signore degli Anelli, siano saltate fuori vagonate di emuli più o meno riusciti. Beh, questo non è riuscito assolutamente per nulla. La storia, molto stiracchiata, è affidata ad un protagonista decisamente inconsistente coadiuvato da un drago doppiato in modo atroce, mentre il pezzo grosso Jeremy Irons dura poco e rimane sbiadito sullo sfondo. Il sapore di questo lavoro è quello del pacchiano fine a sé stesso e nemmeno di quello più riuscito.
Ovvero: come imparare a non impegnarsi e a portare sullo schermo una brutta copia de Il signore degli anelli. La trasposizione del libro sullo schermo è stata un fallimento e nemmeno la presenza di pezzi grossi quali Irons, Malkovich, Carlyle e la Weisz possono aiutare più di tanto. Il libro era stato un successone, ma il film è stato un gran flop. Forse, allora, è meglio che a nessuno sia venuto in mente di portare sul grande schermo la saga di "Magic the Gathering".
Sarebbe anche interessante la storia del ragazzo a cui tutti danno poco credito e che invece diventa cavaliere di un drago con il quale combatte contro il male. Ma dall'assenza di profondità o perlomeno atmosfera all'incapacittà di valorizzare i paesaggi naturali, dalla sensazione di accozzaglia fantasy (da film di successo) alla fiducia nella pura spettacolarità degli effetti speciali, il film promette fin dai primi minuti di essere un'evitabile scopiazzatura e alla fine mantiene la promessa. In italiano, poi, il drago è doppiato da schifo.
Se ci fossero degli awards per la mediocrità perfetta, questo film ne farebbe incetta a mani basse. Soggetto tratto dalla solita saga fantasy (che non so chi avrebbe il coraggio di leggere, visto il film), attori anonimi, drago realizzato così così e reso ridicolo dal doppiaggio, trama usa-e-getta. Insomma, una di quelle pellicole che si confondono con mille altre, e altrettanto facilmente si dimenticano. Se amate i draghi parlanti, molto meglio Dragonheart.
Eragon, giovane (fin troppo) prescelto Cavaliere dei Draghi, assieme alla dragonessa alata Saphira, combatte una non facile lotta contro il malefico Durza, stregone e servitore del re nemico Galbatorix. Una storia fantastica come una favola antica che contrappone al solito bene e male. Un po' noiosa e priva di fascino, un po' svilita da produzioni precedenti di gran successo, soprattutto piena di elementi fin troppo abusati. Si fa comunque apprezzare per le stupende immagini e il finale rosa.
Impossibile da commentare. Visto al cinema, senza possibilità di fuga, è stato un supplizio: scene talmente banali da irritare, doppiaggio becero, effetti speciali da videogame anni '90 e, soprattutto, lo sconforto di vedere Irons e Malkovich in una cosa simile. Tramo ancora vendetta contro chi mi convinse a vederlo, io avevo intuito dal trailer cosa mi aspettava... Più inutile anche di Dragonhearth.
MEMORABILE: Il drago, quando parla, sembra uno scherzo.
Fra i tanti fantasy partoriti dal successo della trilogia dell'Anello, questo è uno dei più ambiziosi ma anche uno dei più insulsi. La responsabilità del meritato flop, che ha precluso i progettati sequel, deve ricercarsi non tanto nella storia - la solita affermazione di un outsider che dimostra il suo valore attraverso varie prove - quanto nella pesantezza con cui è narrata: non si può far volare la fantasia con ali di piombo. Ulteriore penalizzazione della versione italiana, l'indecente doppiaggio della dragonessa amica dello scialbo protagonista. Sprecato il ricco cast di contorno.
Pellicola di rara bruttezza devastata dal materiale di partenza infimo (Paolini è un mediocre plagiatore) e da aspetti tecnici derivativi che lasciano semplicemente sbigottiti; spiccano, fra tutti, l'angosciante D'Amico dietro il doppiaggio di Saphira e un penoso Malkovich a strabuzzare gli occhi e muovere la bocca in modo improbabile. Tolte le imperizie tecniche, è impossibile offrire un decente intrattenimento con una storia sorretta costellata da personaggi monodimensionali e dinamiche sciattissime in ogni singolo sviluppo.
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Disponibile in edizione Blu-Ray Disc per 20th Century Fox:
DATI TECNICI
* Formato video 2,35:1 Anamorfico 1080p
* Formato audio 5.1 DTS: Italiano Spagnolo
5.1 DTS HD: Inglese
* Sottotitoli Italiano Inglese Spagnolo
* Extra Trailer vari
DiscussioneDaniela • 16/01/17 16:12 Gran Burattinaio - 5945 interventi
Nell'originale, al personaggio della dragonessa Saphira presta la voce Rachel Weisz. Nella versione doppiata in italiano la voce è quella di Ilaria d'Amico, con un risultato che molto eufemisticamente si può definire discutibile.
Tanto per fare un confronto impietoso, quando si è trattato di sostituito Sean Connery come voce di Draco in Dragonheart, è entrato in ballo Gigi Proietti.