Embrace of the serpent - Film (2015)

L’incontro tra uno sciamano dell’Amazzonia e due esploratori, in differenti fasi temporali. Sorta di documento basato su veri diari, fa vivere l’esperienza del viaggio tra il misticismo, le piante curative e il raffronto tra gli indigeni e l’uomo civilizzato. Senza drammatizzazioni o riflessioni filosofiche, mostra le dinamiche tra le differenti entità (a volte crudamente) e gli insegnamenti che bisognerebbe perseguire. B/n ben definito che fa immergere nella natura selvaggia.

Due uomini e uno sciamano solitario percorrono un tratto dell' Amazzonia a distanza di 40 anni per cercare una pianta misteriosa dalle proprietà prodigiose; e sarà un viaggio pieno di incognite e di incontri. Un'Odissea del XX secolo, in cui è ovviamente stridente il confronto fra tre tipologie di uomo: quello bianco e civilizzato, lo schiavo liberato che sta fra due culture e il figlio della natura. Il messaggio politico è chiaro, il b/n di tutto il film un modo per essere ancora più divorati dal prodigio di una vegetazione senza controllo.

Un film che racconta con una delicatezza struggente e una profondità rara il canto morente di una cultura abusata, sfruttata e dimenticata. Il rischio di scivolare nel documentario è sempre presente ma la regia di Guerra riesce a proporre un approfondimento antropologico sublime senza mai perderere la bellezza del racconto. Un film bello, importante, unico. Assolutamente da vedere e custodire nel profondo del cuore.