Emancipation - Oltre la libertà - Film (2022)

Ambientato nei giorni del "Proclama di Emancipazione" di Lincoln e della guerra civile, vede uno schiavo in fuga nelle paludi per raggiungere Baton Rouge. Un mix di stili ben fatto e coinvolgente; parte dal dramma ma va anche a toccare il cinema d'avventura (la lunga parte nelle paludi della Louisiana) e quello storico/bellico nel finale. Violenza e azione piuttosto alte, una fotografia desaturata a tal punto da rasentare il bianco e nero - scelta artistica un po' discutibile - e ottime prove attoriali, con uno Smith pienamente in parte che dimostra di aver ancora tanto da offrire.

Fuqua manca il bersaglio. Vorrebbe essere un dramma epico ma la sceneggiatura è fin troppo standardizzata nel suo essere alternativamente cruda e violenta da non coinvolgere come dovrebbe. Colpa anche di una curiosa scelta fotografica che annacqua lo sfarzo produttivo. Peccato perché Smith offre un'altra prova maiuscola che sarebbe stata degna di causa migliore rispetto a una produzione cosi priva di vero mordente. Al contrario Foster sembra una caricatura e non incute mai timore. Mediocre.

Risuona forte il grido contro il razzismo nel film di Antonie Fuqua, che guarda a ieri per parlare ad oggi. La storia si ripete e il messaggio è quanto mai attuale. Un film coinvolgente che immerge letteralmente lo spettatore nella crudeltà della caccia all'uomo nella palude che occupa la parte centrale della pellicola, che si segnale per la splendida ambientazione e una livida ed efficace fotografia. Lungo ma mai noioso, "Emancipation" è segnato dalla prova eccellente del suo protagonista, tra le migliori della sua carriera. Un buon film.