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TITOLO INSERITO IL GIORNO 6/04/07 DAL BENEMERITO IL GOBBO
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Il Gobbo 6/04/07 19:31 - 3015 commenti

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Parolini, dopo aver inventato Sartana, lancia Sabata (Van Cleef), che esaspera le caratteristiche di pistolero/gambler dalle capacità quasi sovrumane. Questo film e il seguito sono una sagra di invenzioni nel gusto circense di Parolini, e delle sue passioni, i gadgets jamesbondiani e gli acrobati (qui ritroviamo anche Aldo Canti alias Robustino, poi finito male nel milieu romano). Divertente. Ovviamente ci saranno anche i Sabata taroccati...

Matalo! 14/07/08 02:01 - 1378 commenti

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Parolini, regista di robusto mestiere tecnico e uomo simpatico, riprende il Mortimer di Per qualche dollaro in più, lo rende meno galantuomo e lo rimpinza di pistole impossibili, con un'ossessione per le Derringer. La trama è ingarbugliata ma il film è dibuona qualità, ci sono una bella fotografia di Alido Mancori, belle facce da spaghetti western. Un po' fermo Berger, con chioma rossa, suonatore d'organo e di Banjo a "proiettili". Più che la trama valgono i gustosi escamotages e il film è più che godibile.
MEMORABILE: Ghezzi in "Fuori orario" dedicò pochi anni fa un "Fuori orario" ai due Sabata.

Homesick 28/03/11 18:34 - 5737 commenti

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Dopo Sartana, Parolini prosegue la sua personale via al western inventando Sabata, anche lui paludato di nero, astuto, beffardo, infallibile e munito di ingegnose armi segrete. La storia è movimentata, avvincente e ironica al punto giusto, con un epilogo non convenzionale e personaggi ben disegnati: se Van Cleef, Berger e Spalla costituiscono una garanzia per il genere, non sono da meno Ressel, mellifluo dandy che si indottrina con il razzismo di Thomas Dew, Zuanelli nei panni del killer Sharky, l’acrobatico Canti e tutti gli altri caratteristi di supporto. Eccentrico.
MEMORABILE: Le armi segrete di Sabata (la micropistola che spara anche dal calcio e il fucile a canna allungabile); il duello dietro le armature.

Rambo90 6/07/12 23:28 - 7790 commenti

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Spaghetti western dignitoso, girato con un bel senso del ritmo da Parolini che, pur entrando nella tradizione col personaggio di Sabata solitario e misterioso, non manca di inserire tocchi scanzonati che non guastano. Van Cleef è ormai una maschera, perfetto con il suo sguardo impassibile e gli occhi a fessura, ma anche i comprimari se la cavano: soprattutto Berger e Spalla. Buona la colonna sonora, piacevole il film, anche se la trama rimane irrisolta.

Jdelarge 3/04/13 13:52 - 1000 commenti

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Film memorabile nell'ambito dell'immenso filone spaghetti-western diretto dal talentuoso Parolini, che dà vita al personaggio di Sabata, interpretato dal solito ottimo Van Cleef. Eccellente la prova dell'intero cast a partire da Berger nei panni di Banjo e da Ressel, perfetto nella parte del cattivo. Il ritmo del film è sempre frenetico, la trama buona, le cosiddette leggi del western all'italiana vengono rispettate tutte (talvolta con ironia) e la colonna sonora è di alta qualità. Titolo fondamentale nel genere.
MEMORABILE: Banjo, che affronta 5 uomini con il suo "strumento musicale".

Nicola81 13/01/17 10:25 - 2921 commenti

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Sulla scia di Sartana, Parolini inventa una nuova figura di pistolero cinico, infallibile e dai mille trucchi. Lee Van Cleef è ovviamente il protagonista ideale e anche la regia riesce a sfornare delle buone trovate. Quello che manca (e non è cosa da poco) è una sceneggiatura all'altezza: c'è il solito bottino conteso, con gran spreco di sparatorie e ammazzamenti e una soglia di credibilità piuttosto bassa. Non ci si annoia, ma gli spaghetti western di qualità superiore alla media sono ben altri. Non male le musiche di Marcello Giombini.
MEMORABILE: Il finale, abbastanza simpatico.

Faggi 1/02/17 18:53 - 1551 commenti

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Divertimento assicurato: non fa una piega, è ricco di simpatiche trovate fumettistiche, umorismo genuino e di personaggi curiosi ben disegnati che sono anche una prova d'inventiva (Sabata ha carisma, il cattivo ha tratti da nazista, Banjo è imprevedibile). Tecnicamente ben fatto, senza i tempi morti e le esagerazioni che in futuro ammorberanno il genere spaghetti-western, lineare nella vicenda e con un bel finale sarcastico.

Reeves 9/06/20 21:47 - 2512 commenti

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Parolini quando dirige un film è sempre capace di un ritmo scatenato inserendo grandi performance dei suoi cascatori. Queso suo Sabata è ancora un werstern "serio", anche se la trama volge verso l'irreale complici anche le armi segrete (James Bond le invidierebbe...) di Sabata e le acrobazie del suo aiutante muto (proprio come Sal Borgese nella serie dei Tre supermen, iniziata sempre da Parolini). Lee Van Cleef, di suo, ci mette una faccia straordinaria e una notevole presenza scenica, Franco Ressel e Gianni Rizzo sono due cattivi che lasciano il segno tanto sono viscidi.
MEMORABILE: "Sono solo di passaggio": svanisce così l'unica storia d'amore del film.

Pessoa 3/02/21 12:24 - 2476 commenti

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Celebre spaghetti-western, introduce la figura di Sabata, tanto fortunata da generare, soprattutto all'estero, diversi figli più o meno legittimi. La storia non presenta particolari novità in un genere in cui si era già visto di tutto, con la sceneggiatura che non aiuta mantenendosi in linee narrative già percorse. Alzano il livello un sempre efficace Van Cleef, che ripropone la maschera leoniana con convinzione e un eclettico Berger, il migliore del cast, che rammenta un Johnny Guitar de noantri. Buono anche l'apporto dei tanti caratteristi. Un must, per gli appassionati del genere.
MEMORABILE: Il banjo "magico" di Berger; La scena finale.

Pesten 25/05/22 02:54 - 808 commenti

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Qui nasce la mitica figura di Sabata, rubacchiata poi negli anni successivi in tutto il mondo per sfruttare il successo ottenuto da questa pellicola. Per quanto importante nella storia del genere, il film non è tuttavia esente da qualche intoppo sparso che denota qualche buco nella sceneggiatura, probabilmente. Ad ogni modo Van Cleef con quella sua faccia da sparviero è assolutamente perfetto e il ruolo sembra essere cucito appositamente per lui. Tanti i personaggi secondari, molto vari e in alcuni casi interessanti. Buone le scene d'azione.

Frank Kramer (Gianfranco Parolini) HA DIRETTO ANCHE...

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Puppigallo 22/08/23 13:06 - 5358 commenti

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Spaghetti (fumetti) western serio quando si tratta di sparare (anche se Sabata qua e là condisce con simpatici trucchi) e molto meno negli scambi tra i protagonisti. Il ritmo è discreto, Sabata (Van Cleef) fa il suo dovere di scaltro pistolero (una sorta di supereroe); e quelli che gli ruotano intorno se la cavano, oscillando tra il macchiettistico (il barbuto), il pacato riflessivo (l'uomo col banjo speciale) e l'acrobatico (gatto mammone). Anche il cattivo di turno non è male (ama la morte e non ha paura dell'inferno, anzi, come spiega alla futura vittima). Un'occhiata la merita.
MEMORABILE: "Quando ho finito di ridere sei morto"; La borsa speciale per il "prete"; Se una pistola spara anche dal calcio sono c.... amari per l'avversario.

Caesars 31/01/24 19:29 - 3854 commenti

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Parolini porta sullo schermo un nuovo personaggio: il Sabata del titolo. L'idea vincente è di farlo interpretare da un Lee Van Cleef, che va in giro con un'aria sorniona (a dire la verità con non molte variazioni espressive) atta a rendere simpatico il suo personaggio. La trama non è certo molto originale e nemmeno un mostro di chiarezza, per cui il regista cerca di sopperire alla cosa con una certa dose di vivacità e inserendo qualche "parolinata" (le armi stravaganti:, tipiche invenzioni del nostro). Niente di che, ma vedibile.
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  • Homevideo Il Gobbo • 18/06/09 09:10
    Segretario - 762 interventi
    Uscito per Eagle/CDE, anche nel cofanetto "Colt collection", buona versione con intervista a Parolini negli extra. In edicola numero 20 della collana Fabbri.
    Ultima modifica: 18/06/09 17:21 da Il Gobbo