Don McKay - Film (2009)

Don è un bidello disilluso col broncio di Swarzy. Viene contattato da un'ex del liceo con la quale condivide un traumatico passato. Un incipit indecifrabile, sghembo come una commedia dei 90's genere Colazione dei campioni e gustosamente fuorviante. Ci si immerge nella storia senza spiegazione alcuna, con gli eventi che si affastellano e gli indizi che confondono lo spettatore allo scuro d'ogni pregresso. Film che pare un trip dei Coen sceneggiato dal Lansdale più noir. Quando però scattano colpi di scena multipli come gli orgasmi di Sting (e l'intrico si dipana) si ride e si plaude convinti.

Se l'intento era quello di realizzare un thriller ironico che faceva dei colpi di scena in serie il suo punto di forza, allora il tutto fallisce miseramente. Recitato come in quinta elementare, sopratutto dall'inguardabile Haden Curch che avrebbe fatto meglio a rimanere a sorseggiare pinot nero in California (la scena finale nella cucina è veramente ridicola), il film non ha un briciolo di storia o di linearità e si perde in vari rivoli che alla fine non vanno a formare un fiume bello e maestoso ma si immettono in una pozzanghera.

Opera con stile volutamente (almeno è quello che penso io) "strambo", personaggi sopra le righe, situazioni paradossali; al poco della prima parte però corrisponde un finale che invece riguadagna diversi punti con colpi di scena continui e bugie infilate in sequenza lasciandoci un divertimento non da poco.