Don Jon - Film (2013)

Don Jon

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 29/11/13 DAL BENEMERITO GIACOMOVIE
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Paulaster 11/12/13 13:00 - 4375 commenti

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Opera prima di Gordon-Levitt che si dimostra più abile nel raccontare che come doti registiche. Propina un’ammucchiata di generi: dalla commedia romantica alla brillante, dal sociologico all’intimista. Basata sul ritmo, ha diversi spunti anche divertenti o di riflessione leggera. La Johansson mielosa è spuntata, meglio la Moore, più lineare. La parte famigliare ha diversi echi ripresi da Buffalo 66. Un buon intrattenimento parlando di un tema sessuale in modo onesto, anche se il finale sembra uscire da un libro Harmony.

Giacomovie 29/11/13 19:16 - 1397 commenti

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Per la sua prima regia, Gordon-Levitt sceglie un tema di attuale rilievo: la dipendenza dalla pornografia. Scrive anche soggetto e sceneggiatura e gli va dato il merito di uno script articolato, con situazioni che rendono densa la breve durata e con dialoghi che contengono riflessioni sensate. Jon narra il suo abuso di video hard con ironia e occhio bonario, rimarcando come chi lo condanna possa avere altri difetti non meno devianti. Lo aiuteranno i sentimenti. La Johansonn non mi ha mai fatto impazzire ma in questo film ha recuperato. ***

Harrys 7/12/13 10:07 - 687 commenti

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Parafrasando: "Ci sono poche cose nella vita che mi interessano veramente", una di queste è che il trailer di un film non sia autoco(in)nclusivo. Al termine della prima frazione di gioco si agogna un repentino doppio passo volto a fornire un significato al significante della logorrea e della ciclicità ridondante (sottolineata anche da un buon missaggio sonoro); purtroppo la Moore esordisce con un ritardo imbarazzante e i 90 minuti (che sembrano 180) del film si risolvono in una... eiaculazione precoce. Prevedibilmente acerbo, nonostante faccia intuire un potenziale espressivo da tenere sotto tiro. **

Jdelarge 8/12/13 01:00 - 1000 commenti

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La prima regia per Gordon-Levitt è un buon film che spicca soprattutto per quanto riguarda l'originalità del tema trattato, ovvero la dipendenza dalla pornografia. L'abilità del regista sta nell'affrontare anche altri temi in maniera più subliminale, ma certamente non meno attenta. Scarlett Johansson ha una parte che le calza a pennello e contribuisce alla buona riuscita del film. Molti personaggi sono funzionalmente caricaturali, ma in certi casi lo sono in maniera eccessiva. Il risultato finale è decisamente buono.

Nancy 8/12/13 16:04 - 774 commenti

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Levitt si mette alla regia e, come Tom Hanks nel recente Larry Crowne, costruisce la storia di un personaggio "medio", in questo caso un animale da rimorchio discotecaro dipendente da video porno. Lui, protagonista, ci crede parecchio e si vede, anche se non dà niente di personale alla regia se non nel montaggio della scena iniziale; ma Scarlett Johansson ci mette solo la faccia, che pure ci sta bene (ma non basta) né basta la Moore nel suo classico ruolo triste. Troppo ripetitiva la trama (discoteca/porno/chiesa), troppo spicciola la morale. Brutto.

Capannelle 8/12/13 19:16 - 4394 commenti

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Partiamo dai punti deboli: il protagonista tende a prendere troppo la scena e l'umorismo non è affatto british, ogni tanto verbalmente esagera. Però è brioso andante, i contenuti sono meno banali e artefatti del previsto e gli attori funzionano discretamente, compreso una Johansonn bene in parte. Insomma, ci si diverte volando alla giusta quota ed evitando così pericoli incombenti quali teorie sociologiche, pistolotti moralistici o divagazioni sentimentali.

124c 16/12/13 13:24 - 2911 commenti

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Sfogo registico di un giovane attore di talento, che interpreta un ragazzo che pensa solo al sesso e ai filmati porno innamorandosi, nel frattempo, di Scarlet Johansson e Julianne Moore. La prima fa la bella e antipatica, come suo solito, la seconda fa la tardona in cerca di un toy boy. Il personaggio principale, però, resta quello di Gordon-Levitt, che suscita, se non irritazione, almeno ilarità, specie quando pratica i suoi "hobby". Il film non è niente di che, ma Gordon-Levitt non deve mollare, anzi deve continuare e cambiare genere.

Mickes2 16/12/13 14:06 - 1670 commenti

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Esordio con tante ombre, questo di Gordon-Levitt. Onore al merito per averci provato (anche in scrittura); il risultato però è un film a tratti anche simpatico e scorrevole ma totalmente piegato alle logiche del mainstream, con regia videoclippara e cliché talmente abusati da sembrare quasi parodici. Certo è che temi spessi come l’infantilismo sessuale e la dipendenza dal porno avrebbero meritato uno sviluppo più a fuoco e meno ripetitivo. Rimane qualche piccolo guizzo, un po’ di umorismo ben costruito, ma nel complesso l’operazione appare mediocre.

Cangaceiro 24/12/13 13:22 - 982 commenti

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Piccolo/grande delirio di onnipotenza per Gordon-Levitt che si fa uno e trino per l'occasione. Come attore si conferma una volta di più simpatico e spumeggiante, come scrittore e regista rimedia una sufficienza stiracchiata. Divertente come mette il naso nell'americanissimo mito della pornografia e presenta la famiglia yankee media. In particolare è azzeccato il personaggio della sorella inebetita dal cellulare, di conseguenza è indigesto il suo risveglio finale. Va di traverso anche l'epilogo sentimentale, buonista e sbrigativo più che mai.

Didda23 3/01/14 16:51 - 2424 commenti

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Il ragazzo crescerà artisticamente? Difficile da dirsi, perché questo Don Jon offre bagliori di pura luce cristallina ma allo stesso tempo anche delle lacune lampanti. Complice la breve durata il film non si sfilaccia e non si perde in sequenze nonsense, segno di una concezione del ritmo abbastanza promettente. Grave è la mancanza di brillantezza nella scrittura (oltremodo ripetitiva) che affossa l'opera nell'oceano della mediocrità. Cast diretto discretamente. Si attendono ulteriori risposte con la prossima opera (se ci sarà).

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Kinodrop 17/01/14 13:43 - 2909 commenti

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L'istrionico Gordon-Levitt, protagonista e regista del film, impersona un giovane rampante tutto palestra, auto sportiva, discoteche, chiesa etc, ma affetto dalla dipendenza porno online. Non bastano né i rituali cattolici, né la Johansson, né la Moore a distoglierlo dalla sua mania erotica. Il film nell'insieme non è sgradevole, anche se in fondo in fondo non si capisce bene quale messaggio voglia dare. Forse ci sono troppi registri, dal goliardico al sentimentale, dal sociologico al macchiettistico (la famiglia, la chiesa, gli amici).
MEMORABILE: Le meccaniche confessioni e le altrettanto meccaniche assoluzioni.

Galbo 27/01/14 19:50 - 12372 commenti

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Va dato atto al neo regista Gordon Levitt di avere scelto un tema non comodissimo, quello della dipendenza dalla pornografia peraltro declinato con i toni della commedia, per il suo debutto da regista. Detto questo l'argomento è per sua natura alquanto ripetitivo specie con una sceneggiatura che non brilla per inventiva e varietà delle situazioni. Qualche momento divertente dovuto ad una buona capacità di direzione di un cast di attori ben scelto oltre ad una certa capacità di concisione ne fanno un film vedibile ma non certo memorabile.

Jandileida 12/02/14 08:55 - 1558 commenti

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Se dietro la mdp Gordon-Levitt mostra quantomeno una certa dose di sicurezza e piglio oltre che un discreto senso del ritmo, sotto il piano della scrittura il film risulta abbastanza piatto e ripetitivo, incapace di dare spessore a dei personaggi che si risolvono in pura macchietta. Il finale posticcio e tirato via mi pare illustri bene la superficialità con la quale è costruito il tutto. Il cast non delude (anche se mi chiedo come sia possibile che la bovina Johansson sia assurta a sex symbol mondiale) ma nemmeno entusiasma. Tanto fumo, poco arrosto.

Magnetti 6/12/14 19:14 - 1103 commenti

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Inizio molto buono con montaggio serrato a illustrare la super-filosofia di Don Jon che potrebbe riassumersi in: casa (ordinata), macchina, donne, chiesa e naturalmente... porno. Quest'ultimo è il punto di arrivo di ogni sua giornata. Il personaggio è azzeccato tanto che il film perde smalto proprio quando mette in discussione il suo credo. Brava la Johansson a interpretare la tipica donna che vuole un marito pupazzo.
MEMORABILE: Don Jon nel confessionale

Ultimo 8/12/14 11:44 - 1652 commenti

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Commedia americana senza infamia e senza lode con la Johansson sensuale più che mai nelle vesti della ragazza del protagonista Levitt, giovanotto tranquillo che si divide tra lavoro, palestra, chiesa e... porno. Nulla di eccezionale, con qualche momento buono e molti momenti ove ci si perde e ci si chiede cosa stia accadendo... quattro pallini alla Johansson, solo due al film.

Piero68 9/12/14 09:22 - 2955 commenti

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Bisogna ammettere che Gordon-Levitt, alla sua opera prima e per di più indipendente, con tanto di soggetto e sceneggiatura scritti da lui, si dimostra molto più capace di tanti altri "scafati" nel settore. Cerca un tema non proprio facile (la porno-dipendenza) e ci costruisce una commedia gradevole che, cosa rarissima e nonostante l'argomento, riesce a non essere mai volgare e scurrile. Al suo fianco due facce notissime di Hollywood e altrettanto capaci. Peccato che alla fine si perda un po' e finsca con l'attorcigliarsi su se stesso.

Tarabas 12/01/15 16:16 - 1878 commenti

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Educazione sentimentale di un pornomane del Jersey (il Jon del titolo), schiavo del porno online. Va detto che l'esordiente Levitt è riuscito a trattare un tema scivoloso con una certa leggerezza, senza eccedere in grevità nè scadere in moralistici penitenziagite. Certo, il regista adora senza riserve il suo protagonista, che ha più primi piani di Amleto durante l' "Essere o non essere" (lì almeno ogni tanto c'è il teschio). Anche l'evoluzione del personaggio è un po' sbrigativa. Brava la Johansson e anche meglio la Moore.

Delpiero89 11/02/15 14:28 - 263 commenti

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Opera prima di Joseph Gordon Levitt dietro la cinepresa. Il risultato è un film gradevole e leggero, dalla tematica attuale e originale. Probabilmente avrebbe meritato un approfondimento maggiore il personaggio di Julianne Moore, che è rimasto solo abbozzato. Discreto film, non male.

Redeyes 16/02/15 16:23 - 2442 commenti

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Il bello e bravo Gordon stra-impegnato nei film trova anche il tempo per dirigerne uno suo. L'idea è quanto meno azzeccata, lo sviliuppo un po' meno. Purtroppo, nonostante una frizzante regia, ben presto si finisce per non apprezzare la ripetitività delle situazioni, che fanno piano piano scemare l'interesse per il film. Altra nota dolente è un finale un po' troppo buono, con una Moore che non mi ha convinto (mentre la viziatissima e antipatica Scarlett non delude). Il talento parrebbe esserci, quindi avanti e riprovare!

Rambo90 24/07/16 13:17 - 7661 commenti

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Esordio registico insapore, con una confezione dignitosa ma una sceneggiatura davvero povera, che oltre all'idea di partenza ha ben poco da offrire, tra scene ripetitive e dialoghi che annaspano. L'inizio non è male e il ritmo è comunque abbastanza veloce, ma la mancanza di spessore nei personaggi e la puerilità delle gag rende il film sconfortante. Il cast non è male, gli attori (compreso il protagonista) sono in parte, ma tutto si dimentica molto facilmente e durante la seconda parte ci si annoia parecchio.

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Saintgifts 16/11/16 11:05 - 4098 commenti

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Gordon-Levitt non dice niente di nuovo parlando dell'amore vero, tra un uomo e una donna, che deve andare a due sensi e che l'uno si deve perdere completamente nell'altra e viceversa. Lo fa però abbastanza intelligentemente con un protagonista non pieno di sé ed egoista, nel senso più tradizionale, ma che è divenuto tale istruito dalle migliaia di film porno che lo hanno reso dipendente. Due donne (più che la Chiesa assolutoria e una famiglia, sorella esclusa, mediocre) lo aiuteranno a capire e a cambiare pettinatura, oltre al resto. Discreto.

Schramm 5/02/17 15:29 - 3490 commenti

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Ai giorni nostri Don Giovanni non se la passa granché bene, nello iato tra delusioni della satiriasi e compulsiva scopofilia della coazione a ripetere coitale ove tutto sembra protetto, rassicurante e perfetto e invece è cimiteriale. Parte come una sorta di Erosnofsky sulla pornomania e sull’inettitudine relazionale, e approda alla sanpatrignanesca purificazione che fa contenta la sansonica Hollywood e i suoi eonici filistei, annacquando le feconde potenzialità di derive davvero tragiche e patologiche. Una pur acuminata freccetta che s’accontenta di stare nel cerchio più lontano dal centro.

Pinhead80 23/04/19 22:05 - 4715 commenti

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Quello che all'apparenza potrebbe sembrare un moderno donnaiolo in realtà si scopre ossessionato dalla pornografia al punto da non riuscire a godersi il sesso con un'altra donna. Il regista ci mette corpo e anima esponendosi in prima persona in quella che potrebbe essere la rappresentazione di un uomo single di quell'età. Il racconto è caratterizzato da questa onestà di fondo che va di pari passo con l'interpretazione da smorfiosa (finta o reale che sia è ovviamente voluta) della Johansson.

Il ferrini 24/06/19 08:35 - 2337 commenti

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Bruttino, quando non addirittura fastidioso, il film è una lunga e circolare ripetizione di cliché sulla pornografia (ma dovremmo dire masturbazione) che non fa né ridere né riflettere, soprattutto quando moraleggia e come un qualsiasi libro di Coelho impiega una vita per dirti che la soluzione di tutti i problemi è l'amore. In sostanza la tesi del film è che fruendo dei porno si diventa sessualmente egoisti, quasi fosse obbligatorio guardarli da soli. Johannson e Moore sprecate, il Gordon-Levitt attore se la cava, il regista molto meno.

Herrkinski 24/06/19 18:11 - 8052 commenti

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Esordio registico (da una sua idea) di Gordon-Levitt che si rende anche intelligentemente protagonista, risultando simpatico nel ruolo; non delude nemmeno dietro la mdp, imponendo riprese luminose e un montaggio moderno e veloce. Il tema è trattato con la giusta ironia e nella prima parte si espongono anche tante verità sui rapporti (sessuali e non) che la gente spesso non vorrebbe ammettere; il secondo tempo, con l'uscita di scena della Johansson e l'entrata della Moore è un po' più canonico ma nel complesso resta una spassosa riflessione.

Bullseye2 19/02/23 20:24 - 393 commenti

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Film convenzionale anche se non privo di elementi di interesse, dalla dipendenza dalla pornografia piaga dei tempi odierni alla falsità dell'amore propagandata da Hollywood: due bugie che creano illusioni e delusioni. Per il resto, il lavoro di Gordon-Levitt si muove sui binari più tradizionali della commedia romantica, azzardando elementi coraggiosi (il personaggio della Johansson, desiderosa di un marito succube) ma senza aggiungere nulla di nuovo, a parte un buon ritratto del declino della figura maschile nel XXI secolo. ''Segna e depenna Ben Hur, sono Don Giovanni''.
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  • Discussione Capannelle • 8/12/13 19:36
    Scrivano - 3471 interventi
    No dai Harrys, puoi addebitargli tutti i difetti che vuoi ma dire che sembrano tre ore quello no.

    Oddiobono è arrivato pure il monopalla..
    Ultima modifica: 9/12/13 21:05 da Capannelle
  • Discussione Harrys • 20/12/13 12:44
    Fotocopista - 649 interventi
    Ebbene sì caro Capannelle! Forse influenzato da delle aspettative di tutt'altro tenore, ho veramente faticato a tollerarne la ciclicità dilatata, in conclusione decisamente mal gestita, tenendo presente l'economia del film. Tutto humus per un'immanenza innervosente.
    Ultima modifica: 20/12/13 12:45 da Harrys
  • Discussione Raremirko • 3/04/17 00:01
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Lodevole ed indipendente esordio registico per Gordon-Levitt (sarò sincero: non me lo son mai filato tanto, ma dopo quest'oper al'ho rivalutato), coraggioso e scomodo.

    Insomma, come portare in mainstream un tema che è tutto tranne che mainstream.

    Tratta in modo esplicito della dipendenza da pornografia e lo fa in modo non banale: non solo gli sfigati usano porno, ma anche palestrati che ne potrebbero fare benissimo a meno.

    Almeno un momento si imprime a fuoco nella memoria: in certi casi il porno è meglio del sesso reale (vedere l'esempio portato dla protagonista, verso l'inizio).

    Vedibile, non anonimo, risente un pò di ripetitività ma avercene di opere prime così.

    Bene il cast e la Johansson è proprio booonaaaa.


    Camei di attori ed attrici hollywoodiani e del porno: la Hathaway e Tatum tra i primi, Sunny Lane, Tori Black, Alexis Texas e Kayden Kross riguardo il secondo gruppo