D'après le naufrage - Corto (1994)

Interessante esempio di animazione digitale ante-litteram (il cinema "commerciale" adotterà la tecnica a partire dall'anno successivo, con Toy Story), che integra figure reali con scenari e ambientazioni completamente ricostruiti al computer. L'insieme è molto suggestivo, con un'azzeccata atmosfera che tende al surreale, anche se il quasi totale ermetismo delle immagini rende molto difficile la comprensione delle scene. Riuscito, ma il regista farà di meglio in seguito.

Un corto incantevole, al confine con la videoarte, sul tema (molto liberamente interpretato) del naufragio. Dettagli di corpi umani, oggetti nautici (corde e corde e corde...) e il mare perenne si alternano in una composizione visivo-ritmica in cui performer in carne e ossa ed elaborazioni digitali arrivano a comporre veri e propri quadri materici in movimento. E se i corpi paiono più in pose languide o di seduzione che non di tragedia, non sembra lontana la memoria di Géricault, la cui Medusa è repentinamente rievocata. Suggestivo.