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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Thriller francese che ruota intorno a un incidente aereo verificatosi sulla tratta Parigi-Dubai. Il velivolo, che vediamo ripreso nella sua cabina durante le prime scene, si schianta sulle Alpi senza che si sappia cosa l'abbia portato a precipitare. In Francia ad occuparsi del caso è Mathieu Vasseur (Niney), zelante specialista nell'ascolto di registrazioni legate a eventi tragici dell'aria. E' però il suo superiore Victor Pollock (Rabourdin) a decidere la strategia investigativa e questi, dopo aver recuperato la scatola nera dai rottami dell'aereo, gli chiede di analizzare il file audio contenutovi che poca traccia ha lasciato. Scoperto che tra i passeggeri era presente...Leggi tutto un possibile terrorista islamico, le prime ipotesi non possono che puntare a una direzione ben precisa.

Ciononostante Vasseur, la cui moglie (De Laage) lavora all'interno delle stesse compagnie aeree interessate, ha l'impressione che si voglia chiudere la pratica troppo frettolosamente. A fronte di trecento morti accertati non è per lui comprensibile che non ci si impegni a fondo nel valutare anche ipotesi diverse. Il rischio è quello di scoperchiare il vaso di Pandora, di inimicarsi amici, conoscenti e financo la moglie: si sa che la verità - soprattutto al cinema - ha il suo prezzo, e tra le pieghe di una sceneggiatura a tratti un po' fumosa, talora di non immediata comprensione anche per il fatto di promuovere a protagonista un uomo che non condivide con altri le sue ricerche, si cela un film comunque piuttosto solido.

Senza mai un sorriso, serioso e impegnato a combattere da solo una battaglia che sa di poter vincere, Mathieu ci accompagna attraverso gli snodi di una storia nemmeno troppo complessa, al di là delle apparenze. Sono semmai le ellissi, il non detto, la scelta di oltrepassare alcuni passaggi lasciando che sia lo spettatore a chiudere le falle, a rendere le oltre di due ore di durata un po' macchinose. La parte tecnica invece fa il suo dovere e poco è da rimproverare al film, che si presenta con le carte in regola per convincere gli appassionati del genere; propone un paio di colpi di scena e si chiude ancora cercando di dire tutto senza mostrare troppo.

Pierre Niney, al centro della scena, sa rendersi sufficientemente credibile nel ruolo pur senza mostrare grande trasporto né entusiasmare. Gelido e particolare il rapporto con la moglie, ambiguo quello con l'amico di lunga data. Alcuni espedienti incuriosiscono e sono ben gestiti (si veda il ritrovamento della telecamera nell'auto di Pollock), altri potevano essere facilmente sintetizzati favorendo il coinvolgimento. Perché alla fine il film non ha nulla che si faccia particolarmente ricordare e segue le tracce dei tanti già usciti nello stesso ambito aggiungendovi poco o nulla di personale, nonostante le apparenze suggeriscano il contrario. Tensione modesta, regia tuttavia competente che regge discretamente il gioco.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 30/03/22 DAL BENEMERITO SISKA80 POI DAVINOTTATO IL GIORNO 19/07/23
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Siska80 30/03/22 12:42 - 4475 commenti

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Un aereo in perfette condizioni si schianta senza un apparente valido motivo; ci penserà un talentuoso specialista a risolvere il mistero. Ancora una volta i francesi (qui in coproduzione) scelgono un tema di cronaca attuale fornendo altresì una spiegazione avulsa da qualsiasi forma di dietrologia (la verità è molto più semplice di quanto si creda) ma di sicuro impatto. Discreto thriller che parte come un film drammatico (al fine di creare l'effetto sorpresa) con un bravo protagonista, vari momenti di suspense e l'unica colpa di un'elevata durata che purtroppo inficia il ritmo.

Daniela 19/04/22 13:28 - 13013 commenti

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Un aereo di linea precipita durante la sorvolata delle Alpi: oltre 300 morti, nessun sovravvissuto, La prima indagine indica la pista terroristica ma un tecnico dell'Ente per la sicurezza non ne è convinto... Per buona parte della durata, un thriller "acustico" con il bravo Niney ossessionato dalle inspiegabili incongruenze nella traccia audio della scatola nera recuperata dai resti dell'apparecchio: un approccio originale ben sviluppato che rende il film interessante fino all'epilogo con risvolti da film d'azione anch'esso non convenzionale perché solo in parte prevedibile. 

Kinodrop 1/05/22 19:31 - 3200 commenti

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Un aereo di linea con destinazione Parigi precipita sulle Alpi e il recupero della scatola nera, invece che chiarirne le cause, apre ad una serie di dubbi e false piste che un caparbio giovane analista cerca di riordinare, senza farsi intimidire da veti o da interessi di parte. Un thriller molto ben congegnato sin dal momento del crash che via via si fa sempre più teso col procedere delle decrittazioni dei file audio senza perdere in chiarezza, nonostante i tecnicismi e l'alternarsi di ipotesi sulle cause dell'accaduto. Bella prova di Niney, ossessionato dalla ricerca della verità.
MEMORABILE: La scomparsa di Pollock; I reiterati ascolti delle tracce; La rottura con la fidanzata; Le continue ipotesi mentali; Il finale.

Anthonyvm 27/07/22 15:43 - 6195 commenti

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Gozlan rende omaggio a La conversazione e a Blow out firmando un pregevole thriller complottistico "auditivo", che vede un giovane addetto alla lettura di scatole nere indagare sulle oscure cause di un incidente aereo. Anche qualora il regista rischi di dissipare l'attenzione del pubblico in qualche dialogo un po' tecnicista, riesce a recuperarla all'istante grazie a un taglientissimo clima paranoico-cospirativo che non sferra un colpo a vuoto: uno sfrigolante exploit di suspense sostenuto da soluzioni visive di sicuro impatto. Ottimo Niney nel ruolo dell'ossessionato protagonista.
MEMORABILE: I momenti di smarrimento acustico; Scrutato da auto misteriose; I flashback ipotetici a bordo dell'aereo; I "bip" in acqua; Come si svolsero i fatti.

Rufus68 30/08/22 21:49 - 3902 commenti

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Una buona tensione percorre tutta la durata. Lo spettatore vuole, insomma, che la trama prosegua, sino al suo scioglimento. Il disastro aereo e il complotto che vi si cela non sono che il pretesto per un film strutturato come un giallo col protagonista incorruttibile che supera, a suo danno, ogni ostacolo alla verità. Un pregio e un limite poiché ciò consente solo un‘analisi superficiale dei rapporti psicologici e di forza fra i vari caratteri tanto che nel finale si rischia la caduta in un banale e lineare thriller-action. Lodevole Niney.

Alex-1971 9/07/23 01:20 - 33 commenti

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Per gli amanti dell’aeronautica o, semplicemente, per gli appassionati di “Indagini ad alta quota” termini come CVR, stallo, cabrata, BEA ecc. sono ben noti. Così come sono ben noti i due incidenti occorsi ad altrettanti Boeing 737 Max ai quali il film si ispira. Ma c’è dell’altro… e c’è anche un giallo nel giallo. Il protagonista, ossessionato dalla “stranezza” di quelle registrazioni, è chiamato a sbrogliare la matassa, dopo una prima “bocciatura”. Ottimi Niney e la De Laage. Unico difetto del film: una scarsa caratterizzazione del “cattivo”.
MEMORABILE: Il disturbo ossessivo compulsivo “sintetizzato” con l’inquadratura della penna messa parallelamente al bordo della scrivania.

Nicola81 6/07/24 15:47 - 2896 commenti

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Thriller complottista che ha il coraggio di affrontare l'indagine su un disastro aereo con un approccio rigoroso e privo di facili spettacolarizzazioni, anche a costo di risultare ostico in alcuni frangenti, per chi non maneggia la materia. Tra momenti di tensione efficaci e una durata forse eccessiva, il rodato meccanismo dell'uomo solo contro tutti funziona anche stavolta e l'epilogo a suo modo può dirsi soddisfacente. Bravo Pierre Niney a disegnare un protagonista talmente ossessionato nella sua ricerca della verità da apparire scarsamente simpatico.

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