Cuore di clown - Corto (2011)

Un tipaccio grosso come un armadio e un clown sfigatissimo che non fa ridere si contendono la bella di turno. Il corto ha una regia piuttosto spigliata ed equilibrata, anche se la sceneggiatura (volutamente?) si infila in una serie di ovvietà che alla fine, nonostante si tratti di una fiaba e quindi prevedibile, pesano sul godimento dell'opera: le battute non fanno ridere, i momenti malinconici non immalinconiscono, e così via. Inattesa l'efficace partecipazione di un maestro del teatro internazionale come Delbono. Per il resto, trascurabile.

Buon cortometraggio che sfrutta un'idea di base e la riporta in auge alla fine con il solito colpo di scena che caratterizza il genere. Il fascino e le atmosfere del mondo dei clown donano la sensazione di una storia nella storia. Ovvero quella di un clown che si fa carico della tristezza dell'intera umanità e che cerca di trovare il riscatto della propria condizione (quasi fosse una vocazione/maledizione) nell'amore puro (ma comunque tra clown). Davvero interessante.

Piacevole corto che assume fin da subito i toni della fiaba ruotando attorno all'amore fra Braciola e Gioia. Si insinua nella storia il fido topo del clown i cui pensieri prendono la voce di Pannofino, tuttavia questa scelta non valorizza il lavoro, anzi lo appesantisce un po'. La morale (così come il finale) è piuttosto scontata, ma il buon cast dà quel quid in più al tutto.