Calino a mangé du cheval - Corto (1908)

Corto (sette minuti di durata) guardabile con Calino, che fa una vera e propria indigestione di carne di cavallo e, come prevedibile sin dalla lettura del titolo, comincia a comportarsi come un equino: prende il posto di un cavallo da tiro e sparge il panico ovunque. Per buona parte di questo suo scorrazzare si assiste a momenti banali, rischiarati però dalla sua capacità di guadare addirittura un fiume. Non male anche il finale, con i poliziotti che, bloccatolo, affidano Calino a un chirurgo, il quale “lo apre” e ne estrae un…

Al buon Calino viene voglia di farsi una scorpacciata di carne di cavallo. Si reca quindi in macelleria e ne acquista un bel po'. Peccato che una volta terminato il pasto la carne equina abbia su di lui un effetto imprevedibile. Cortometraggio di poco più di sette minuti abbastanza divertente che vede il protagonista impazzire letteralmente dopo un pasto abbondante. Questo è il solito pretesto per mostrare una lunga serie di corse lungo le strade e i campi con l'esilarante approccio di Calino all'acqua. Anche la "risoluzione finale" tutto sommato non è niente male. Simpatico.

Facile intuire che se mangerà carne equina Calino si trasformerà in un cavallo imbizzarrito. Certo, la pellicola non brilla per fantasia, visto che tutta questa metamorfosi ha ben poco di ovidiano e si limita alla guida – catastrofica, ovviamente – di un calesse. Qua e là qualche momento curioso, ma è il finale surreale, in cui il protagonista viene sottoposto a un’operazione risolutiva, a convincere maggiormente lo spettatore, tale è la bizzarria della trovata. Quindi, anche se vola basso, il cortometraggio riserva almeno una chicca.