Patouillard a une femme jalouse - Corto (1912)

Davvero poca cosa questa comica in cui in nostro Patouillard ha una moglie estremamente gelosa; la consorte, per controllare il marito, si traveste da uomo e ciò che ne consegue dovrebbe divertire lo spettatore. Spettacolo che scorre in modo del tutto anonimo e che si salva parzialmente solo grazie all'espressività di Bertho; un po' poco per poterne consigliare la visione a chi non sia proprio un appassionato del genere.

Dura meno di sei minuti questo corto di Bosetti, che ha come protagonista, anziché il solito Patouillard, la sua opima consorte (Sarah Duhamel), qui gelosissima. Infatti i frequenti sguardi in macchina, tipici di Bertho, sono stavolta forniti in maniera preponderante dall'anonima (e questo è un peccato) attrice che interpreta la moglie. Purtroppo, oltre a queste smorfie, c'è davvero poco altro, a esclusione di un prefinale acrobatico (simile a quello di Patouillard fait du sandow), seguito da una sorta di riappacificazione fra i due coniugi, in un allegro primo piano.

Davvero simpatica e brava l’interprete della moglie gelosa che si traveste da uomo per seguire e controllare il marito. È Sarah Duhamel la protagonista assoluta, che dà sale a una pellicola narrativamente sciapa se non proprio scarsina. Pure il finale, che si vuole spettacolare, sulla gru semovente di un cantiere (ed è curioso vedere gli operai che osservano divertiti le riprese del film), non va a parare da nessuna parte. Insomma, un cortometraggio decisamente modesto, che solo l’attrice ignota risolleva appena dal disinteresse.