Bloody murder 2 - Film (2003)
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La nostra recensione di Bloody murder 2
L'IMPRESSIONE DI MMJ
Si scrive BLOODY MURDER ma si legge VENERDI’ 13. La saga "home video" (ovvero distribuita direttamente in dvd) di BLOODY MURDER è la versione povera di quella, più prestigiosa, dominata dalla figura di Jason Voorhees. L'ambientazione (un campeggio nel bosco, vicino a un lago) è identica, mentre le differenze tra Jason e questo Trevor Morehouse sono nella maschera (questa è più qualsiasi e da mercatino rispetto a quella da hockey indossata dal killer di Crystal Lake) e in poco altro, visto che la tenuta e le armi (il machete come simbolo) sono le stesse. Anche qui nudi in abbondanza e splatter...Leggi tutto d'ordinanza, con un incipit in cui si chiariscono subito le cose con una sega elettrica piantata in pancia. Fortunatamente la regia di Robert Spera è migliore del previsto e il ritmo (a dispetto di un cast modesto) tiene su il film in qualche modo. Il primo vero omicidio poi promette bene: amputazione multipla di rara spietatezza. Peccato che in seguito la fantasia latiti e anche i delitti scompaiono di conseguenza nell'anonimato. L'agguato alle toilette è comunque ben girato e dà l'idea che forse, con qualche dollaro in più, qualcosa di buono ne poteva uscire. Così invece è tutto un ricalcare senza vergogna i cliché più triti tra scherzi di pessimo gusto (ma chi ci casca più?), verginelle scavalcate da ragazze più disinibite pronte a sottrarre maschi vogliosi e un finale che, una volta di più, omaggia Jason e famiglia. E' un numero due, ma c'è da credere che un eventuale BLOODY CAMP 8 non sarebbe diverso.
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 11/06/07 DAL BENEMERITO UNDYING POI DAVINOTTATO IL GIORNO 24/07/07
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- Non male, dopotutto:
Corinne, Anthonyvm - Mediocre, ma con un suo perché:
Herrkinski - Scarso, ma qualcosina da salvare c’è:
Undying - Gravemente insufficiente!:
Marcel MJ Davinotti jr.
Secondo capitolo di una serie spin-off clonata dal celebre Venerdì 13. Al di là della facile ironia che l’operazione può suscitare, Bloody Murder 2 si distingue per ferocia e violenza. Non esiste alcun seguito di Venerdì 13 che osa fino a questo livello. Si tratta, ovviamente, di un tema noto e stranoto, affrontato sul piano del divertissement più puro, con risultati (a volte) sgradevoli. L’assassino, oltre a ricordare il suo più noto ispiratore, indossa una maschera ibrida (via di mezzo tra quella da hockey e quella di Michael Myers).
MEMORABILE: L'omicidio a colpi di machete, con amputazione delle gambe (delle quali una esibita alla vittima) e susseguente devastazione del cranio...
Se si tratti di un sano omaggio allo slasher anni '80 o di un bieco spin-off di Venerdì 13 realizzato a puri fini commerciali non è dato sapere. Resta il fatto che il film è discretamente spassoso per gli amanti del genere, da cui eredita (pare volutamente) tutti i clichè senza vergogna alcuna. Il livello di splatter è piuttosto elevato e il ritmo accettabile; il mediocre doppiaggio italiano peggiora ulteriormente le già claudicanti interpretazioni dei giovani attori, ma poco conta in prodotti come questo. Finale abbastanza deludente.
MEMORABILE: L'omicidio nei bagni.
L'ispirazione è chiaramente la serie di Venerdì 13 e non solo per l'ambientazione e la maschera del killer (che indossa peraltro anche una tuta alla Michael Myers); nulla viene aggiunto all'inflazionato genere slasher, se non in termini qualitativi. Nella sua semplicità è un film ben girato, con ritmo serrato e almeno un paio di sequenze splatter insistite ed efferate. Poche sorprese, ma l'intrattenimento è assicurato.
MEMORABILE: Il primo omicidio.
Ci voleva poco a mettere insieme qualcosa di migliore del primo capitolo, ma è davvero sorprendente la quota di slasherosa godibilità che questo sequel riesce a raggiungere: anche se l'originalità resta una completa estranea (questa volta il killer abbandona la maschera da hockey e opta per un viso pallido alla Myers), tra gli appariscenti nudi di Tiffany Shepis e l'inaspettato sadismo del villain (gli omicidi si rivelano violentissimi, oltreché generosi in fatto di splatter), il gaudio del fruitore medio di teen horror è assicurato. Buona la fotografia e regia del tutto dignitosa.
MEMORABILE: "Trevor" mozza le gambe a un ragazzo (che vomita dal dolore) e gli schiaccia la testa con un sasso; Sepolto vivo con una freccia in gola; Nei bagni.
Rob Spera HA DIRETTO ANCHE...
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