Beast - Film (2022)

Da Savage harvest a Prey, di famiglie attaccate da leoni inferociti se ne è viste diverse negli anni; quest'ultimo esemplare non aggiunge molto al sottogenere, oltre a proporre leoni in CGI che ovviamente non possono competere con quelli reali, pur essendo realizzati per una volta molto bene (nei limiti della computer grafica). Si presume che il budget sia andato tutto negli SPFX, dato che il resto è abbastanza minimale, girato sfruttando le location naturali, con un cast locale; volendo soprassedere sulle varie assurdità, può risultare discretamente godibile, ma si resta in zona B.

Uomo contro leone. Un leone vendicativo. Tutto qui, nel classico stile dei film su animali assetati di sangue, ma con una regia davvero buona (con inaspettati e lunghi piani sequenza) che sa creare tensione e ritmo nei momenti giusti. Elba si impegna al massimo e regala una performance in crescendo, spalleggiato bene da Copley e dalle ragazzine, arrivando a un bello scontro finale uomo-bestia. CGI piuttosto debole, unico vero tallone d'Achille.

Dopo la morte dell'ex moglie, un medico spera di riannodare i rapporti con le due figlie portandole in vacanza nella riserva sudafricana in cui era cresciuta la loro madre. Come ogni cinefilo ben sa, in questi casi le buone intenzioni non bastano ma ci vuole una bella catastrofe naturale o comunque una grave minaccia, qui impersonata da un leone arrabbiatissimo, forse anche perché la sua animazione lascia a desiderare. A parte questo, la confezione è discreta ma il flm molto prevedibile, se si esclude il regolamento dei conti finale. Per una serata con balzelli di routine.

Un grosso leone nella savana sudafricana a cui è stato sterminato il branco da feroci bracconieri prende di mira chiunque transiti nel suo territorio. A farne le spese sarà un medico vedovo in compagnia delle figlie e di un caro amico. Classica pellicola adrenalinica che vive il momento "migliore" nella parte finale, con Elba provvisto di espressione sofferente e tragica ma alquanto improbabile duellante col grosso felino. Il ritmo è dignitoso, ma sin dall'inizio si capisce dove si vuole andare a parare.

Ennesimo film sullo scontro tra uomo e animale assassino. E ancora una volta l'animale è un leone. Insomma, niente di nuovo sotto al sole in una pellicola, inoltre, che poteva anche osare di più vista la discreta CGI. E invece la produzione è assolutamente avara di scene in cui il leone "gioca" con le sue vittime. Ed è solo grazie alla perizia di Kormakur . che riesce a sopperire alla mancanza di idee con espedienti registici (vedi svariati piani sequenze) - se il prodotto finale non è di un piattume noioso e imbarazzante. Nel mezzo tutte le scelte sbagliate delle vittime.

Pellicola di puro svago, dove un leone incarognito e "leggermente" vendicativo (non ha tutti i torti) se la prende con quelli che capitano nei suoi paraggi. È questo il sunto di un prodotto filmico che non ha certo particolari pretese se non quella di intrattenere; e bisogna ammettere che ci riesce, visto che gli attacchi si susseguono e finiscono per superare, fortunatamente, le beghe familiari (padre con figlie trascurate). Naturalmente ciò che accade è poco plausibile, ma va riconosciuto che si sono viste peggiori animazioni animalesche; e protagonista e leone si danno da fare.

Nel filone degli "animali assassini" si inserisce questo film di Baltasar Kormákur dedicato alle vicende di una famiglia in vacanza in Sudafrica che ha la ventura di incontrare un leone assai arrabbiato per più che validi motivi (gli hanno fatto fuori tutto il branco). Un film caratterizzato da una gradevole ambientazione e dalla presenza di buoni attori come Elba e Copley. Peccato che la storia sia abbastanza povera e che la computer grafica dedicata alla belva lasci parecchio a desiderare, sebbene il regista si sforzi di mantenere alta la tensione dosando le apparizioni del felino.

Safari in famiglia che ripercorre svariati incubi ruggenti già visti e sinceramente più spassosi, anche se la morale non si discosta di molto: far fuori il gattone di turno. In questo caso si fa di tutto per proteggersi il meno possibile poiché grandi e piccine escono ed entrano normalmente dall'abitacolo del fuoristrada mentre la fiera e lì pronta a farne poltiglia; Elba è attore bersagliato: gli rifilano spesso plot assurdi come questo del dottore che da genitore ammorba le figlie con continue quanto stressanti raccomandazioni, scoprendosi tutto ciò che non voleva essere.