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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Peter Hyams (almeno all'inizio della sua carriera) ha avuto il merito di saper cogliere meglio di molti altri registi l'essenza della fantascienza, dirigendo film in cui la spettacolarità non è mai fine a se stessa quanto piuttosto al servizio di un approccio adulto al genere, che non lascia quasi mai spazio a semplificazioni grottesche o incongruenze ingenue. OUTLAND non fa eccezione: grazie a lui, che ne ha scritto anche la sceneggiatura, è subito fantascienza vera (nonostante tutti tentino di farla passare per un un remake mascherato di MEZZOGIORNO DI FUOCO): ottime scenografie futuristiche, un clima azzeccato...Leggi tutto che ben visualizza la possibile vita nella colonia mineraria di Io (la terza luna di Giove), un protagonista tosto come Sean Connery (è il commissario che indaga sulle strane morti di alcuni "minatori"), un antagonista altrettanto centrato come Peter Boyle e una partner occasionale (Frances Sternhagen) che gode come gli altri di dialoghi ben costruiti e ironici quanto basta. Se non fosse per una regia un po’ troppo sfilacciata che fatica a tenere alto il ritmo (colpa anche di una sceneggiatura che non è proprio il massimo), OUTLAND meriterebbe di essere annoverato tra i piccoli classici del genere. Purtroppo invece resta soprattutto un'occasione mancata: mantiene sì una dignità onorevolissima, con punte notevoli e alcuni momenti eccellenti, ma nel complesso non riesce a convincere per via delle pause eccessive e - anche - di un finale tirato inutilmente per le lunghe; curiosità: la password usata da Connery è "My eyes only", proprio mentre nelle sale esce FOR YOUR EYES ONLY con Moore. Doppiaggio italiano perfetto.

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Flazich 9/01/07 01:50 - 669 commenti

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Una lontana colonia spaziale mineraria fa da sfondo a questo thriller fantascientifico che vede Connery impersonificare un fiero ed inflessibile tutore delle legge. Suo malgrado si trova immischiato in un giro di droga sintetica i cui trafficanti sono gli stessi che dirigono la colonia. Il film è ben girato con ottime scenografie, la pellicola trasuda di "futuro sporco". L'assenza di luce reale e le continue riprese in luoghi chiusi donano alla pellicola un forte senso di claustrofobia.

Caesars 12/03/07 09:14 - 3794 commenti

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Buon esempio di cinema di fantascienza girato con ottimo mestiere da Peter Hyams. Praticamente un remake con ambientazione "spaziale" del classico "Mezzogiorno di fuoco" che mantiene vivo l'interesse dello spettatore per tutta la sua durata, pur senza avere guizzi d'ingegno particolari. Sean Connery è perfetto nel ruolo del protagonista e Peter Boyle non gli è da meno in quello del cattivo di turno. Non un capolavoro ma da vedere.

Puppigallo 18/11/07 21:57 - 5279 commenti

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La lenta comparsa del titolo nello spazio profondo ricorda Alien, ma in questo caso il vero e unico nemico è l’Uomo. Anche qui però la situazione è da senza scampo; si svolge tutto su Io (una luna di Giove), in una base mineraria. Commissario (un Connery in parte) e capo delle operazioni nella stazione (Peter Boyle) sono agli antipodi; e questo permette al film e, soprattutto all’indagine, di decollare e di farsi piuttosto interessante. Connery è appoggiato solo da una dottoressa. Discreti effetti e ritmo un po’ altalenante ne fanno un discreto prodotto, che però non spicca il volo.
MEMORABILE: Un minatore a Connery: "E' lei che deve proteggerci. E i suoi uomini dove sono?". E Connery: "I miei uomini sono merda".

Daniela 12/04/09 10:37 - 12670 commenti

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In una base mineraria sulla lontana Io, lo sceriffo in tuta spaziale Connery deve scoprire chi manovra lo spaccio di una droga sintetica che ha già ucciso alcuni operai e, come il precedessore Gary Cooper, si ritroverà solo ad affrontare il pericolo. Rifacimento del classico Mezzogiorno di fuoco, una fantascienza adulta e credibile nell'ambientazione, ben recitata dal protagonista e da Boyle. Il ritmo però non è al massimo, per cui in alcuni punti affiora una certa pesantezza che rende meno avvincente la vicenda.

Cotola 26/04/09 11:10 - 9052 commenti

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Discreto film fantascientifico che vira nel thriller e che però non si rivela troppo riuscito a causa di un ritmo poco avvincente che, a tratti, fa allentare la tensione in maniera notevole e di una storia (che riecheggia Mezzogiorno di fuoco) non certo interessantissima. Bravi i due protagonisti. Risultato finale medio. Si può vedere.

Galbo 28/04/09 07:21 - 12399 commenti

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Da un bravo "artigiano" del cinema come Peter Hyams, una discreta opera a metà tra l'action e la fantascienza ambientata su una luna di Giove adoperata come centro minerario. Ambientazione originale ed efficace e discreto ritmo per un film che pur non eccezionale è tuttavia gradevole grazie anche alle buone prove del cast.

Magnetti 4/01/10 12:18 - 1103 commenti

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E' stato fatto un gran lavoro scenografico (Alien è stato preso a modello in questo), tanto che è proprio l'ambientazione spaziale il punto forte del film, assieme alla convincente prova di Sean Connery. La trama ha dalla sua un buono spunto, che però viene svolto in modo troppo prevedibile, senza guizzi. Anonimo.

Cangaceiro 25/08/10 15:27 - 982 commenti

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Bel lavoro di Hyams in una sorta di western del futuro. La descrizione di questa cittadella mineraria ai confini dell'universo è molto suggestiva e trascina lo spettatore dentro il film. Curata la ricostruzione scenografica mentre alcuni effetti speciali non sembrano invecchiati bene. Punto di forza la fotografia sporca e perennemente buia anche nei claustrofobici interni. Connery serve una prova rimarchevole nei panni di un uomo giusto e vigoroso, che cerca conforto nel lavoro per affogare le delusioni di una vita dura, adombrando uno spento Boyle.

Ducaspezzi 28/10/11 02:42 - 222 commenti

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Non sono i corridoi avveniristici dell'astronave Nostromo (qui siamo su una luna di Giove, dentro i meandri di una colonia mineraria), il nemico è umanissimo, guidato da umanissime bramosie economiche, l'eroe non ha mai realmente una squadra a supporto ed è quindi idealisticamente e cocciutamente solitario, sin da subito. Ma ci sono: il braccaggio tra porte che s'aprono e chiudono a sezionar labirinti, le attese plumbee, quel senso di trappola asfissiante qui sciolto con un diversivo geniale. Godibile, solido, convincente. Atmosferico!
MEMORABILE: Le prime apparizioni ed espressioni della dottoressa Lazarus, che sembra una versione somaticamente edulcorata e femminea di Ron Perlman!

Modo 14/01/13 23:22 - 949 commenti

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Bel film di fantascienza con un ottimo Sean Connery, sceriffo della colonia mineraria in una delle lune di Giove. La trama non è particolarmente originale ma il ritmo è buono e l'atmosfera sempre cupa e buia avvolge il film di un certo pathos. Un western fantascientifico che a tratti riprende Mezzoggiorno di fuoco, specialmente nel finale con l'arrivo dell'astronave carica di killer dove il tempo è scandito da un orologio qui digitale. Sicuramente merita una visione.

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Black hole 17/04/13 13:43 - 143 commenti

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Un buon film di fantascienza... o un mix western/poliziesco prestato allo spazio? Gli ottimi interpreti rendono la storia avvincente con un finale col conto alla rovescia in stile Mezzogiorno di fuoco. Connery, Sternhagen, Sikking e Boyle ne garantiscono la qualità e la formula del "duro" giusto, solo contro tutti fino a perdere tutto ciò che ha di caro, funziona. Efficaci ambientazione ed effetti speciali, in piena sintonia coi tempi (forse anche meglio), mai eccessivi ma ben fatti. Non un cult ma un film che regge al tempo ed è ancora godibile.
MEMORABILE: L'uomo che, in preda alle anfetamine, si "depressurizza" nel montacarichi della miniera.

Homesick 30/06/13 17:25 - 5737 commenti

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Qui si parla addirittura di industrie minerarie su uno dei satelliti di Giove, ma non si esce dall’orbita di un cinema commerciale che dopo aver investito tutte le sue risorse in costosi effetti speciali si ritrova le tasche vuote, senza nemmeno più un centesimo da dedicare a drammaticità ed emozioni: è quello che vedremo nei blockbusters del Duemila. Prolisso e derivativo – il soggetto è una variazione fantascientifica di Mezzogiorno di fuoco – azzecca soltanto la figura della scorbutica dottoressa Lazarus disegnata dalla brillante Frances Sternhagen e le suggestive impalcature si-fi.
MEMORABILE: Gli sfondi sci-fi con l’enorme sagoma di Giove; il golf “virtuale” di Boyle.

Piero68 11/11/13 12:46 - 2958 commenti

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Hyams è da sempre amante del genere sci-fi e da sempre riesce a ottenere risultati altalenanti. Ma qui il soggetto non è male e anche il suo sviluppo ha parecchi punti a favore. È vero, potrà ricordare Mezzogiorno di fuoco, sta di fatto che però correva l'anno 1981 e una cosa del genere all'epoca poteva quasi sembrare un fiore nel deserto. Connery molto credibile nel ruolo come quasi tutto il cast. Ha comunque il merito di appartenere a quella schiera di film che tra gli anni '70 e '80 hanno cambiato il modo di fare cinema sci-fi.

Saintgifts 23/12/14 21:16 - 4098 commenti

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Siamo lontani un anno e settanta ore dalla Terra, su una luna di Giove, ma l'uomo che qui vive e lavora è esattamente come sulla Terra, anzi peggio. L'atmosfera della vita in condizioni straordinarie è resa molto bene. Il senso di prigionia è molto forte e l'angoscia perennemente in agguato. Il male opera tranquillamente, allo scoperto, sicuro come è che seguire la legalità, o tentare di farla seguire, è stupido e pericoloso. Il commissario, più che svolgere onestamente il suo lavoro, deve rimanere in pace con la sua coscienza di uomo libero.

Maik271 5/01/16 13:11 - 436 commenti

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Una sorta di western spaziale con scontro finale tra lo sceriffo buono e incorruttibile interpretato da uno svogliato Connery e i cattivi di turno che lo vogliono morto. Buoni effetti speciali per una produzione americana che non sfrutta a dovere l'ottimo budget. Ambientazioni che ricordano Alien fatte di cunicoli metallici e ambienti claustrofobici.

Vitgar 2/02/16 11:06 - 586 commenti

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Buon thriller fantascentifico. Molto curato nella fotografia e negli effetti, sembra più "moderno" della sua data di produzione (1981). La trama non è niente di speciale ma è ben raccontata da una regia agile con buoni moveimenti di macchina. Sean Connery fa la sua parte anche se, a mio avviso, il personaggio che interpreta non gli si addice in pieno.

Rambo90 11/08/18 01:55 - 7701 commenti

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Connery come Cooper in Mezzogiorno di fuoco ma in una base mineraria spaziale. Idea azzeccata, anche perché Hyams riesce a innestare un'ottima tensione, prima attraverso un intreccio quasi giallo, poi con inseguimenti, combattimenti e un decisamente riuscito scontro finale con i killer. Connery perfetto per incarnare la caparbietà del suo personaggio, Boyle buon villain. Effetti dignitosi per l'epoca (e alcuni anche per oggi) per uno sci-fi davvero godibile.

Anthonyvm 9/05/22 16:05 - 5702 commenti

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Godibile fanta-thriller di Hyams che inizia come un curioso giallo "lunare" per poi passare nella seconda metà a una specie di remake sci-fi di Mezzogiorno di fuoco. La prima tranche è la più riuscita, grazie a buone sequenze dinamiche e al crescendo mystery che l'inconsueta ambientazione ottimizza in senso spettacolare (le morti gore via decompressione). Più canonicamente tensiva l'ultima parte, fra lunghi agguati e passeggiate in tuta spaziale, che punta troppo sulla forza degli effetti visivi (inevitabilmente datati). In risalto Connery e Sternhagen, Boyle non sfruttato a dovere.
MEMORABILE: Il ragno nella tuta; L'inseguimento e lo scontro a due nella cucina; Il prigioniero in tuta "sospeso"; L'arrivo dei sicari; Esplosione nella serra.

Pesten 25/08/23 18:06 - 791 commenti

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Uno sceriffo solo contro il direttore (e relativi sottoposti) di un impianto di estrazione di titanio, per sgominare la distribuzione di una sostanza stupefacente che sta comportando un elevato numero di suicidi. Tutto abbastanza classico e gestito dalla solita e unica flemma di Connery, se non fosse che ci troviamo su una base spaziale costruita su una delle lune di Giove. La parte sci-fi vera e propria, se non fosse per gli interni della stazione, viene fuori solo verso la fine. Connery viene lasciato troppo solo. Ogni tanto qualche momento vuoto, ma il film è più che discreto.
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