Avventura mistica in Terra Santa (e non solo). Alessandro Forti (Luca Ward), pubblicitario milanese in crisi, se ne va a Gerusalemme e lì chi vi incontra? Nientemeno che Gesù Cristo (Alessandro Etrusco, doppiato). Parrebbe uno scherzo, un azzardo, magari una parodia, mentre invece il film di Claudio Malaponti riesce a mantenere una sua coerenza e un rigore cui le belle ambientazioni nei deserti circostanti Gerusalemme donano il giusto fascino. Non tutto funziona a dovere (vedi il personaggio di Rosalinda Celentano, malata terminale che sogna d'incontrare Che Guevara una volta trapassata), la sensazione di trovarci all'interno di una bizzarra fiction fa spesso capolino, ma la sceneggiatura...Leggi tutto (opera del regista con Graziano Prota da un romanzo di Pino Farinotti) è scritta con attenzione e cura e portata in scena da un gruppo di attori che bene la interpretano. E anche Luca Ward, più noto come doppiatore iperattivo, ha la faccia giusta ricordando molto (anche fisicamente) il bravo Fabrizio Bentivoglio. Cristo diventa una figura ambigua per quanto rassicurante e bonaria, aumentando il misticismo. Certo si è ben consci che il ridicolo è dietro l'angolo e non si fa nulla per evitare il rischio talora di precipitarci (tutt'altro: ci sono personaggi che si chiamano Giordano Bruni o Profeti e la scena più nota è quella che vede Gesù in Land Rover che beve una Coca-Cola!), ma il film è più intelligente e studiato di quanto non appaia in superficie. Non per tutti (molte le scene posticce che spezzano il ritmo già blando), ma se vi si "entra" può stupire.
Film curioso e stravagante. Il ridicolo è sempre dietro l'angolo e il ritmo latita, soprattutto a causa delle troppe e ampie divagazioni, ma il film è scritto discretamente e ben fotografato. La regia inoltre, nonostante qualche notevole caduta, confeziona il tutto degnamente. Bravo il protagonista Luca Ward (noto doppiatore) e discreto Alessandro Etrusco, abbastanza credibile anche in una parte non facilissima. Pieno di difetti ma interessante.
La ricerca di giustizia e del proprio io, spingono il protagonista (Luca Ward) ad una introspezione che lo porterà sino a Emmaus. Il limite di questo film è quello di non spingersi oltre, di non dare delle risposte che forse avrebbero potuto scatenare un dibattito sulla questione psicologica nonché su quella mistica e religiosa. Ma forse non si voleva creare il mostro! La storia è costruita molto bene, l'interpretazione di Ward convince e coinvolge. I luoghi sono splendidi e potentemente valorizzati. Haber ha la parte adatta al suo stile.
Si getta troppa carne al forno in modo scompaginato (la ricerca della fede, i mass-media, dilemmi etici/amorosi, ecc.) lasciando giustamente allo spettatore un sacco di risposte, ma anche delle pesanti domande. I dialoghi calcano molto il surreale e l'etereo, quasi come le belle location. Nonostante la regia a volte ceda, la pellicola risulta in molti passaggi profonda e ben strutturata nei suoi episodi complementari. Sarebbe bastata maggior cura e spessore filmico per creare un capolavoro. Bravi Ward e Haber. C'è persino Paolo Limiti!
Un uomo stanco della civiltà contemporanea intraprende un viaggio in Terra Santa e così incontra Gesù e se stesso. Sostenuto da una buona scrittura e da attori all'altezza della situazione, il film si arricchisce di flashback narrativi molto indovinati in cui compaiono volti che non ci aspetteremmo. A volte di stile un po' smaccatamente televisivo, conquista in ogni caso per la cura e l'intelligenza con cui viene trattato il tema.
Luca Ward HA RECITATO ANCHE IN...
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DiscussioneGugly • 25/05/08 20:54 Archivista in seconda - 4712 interventi
Paolo Limiti che incontra Luca Ward??????? Cinema sperimentale....
DiscussioneZender • 25/05/08 21:05 Capo scrivano - 48946 interventi
Sì, effettivamente... :) Però il film non è poi così male come si sente dire in giro, secondo me. E' vero, è girato sul baratro dell'umorismo involontario, ma ha il suo perché.
DiscussioneCangaceiro • 16/02/10 12:29 Call center Davinotti - 739 interventi
Gugly ebbe a dire: Paolo Limiti che incontra Luca Ward??????? Cinema sperimentale.... Ma...il personaggio di Luca Ward si chiama Paolo Limiti...oppure è proprio presente il noto e ormai emarginato conduttore tv??
DiscussioneGugly • 16/02/10 12:34 Archivista in seconda - 4712 interventi
Cangaceiro ebbe a dire: Gugly ebbe a dire: Paolo Limiti che incontra Luca Ward??????? Cinema sperimentale.... Ma...il personaggio di Luca Ward si chiama Paolo Limiti...oppure è proprio presente il noto e ormai emarginato conduttore tv??
Boh, non ricordo perchè ho scritto un post del genere...
DiscussioneCangaceiro • 16/02/10 12:36 Call center Davinotti - 739 interventi
Gugly ebbe a dire: Cangaceiro ebbe a dire: Gugly ebbe a dire: Paolo Limiti che incontra Luca Ward??????? Cinema sperimentale.... Ma...il personaggio di Luca Ward si chiama Paolo Limiti...oppure è proprio presente il noto e ormai emarginato conduttore tv??
Boh, non ricordo perchè ho scritto un post del genere... Ahahahah...ok fa niente.
DiscussioneZender • 16/02/10 14:01 Capo scrivano - 48946 interventi
Tipico esempio del fatto che serve sempre mettere la frase di riferimento...
Scusate se m'impiccio ma voglio svelare l'arcano. L'ordine cronologico dei post dovrebbe essere questo:
Zender posta il 25 maggio 2008 ore 20:22 nella sezione location trovate:
Girato col patrocinio della città di Torino e quindi presumibilmente girato (nelle parti in città, naturalmente) lì. Il tavolo in cui Luca Ward incontra Paolo Limiti pare sia (l'hanno riconosciuto alcuni amici) il tavolo del ristorante del museo del cinema interno alla Mole Antonelliana.
Il 25 maggio 2008 ore 20:54 nella sezione discussione generale Gugly domanda:
Paolo Limiti che incontra Luca Ward??????? Cinema sperimentale....
A cui Zender il 25 maggio 2008 ore 21:05 risponde:
Sì, effettivamente... :) Però il film non è poi così male come si sente dire in giro, secondo me. E' vero, è girato sul baratro dell'umorismo involontario, ma ha il suo perché.