Alberto Bevilacqua trae dal suo omonimo romanzo questo assurdo e pretenzioso polpettone di oltre due ore che, nonostante il titolo, è soprattutto un confuso intrigo complottistico dominato dalle figure di un giudice investigatore dall'atteggiamento ambiguo (Robert Hossein) e della figlia (Natacha Amal) di un ricco patrizio parmigiano da poco deceduto. Attorno a loro si muove uno stuolo di personaggi involontariamente caricaturali, con il playboy locale, l’industriale, l'usuraio... Tutte facce di una città meno pulita di quanto appaia dall'esterno. La vittima predestinata è ovviamente malvista in generale, così da rendere vagamente difficoltosa l'individuazione...Leggi tutto del colpevole (che tale non sarà per chi conosce il genere). Bevilacqua punta in alto, prova a inserire dialoghi ricercati con l'unico risultato di rendersi ridicolo, lui e i maldestri personaggi che percorrono la vicenda pronunciando frasi che si vorrebbero profonde e invece sono solo sentenze degne del peggior bar sport. La tradizione Italica del thriller alla Dario Argento è lontanissima: qui la suspense non esiste (ma nemmeno è ricercata), il film è girato quasi sempre in ottime condizioni di luce ricordando più volte (probabilmente per la scialba fotografia) una qualsiasi fiction televisiva e l’approssimativa (per non dire fallimentare) direzione degli attori aggrava una situazione già precaria in partenza. Bevilacqua non riesce mai a catturare l'interesse e mette in scena una storia che, se anche si intuisce che sulla carta poteva funzionare, in video davvero tende pericolosamente al trash. Erano passati dodici anni da TANGO BLU: perché ritentare?
Giallo italiano davvero molto erotico, soprattutto nella prima parte, tratto da un romanzo scritto dallo stesso Bevilacqua. Pesantuccio a causa dell'eccessiva prolissità e del soffermarsi su situazioni non fondamentali nell'articolarsi della vicenda (perlomeno filmica), come la prolungata scena d'amore tra la Amal e Capparoni. Alcune situazioni poi non vengono proprio spiegate (perché l'umiliazione del gruppo dei corrotti?). Quindi o si legge anche il libro o si resta un po' delusi. Ma i seni dell'Amal valgono due orette di pazienza, giuro.
Tremendo pastrocchio a dir poco sfiancante: lo scrittore Bevilacqua mette in scena un suo romanzo (a tinte gialle/eroticheggianti) ambientato nella sua Parma, ma la messa in scena è contorta e appesantita da dialoghi pretenziosi e logorroici che in definitiva ridicolizzano ancor più l'opera. Gli attori appaiono come stralunati manichini che interpretano meccanicamente delle "spataffiate", senza però credere in quello che dicono (e questo traspare in maniera evidente).
Bevilacqua parte con un film di denuncia (sic) che poi diventa un giallo a forti tinte erotiche. Cast deprimente: a parte Hossein che fa valere la sua esperienza, il resto del cast è da buttar via, in primis Kapparoni (che per me sta meglio nei serial tv che al cinema). Lento, prolisso, squallido, diretto male e recitato peggio.. un fiasco su tutta la linea.
Le indiscusse qualità di scrittore di Bevilacqua amplificano la differenza tra scrivere un libro e scrivere una sceneggiatura, ma ancor di più la differenza tra scrittore e regista cinematografico. A dire il vero non è tutto male nel lavoro dello scrittore regista, l'ambiente provinciale è reso bene, con piccoli eccessi e interpretazioni come quella di Maurizio Donadoni, personaggio molto reale. Il provincialismo diventa però maniera nel gestire anche la parte erotica, fine a se stessa, che sembra appiccicata alla storia, anche se ne è il fulcro.
Molto ambizioso questo lavoro di Bevilacqua che tenta una descrizione delle ipocrisie nascoste della società parmigiana. I dialoghi ricercati di matrice letteraria non funzionano sempre cascando in alcuni casi nella pretestuosità, mentre la durata di due ore sembra eccessiva. Infatti verso la parte conclusiva, che dovrebbe racchiudere l'indagine, diventa poco ispirato anche nella caratterizzazione dei personaggi (troppo gigione in certi parti il giudice, che rimane comunque il personaggio più stimolante). Bella la fotografia dai toni caldi.
Alberto Bevilacqua HA DIRETTO ANCHE...
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John trent ebbe a dire: Ce l'ho (la vhs). Vuoi vedere che ora esce il dvd?
Può essere si, magari ora che è morto Bevilacqua faranno uscire i suoi film in dvd.
DiscussioneZender • 10/09/13 08:29 Capo scrivano - 47964 interventi
Credo che lo abbiano distrutto tutti anche altrove. Che poi abbia avuto successo è un'altra storia, ma non ricordo tutto questo successo francamente...
Zender ebbe a dire: Credo che lo abbiano distrutto tutti anche altrove. Che poi abbia avuto successo è un'altra storia, ma non ricordo tutto questo successo francamente...
Infatti sono rimasto stupito quando lo hanno detto ieri in tv, boh forse ha avuto successo e non ne siamo a conoscenza, ma se non e mai uscito in dvd non e un ottimo segnale...
DiscussioneZender • 11/09/13 07:45 Capo scrivano - 47964 interventi
Io ricordo strocamenti terribili già al tempo. Mi sa che tanto successo non ottenne...