Le location esatte di "La vittima designata"

29 Marzo 2010

La situazione al via delle ricerche:
poco o niente di noto sulle location di questo film, a esclusione naturalmente delle ottime foto della “nostra” cara Squadra Volante Ligera (Nemesi, Renato e Venticello), che riprendono le più importanti location a Milano città. Per Venezia, Roma e il lago ancora nulla. Ho cercato quindi di completare quanto più possibile l’opera avvalendomi di uno specialista come Andygx (Roma) per le location romane più la villa sul lago e arrangiandomi per Venezia e qualcos'altro.

Un film girato sull’asse Milano-Venezia non poteva che interessarmi fortemente, dal punto di vista delle location. Se poi ci aggiungiamo che il film in questione ha raggiunto negli anni un bello status di cult (merito anche delle belle musiche dei New Trolls e Bacalov) l’interesse raddoppia. Modellata sullo storico Delitto per delitto di Hitchcock, l’opera di Maurizio Lucidi si avvale dell’ottima performance di un Tomas Milian non doppiato e di un Pierre Clementi perfetto nel ruolo del misterioso Conte veneziano Matteo Tiepolo. Ma andiamo ad analizzare tutte le location partendo dai titoli di testa:

01. TITOLI DI TESTA
(Andygx)
Il film si apre sulle immagini di Stefano Augenti (Tomas Milian) e della sua amante, la modella Fabienne (Katia Christine), a letto in piena intimità. Lei si diverte a posare nuda mentre Stefano finge di fotografarla. Le immagini alternano scene d’interni a qualche esterno che mostra i manifesti pubblicitari in cui si vede Fabienne. Dal momento che l’agenzia dove lavora Stefano è a Milano ci si immaginerebbe che gli squarci urbani che ci vengono mostrati siano a Milano. Sbagliato: siamo invece a Roma, che anche in un film ambientato quasi del tutto tra Milano e Venezia (con un paio di puntate sul lago di Como) riesce comunque a trovare un piccolo spazio. I luoghi che si vedono (e che ha trovato il solito Andygx) sono tutti a Roma.

02. L’AGENZIA PUBBLICITARIA  DOVE LAVORA STEFANO AUGENTI
(Squadra Volante Ligera)
La sede dell’agenzia Publimaster al centro delle trattative (Stefano vorrebbe venderla per 250 milioni di lire) di cui sono proprietari Stefano Augenti e sua moglie Luisa (Marisa Bartoli) è nientemeno che al Grattacielo Pirelli in Piazza Duca d’Aosta a Milano. Ne scorgiamo le inconfondibili forme quando l’auto di Stefano arriva nel piazzale dov’è posizionato l’ingresso. Oggi il grattacielo è la sede della Regione Lombardia e sul piazzale antistante l’ingresso non si può salire senza permesso. Ad ogni modo è impossibile scambiare il Pirelli per un altro edificio: la mastodontica opera dell’architetto Gio Ponti è ancora oggi uno dei simboli del capoluogo lombardo.

03. LA VACANZA A VENEZIA: IL PONTE DEI MONILI
(Zender)
Arrivati a Venezia per una vacanza d’un paio di giorni, Stefano e la sua amante, Fabienne Beranger (Katia Christine) passeggiano per Riva degli Schiavoni, dove troveranno (mentre sentiamo i New Trolls cantare in sottofondo) un gruppo di hippie (che NON sono i New Trolls come in molti credono!) seduti a vendere monili appoggiati in terra. Uno di questi piace a Stefano, che fa per acquistarlo. E’ proprio qui che per la prima volta Stefano incontra il conte Matteo Tiepolo (Pierre Clementi), il quale subito lo colpisce per il fare molto galante e raffinato. Anche lui aveva adocchiato lo stesso pendaglio, ma signorilmente lo lascia a Stefano, salutando e andandosene.

04. AL CASINO’
(Zender)
Stefano rivede il conte Tiepolo al casinò di San Marcuola, dove lo spingerà a scommettere su un numero perdente alla roulette. Terminata la serata, Stefano e Fabienne accetteranno il passaggio in motoscafo del Conte, che ritrova i due proprio all’approdo posto all’uscita del casinò. Siamo, come facilmente si può capire, al casinò municipale di Venezia, ovvero palazzo Ca’ Vendramin Calergi. Sui tetti dello stesso palazzo qualche anno dopo si aggirerà Nino Manfredi, che in Nudo di donna troverà lì in alto la scorciatoia chiama “passetto Papadopoli”. In motoscafo il conte e Stefano faranno amicizia, con il primo che comincerà a lasciarsi andare ad alcune confidenze “scottanti”.

05. L’ALBERGO A VENEZIA
(Zender)
Conclusa la gita in motoscafo, Stefano e Fabienne tornano al loro albergo in Riva degli Schiavoni, che è tuttora il prestigioso Metropole. Come ricorda il portiere, molti film sono stati girati qui. Ma d’altra parte si tratta di un grosso albergo in Riva degli Schiavoni, a due passi da Piazza San Marco, con vista su San Giorgio e il bacino... come dubitare di una simile affermazione? Dell’hotel viene inquadrato più volte l’ingresso con tanto di scritta: anche chi non ha confidenza con Venezia non faticherebbe a trovarlo... Il giorno seguente, davanti all’albergo, Stefano incontrerà nuovamente il conte, che gli pare seguirlo. Ed è vero, perché è qui che i due cominceranno a parlare di quello che potrebbe essere uno scambio di delitti: il Conte vorrebbe uccidere il fratello, Stefano la moglie.

06. PASSEGGIATA PER VENEZIA E RIVELAZIONI
(Zender)
I due, che avevano cominciato a camminare in Riva degli Schiavoni in direzione di Piazza San Marco, proseguono intraprendendo una breve passeggiata che li porterà soprattutto nell’ampiamente sfruttato (cinematograficamente parlando) Campo di Santa Maria Formosa, dove era posta anche la libreria di Nudo di donna (tanto per citare lo stesso film di prima). E’ lì che i due si fermeranno a parlare, più precisamente su uno dei ponti che portano alla Querini Stampalia. Una passeggiata anche coerente, volendo, visto che non siamo affatto distanti dall’albergo Metropole...

07. LA VILLA SUL LAGO
(Andygx)
La prima volta che ci imbattiamo nella villa sul lago (la incontreremo di nuovo nel corso del film) è quando vi si recano Stefano e sua moglie, a parlare nuovamente della possibile vendita della Publimaster. Successivamente sentiremo Stefano parlare della villa dicendoci che essa si trova a Moltrasio (effettivamente sul lago di Como), ma in realtà non è affatto così. La villa, ritrovata con grande abilità da Andygx, è invece a Limonta, sul ramo di Lecco. Qui Stefano tornerà assieme a una ragazza conosciuta occasionalmente sulla strada dell’aeroporto e con lei passerà la notte del delitto della moglie. Sempre qui incontrerà Tiepolo quando questi gli annuncerà di aver ucciso lei la donna.

08. PASSEGGIATA SUL LUNGOLAGO
(Zender, Andygx)
Continuando il discorso che stavano facendo in barca, durante una gita sul lago, Stefano e la moglie si ritrovano a passeggiare sul lungolago quando, su una salita a gradini che porta verso la parte alta del paese, a Stefano pare di vedere il solito Matteo Tiepolo, di spalle. La salita in questione è a Bellagio, come Bellagio è il paese che i due stanno percorrendo a piedi. Si tratta della cosiddetta Salita Mella, solo somigliante a quella che avevamo già incontrato nell’episodio di Montesano di Io tigro tu tigri egli tigra. Alle spalle di Luisa Augenti lo splendido paesaggio del lago di Como.

09. LA BANCA IN CUI SI SERVE STEFANO
 (Squadra Volante Ligera) 
La First National City Bank of New York, ovvero la banca dove Stefano sta approntando le operazioni per la vendita dell’agenzia pubblicitaria e dove si informa per come spedire i milioni a Caracas (è lì che pensa di andare assieme all’amante una volta sistemata la questione), è oggi la Banca Intesa/San Paolo che sta al piano terra del grattacielo posto in Piazza della Repubblica all’incrocio con via Turati. Di fronte a quella banca troviamo ancora, al piano terra del grattacielo antistante, la sede della Banca Nazionale del Lavoro.

10. IL FIORAIO
(Squadra Volante Ligera) 
Stefano vuole fare un bel regalo a Fabienne, e le spedisce 24 lillà bianchi in un cesto di vimini rosso al solito indirizzo di Parigi, dove Fabienne si è momentaneamente spostata. Uscendo dal fioraio incontra tanto per cambiare il Conte Tiepolo, che parla di incontro casuale (dice di avere l’albergo lì davanti e questo per una volta è vero, visto che il Grand Hotel et de Milan dove alloggia è proprio poco più avanti sull’altro lato della stessa strada). Siamo in via Manzoni al numero 16 e il fioraio c’è ancora e con lo stesso nome: Radaelli. La graziosa e gentilissima nipote del proprietario ha riconosciuto nel fotogramma del film, al banco, suo nonno, ovvero il proprietario!

11. LA RESIDENZA MILANESE DI STEFANO E LUISA
 (Squadra Volante Ligera) 
Stefano e sua moglie vivono a Milano, dove lavorano, e la casa che vedremo più volte inquadrata nel corso dl film mostra quasi sempre solo interni. E’ solo quando Stefano lascia la moglie e successivamente lì arriverà il Conte Tiepolo, che ne vediamo per un attimo il portone d’entrata. E’ il tipico imponente palazzo milanese, che la Squadra Volante ha riconosciuto con estrema bravura essere in Via Boccaccio 47. Anche la corte interna, che vediamo ripresa un paio di volte durante il film, è proprio quella.

12. L’ALBERGO MILANESE DEL CONTE TIEPOLO
(Squadra Volante Ligera)
Lasciata la casa della moglie, Stefano si dirige all’albergo dove il Conte gli ha detto di risiedere lì a Milano. Arrivato lì, tuttavia, non trova l’amico (che si è invece diretto a sua volta verso la casa di Stefano) e esce dall’edificio. E’ proprio in questa momento che ci viene mostrato l’esterno con tanto di insegna (seppure parzialmente coperta): è il Grand Hotel De Milan in via Manzoni 29, uno dei più prestigiosi e noti di Milano. Oggi il banco della hall non è più dov'era allora e naturalmente, all'interno, molte sono le differenze. Il portone d'entrata, invece, pare essere praticamente lo stesso di un tempo.

13. AL CIMITERO PER IL FUNERALE DI LUISA
(Squadra Volante Ligera) 
Luisa, la moglie di Stefano, strangolata dal perfido Matteo Tiepolo, viene seppellita al cimitero e, mentre la funzione è in pieno svolgimento, arriveranno sul posto anche lo stesso Tiepolo e Fabienne, distraendo uno Stefano che non sa più bene come reagire. Tiepolo si allontana nella nebbia, Fabienne resta lì andando poi a casa con lui. Inconfondibili le forme e i colori dell’imponente cimitero Monumentale di Milano, già da tempo multilocation davinottica e che chi abita in città è abituato a vedere mille volte in auto, visto che lì di fronte vi è un importante svincolo stradale.

14. L’AREA DI SERVIZIO DA CUI STEFANO CHIAMA BALSAMO
(Zender)
Di ritorno dalla villa a Moltrasio (in realtà a Limonta, come detto), sul lago, Stefano fa sosta in un’area di servizio per chiamare Balsamo, l’uomo che sta trattando la vendita dell’azienda, per ordinargli di non parlare della vendita stessa alla polizia. Il commissario però, purtroppo per Stefano, è proprio lì, da Balsamo… L’area di servizio è effettivamente sull’Autostrada dei laghi, ed è esattamente l’area Villoresi est. L’elemento che mi ha portato a capire come fossimo esattamente lì non sta però da questa parte dell’autostrada quanto invece in quella opposta, visto che l’area Villoresi ovest ospita la singolare tensostruttura (visibile anche nel film Ieri, oggi, domani) le cui forme si intravedono di sfuggita quando Stefano passa in auto. A conferma della zona c’è anche un cartello “…ESE …ASSO” che indica la direzione Varese-Chiasso, ma l’unico elemento per la riconoscibilità effettiva è proprio la struttura alla Villoresi ovest. Il resto dell’autogrill, dopo tanti anni, è invece purtroppo inevitabilmente cambiato.

15. AL COMMISSARIATO
(Andygx)
Più volte durante il film Stefano è costretto a rispondere in commissariato alle domande della polizia. Il commissariato risulta essere lo stesso all’interno e all’esterno ed è a… Roma, che quindi salta di nuovo fuori dopo i titoli di testa. Per capire dove fosse è stato chiamato il solito esperto (Andygx), il quale l’ha individuato con una certa facilità. Siamo in Viale dell’Aeronautica, ancora una volta all’Eur, e il commissariato è uno dei due palazzi gemelli che troviamo all’incrocio con via dell’Arte; precisamente si tratta di quello più a nord: lo si può capire da ciò che vediamo fuori dalla finestra, che ci permette di individuare persino la finestra stessa, con un minimo di approssimazione.

16. LA CASA VENEZIANA DEL CONTE TIEPOLO
(Zender)
Ormai rassegnato a commettere il delitto con cui ricambiare la “cortesia” di Tiepolo, Stefano raggiunge l’amico (si fa per dire) nella sua residenza veneziana con vista sulla chiesa della Salute. Sbirciando dalla finestra, infatti, Stefano vede la cupola di quella che è una delle più celebri chiese veneziane. I vetri “piombati” di quelle finestre, un tempo molto diffusi a Venezia e costosissimi, oggi sono stati sostituiti, ma non c’è proprio possibilità di sbagliare: è Palazzo Contarini, posto proprio di fronte alla chiesa della Salute.

17. INCONTRO CON FABIENNE
(Zender)
A Fabienne è stato spedito l’anello che Tiepolo ha rubato in casa Augenti per far credere che l’assassino potesse essere un ladro. L’incontro tra la modella e Stefano è molto teso: lei pretende giustamente che lui le spieghi una volta per tutte cosa sta succedendo e, una volta saputolo, implora Stefano di andare dal commissario a confessare tutto. “L’ho già fatto”, è la risposta di lui. “Non mi ha creduto”. Siamo in piazza Sant’Eustorgio, a Milano, già teatro del primo incontro tra Boldi e Pozzetto nel Ragazzo di campagna.

18. SBARCO ALLA SALUTE PER L’OMICIDIO
(Zender)
Stefano ha deciso: ucciderà il fratello di Tiepolo seguendo le istruzioni del Conte. Sceso davanti alla chiesa della Salute ne salirà i ripidi scalini per andarsi a posizionare laddove è possibile inquadrare con un fucile di precisione la finestra dietro la quale sta la… vittima designata. Salire fin lassù oggi non è possibile (salvo ottenendo permessi speciali non certo in breve tempo), per cui si è fotografata la chiesa dal basso stando attenti a inquadrare il punto in cui Stefano era posizionato col suo fucile di precisione.

19. FABIENNE CERCA DI FERMARE STEFANO
(Zender)
A Piazzale Roma, a Venezia, ovvero dove i due si erano lasciati. Stefano aveva detto a Fabienne: “Tu aspettami qua”, e se ne era partito col suo motoscafo/taxi verso la Salute (anche se la direzione presa lo avrebbe portato in realtà nella direzione opposta).
Incredibile quello che accade ora: si inquadra un orologio e ci viene mostrata Fabienne in attesa. Non a Piazzale Roma come ci si aspetterebbe però, quanto piuttosto invece nel campo davanti alla chiesa di San Trovaso, ovvero ad almeno 2 chilometri di distanza da dove Fabienne dovrebbe essere! Stanca di attendere, la donna chiede informazioni a un motoscafista e si avvia verso il ponte dell’Accademia.
In realtà attraversa la fondamenta e torna indietro verso le Zattere ritrovandosi di fronte a dov’era partita (ovviamente la cosa la può intuire solo un veneziano)! La scena successiva ce la mostra di corsa arrivare invece a Piazzale Roma, esattamente nel punto da cui era partito Stefano. Da qui entra in una cabina e chiama la polizia.
Il motoscafo della polizia parte anch’esso poco distante da Piazzale Roma percorrendo il Rio Novo mentre Fabienne riprende la sua corsa senza senso e la scena successiva dove la troviamo? Di nuovo sulla fondamenta che porta a San Trovaso! In pratica la modella ha fatto la spola tra Piazzale Roma e San Trovaso prima di scomparire di scena (e probabilmente non arrivare mai, se ha continuato a girare a vuoto come pare di capire nel film). Come ultima tavola trovate l’esatto percorso pazzo della donna e di Stefano: vi renderete conto che gli unici che sembrano comportarsi in modo sensato son quelli della polizia in motoscafo!

Testi: Zender - Foto: Zender (Squadra Volante Ligera per il cimitero e via Boccaccio 47) - Tavole: Zender

APPROFONDIMENTO INSERITO DA ZENDER (grazie anche all'aiuto della SQUADRA VOLANTE LIGERA e di ANDYGX)

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commenti (8)

RISULTATI: DI 8
    Ellerre

    29 Marzo 2010 12:50

    Complimenti a tutti, ottimo lavoro. Non conosco il film ma grazie al vostro special, che ha sicuramente destato il mio interesse, cercherò di vederlo al più presto.
    Powerglide

    29 Marzo 2010 14:26

    Non perderò l'occasione di vedere questo film, in particolare sono curioso per Tomas Milian non doppiato!!!
    Bravi e complimenti.
    B. Legnani

    29 Marzo 2010 14:38

    Non esistono più aggettivi per descrivere questi lavori. Complimentoni.
    Due domande:
    1) La Radaelli sapeva che nel negozio avevano girato il film? È rimasta sorpresa dell'arrivo davinottiano?
    2) Cosa sono i vetri piombati?
    Zender

    29 Marzo 2010 15:12

    Beh, grazie a tutti, che solerzia. Per Legnani:
    1) Lei non lo sapeva, ma ha detto che sarebbe andata subito a comprarlo per regalarlo al nonno.
    2) Quei vetri particolari colorati che si vedono nel film alla finestra di Tiepolo e tipici di Venezia, creati dai maestri vetrai di Murano.
    Markus

    30 Marzo 2010 19:10

    Naturalmente i "santi" rallegramenti markussiani sono d'obbligo. Ho la sensazione che debbo vedere il film, anche perchè il "gestore" me l'ha suggerito più e più volte...
    Finzi

    30 Marzo 2010 20:41

    Meraviglioso, ricordo molto bene il film! L'area di servizio è uno scoop mica da poco!!! Non potevo credere che qualcuno l'avrebbe mai beccata.
    Geppo

    3 Aprile 2010 15:54

    Bellissimo approfondimento... bellissimo anche il film.
    Grazie ragazzi.
    Undying

    12 Aprile 2010 19:39

    Un film che meritava questo interessante lavoro di approfondimento: grandi sia Zender, sia la SQUADRA VOLANTE LIGERA (?) sia il buon Andygx...