Giovani ribelli - Kill your darlings - Film (2013)

Giovani ribelli - Kill your darlings
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 24/10/13 DAL BENEMERITO XAMINI
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Myvincent 6/03/14 08:18 - 3727 commenti

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Ancora un film che riporta sul grande schermo la storia romanzata di tre scrittori maudit (Ginsberg, Burroughs, Kerouac) che fra amori omosessuali, droghe, ripicche, comportamenti antisociali, troveranno ognuno una propria strada. Il punto di non ritorno per loro sembra essere un assassinio passionale che sarà un grosso scandalo culturale, oltretutto. Tocca vedere quanto di vero c'è nella rivisitazione scandalistica del regista. Daniel Radcliffe da maghetto a bacetto gay...

Xamini 24/10/13 01:12 - 1247 commenti

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I film sulla beat generation non sono facili. Il rischio di stemperare (quando non snaturare) lo spirito dei testi originali è forte. Pur non arrivando alla lucida e folle qualità de Il pasto nudo, e nonostante la presenza del pur volenteroso ex maghetto, Giovani ribelli riesce a cogliere il momento della creazione, nella sua essenza primordiale, tra volontà di distruzione delle strutture letterarie e abuso di droghe. Efficace l'interpretazione di Dane DeHaan, vero giovane bruciato di questa generazione dagli occhi in grado di bucare lo schermo.

Capannelle 4/04/14 15:42 - 4399 commenti

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Non male perché se all'inizio la storia appare come una debole replica del carpe diem weiriano, in seguito riesce a trovare una sua cifra caratteristica e a risultare meno banale del previsto. Certo non è esente da passaggi ruffiani, qualche carattere poteva riuscire meglio, ma la regia riesce comunque a dare un'impronta e la ricostruzione ambientale visivamente funziona. Discreto il cast, dove più che Radcliff emerge DeHaan.

Galbo 24/10/15 08:36 - 12380 commenti

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Gli albori della beat generation in un film che racconta gli esordi di un gruppo di letterati che occuperà un posto importante nel panorama culturale americano. Il film ricostruisce bene l’ambiente di quegli anni; la vicenda viene tuttavia raccontata in maniera un po’ troppo didascalica, con una regia che stenta a lasciare una traccia personale, benché sia buona la caratterizzazione dei personaggi principali affidati ad un gruppo di attori motivati e credibili. Si rivede con piacere Michael C. Hall. Informativo.

Pigro 24/01/16 20:24 - 9635 commenti

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Ecco la beat generation quando era solo una generazione di ragazzacci geniali ma incapaci di gestire le pulsioni, al punto da incappare in un omicidio che aprirà gli occhi. Un buon film capace di evitare i trabocchetti dell’aneddotismo grazie a uno sguardo attento all’universalità delle irrequietezze adolescenziali e a una regia intenta a scrutare i volti in primissimi piani che riempiono lo schermo di sguardi ed espressioni. Ben ricostruita l’epoca storica, anche nei risvolti sociali riguardanti l’omosessualità. Un film onesto.

Redeyes 25/07/16 12:10 - 2443 commenti

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Le premesse lasciano un po' perplessi col buon Lucien che a mo' di Attimo fuggente balza sul banco; invece poi il film prende una buona piega. Lo spaccato beat viene per lo più circoscritto al quartetto, ma dà anche un'idea abbastanza veritiera di un'America che va mutando. Il binomio Potter/Lucien ha il suo perché, mentre ho trovato sottotono l'ex Dexter e sopratutto Kerouac, che non incide minimamente (lo stesso dicasi per il folle Burroughs). E' un buon film che credo avvicinerà più al da noi meno noto Ginsberg piuttosto che agli altri.

Kinodrop 3/05/20 20:16 - 2922 commenti

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L'origine della beat generation descritta dal versante psicologico dei suoi principali componenti, in relazione ad affetti e passioni promiscue. L'intolleranza verso l'accademismo e il senso comune si manifesta con azioni provocatorie che forgiano la poetica del circolo dei ribelli, senza cadere però nel documentarismo o nell'anedottico; ne esce una ricostruzione certamente personale ma con un indubbio valore informativo/formativo. Credibili e disinvolti i protagonisti (Radcliffe/Ginsberg e DeHaan/Caar), un po' sfocato il resto del cast.

Enzus79 20/01/21 15:39 - 2874 commenti

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Dramma che tratta la nascita della celebre corrente letteraria americana chiamata Beat Generation, nei primi anni Quaranta. Il movimento è di per sé già interessante e il film non fa altro che farcelo apprezzare maggiormente attraverso le vicissutidini, a tratti grottesche, degli scrittori fondatori. Forse si dilunga un po', ma la cosa non incide troppo sul giudizio finale.

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