Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Giallo d'ambientazione inglese (ma dal cast italianissimo) che si sviluppa classicamente per poi lasciare qualche sorpresa, forse non graditissima agli appassionati del genere, per l'ultima puntata. La bella "Roots of Oak" di Donovan, che accompagna i titoli di testa (dalla puntata due subito dopo l'immancabile "riassunto delle puntate precedenti" con ricostruzioni a disegni dei momenti salienti) ci introduce al primo omicidio che avviene quasi subito, quando una bionda dall'aria assente entra nell'ufficio di un dirigente d'azienda per farsi assumere come segretaria. Durante il colloquio estrae la pistola e fa fuoco, uccidendo il poveretto. Susan Bates (Giannotti),...Leggi tutto la segretaria che doveva essere sostituita, sente lo sparo e assieme al fidanzato, Harry Brent (Lupo), entra nella stanza. L'assassina fugge e viene trovata solo qualche tempo dopo su di un ponte. Catturata dalla polizia, non apre bocca nemmeno in cella, dove viene avvelenata con del cianuro iniettato nel suo pranzo. Prima di morire fa il nome di "un certo Harry Brent", che il commissario Alan Milton (Herlitzka) ha da poco conosciuto sia perché presente sul luogo del delitto sia perché compagno di Susan, con la quale proprio Milton aveva avuto una relazione. Già qui si capisce come l'intreccio si diverta a intersecare le storie dei tanti personaggi presenti lasciando loro spesso un ruolo duplice che infittisce la trama. Il fratello (Hintermann) di Susan, ad esempio, pare sia anche l'amante della segretaria che prima della stessa lavorava nella medesima azienda del delitto, mentre Harry Brent risulta al centro di molti episodi mai chiariti fino in fondo: gli rubano il portafogli, ad esempio, e la polizia lo ritrova con all'interno un biglietto per il teatro identico a quello trovato nella borsetta della defunta (che aveva il posto a sedere accanto). Coincidenze che si moltiplicano, molti particolari oscuri, figure che sembrano marginali pronte a rientrare in gioco sotto una nuova prospettiva. Insomma, la storia è architettata ingegnosamente, anche se seguirla in tutte le sue sfumature non è semplicissimo. Per quanto un po' rigide, le performance del cast nel complesso non deludono: se Alberto Lupo offre una prova d'indiscutibile professionalità, sorprendono in positivo l'ottima Giannotti, spontanea e incisiva e un Ferruccio De Ceresa eccellente nel ruolo di Peter Stone, commerciante di cravatte che s'inserisce in più di un'occasione. Valeria Fabrizi nel ruolo della cantante Sarah Miles si concede un paio di performance canore, Hintermann sa mostrarsi stupito e talvolta angosciato. Discorso a parte merita Herlitzka, molto più sopra le righe dei colleghi e in alcune occasioni palesemente forzato; però è vivace ed è merito suo se l'attenzione non scema, spalleggiato da un Enzo Garinei (è il suo braccio destro) ancora piuttosto acerbo e solo diligente. Di puntata in puntata gli snodi narrativi importanti aumentano e i colpi di scena non mancano, pur se la regia di Leonardo Cortese ogni tanto s'incaglia in divagazioni superflue che la stessa sceneggiatura avrebbe forse potuto sintetizzare (poco interessanti ad esempio le scene coll'ambiguo factotum del condominio nel quale viene commesso un altro importante delitto). Se però il mistero e la suspense crescono discretamente nell'arco delle puntate, arrivati all'ultima ci si aspettava uno scioglimento più in linea con quanto visto fin lì e un'attenzione maggiore al tratteggio del cupo "mister X". Location poco stimolanti e un clima sommariamente un po' freddo, riflesso nelle spoglie scenografie d'interni. Ad ogni modo la storia intriga a sufficienza ed è condotta col giusto garbo.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 20/11/09 DAL BENEMERITO NICOLA81 POI DAVINOTTATO IL GIORNO 19/12/20
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Nicola81 12/06/10 12:55 - 2831 commenti

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Forse il migliore tra i gialli televisivi ricavati da romanzi di Francis Durbridge. Il canovaccio è quello di sempre: intreccio intricatissimo e non privo di qualche forzatura: tutti i personaggi mentono di continuo, qualcuno non è neppure chi dice di essere. Però la sceneggiatura di Biagio Proietti si mantiene appassionante per tutti i sei episodi riservando una bella serie di godibilissimi colpi di scena. Ottima, poi, la regia di Leonardo Cortese, capace di imprimere un ritmo insolito per gli standard dell’epoca, non disdegnando neppure qualche sequenza d’azione. Cast non certo infarcito di grandi nomi, ma sfruttato al meglio. Molto belli i titoli di testa.

Mark 22/06/11 10:47 - 264 commenti

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La voce, il carisma singolare di Alberto lupo vengono egregiamente messi al servizio di questo giallo televisivo davvero niente male. Con una trama che nasce inizialmente in sordina, attraverso piccoli escamotage tipici del giallo seriale per far montare la suspence, la serie decolla invece di colpo grazie al bell'intreccio narrativo. Schivando colpi di scena di ottima fattura si arriva al finale, davvero entusiasmante.

Homesick 20/10/11 17:58 - 5737 commenti

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Uno dei migliori sceneggiati Rai, che tramite la dinamica messa in scena – molti gli esterni, girati in Inghilterra – coordina la rete di misteri, omicidi, intrighi spionistici e personaggi dalla doppia vita tessuta dal romanzo di Durbridge; e nel bel mezzo dell’ultimo episodio, una coltellata “argentiana” riserva un colpo di scena davvero insolito e degno di Hitchcock. Indimenticabile Lord Trelawney de L’isola del tesoro, Cortese dirige un ottimo pool di interpreti: da menzionare, per grinta e professionalità, almeno Lupo, Herlitzka, Hintermann, De Ceresa, Garinei, Bagno e Schirinzi.
MEMORABILE: I titoli di testa con gli attori indicati con il nome dei rispettivi interpreti al posto del proprio; gli schizzi che riassumono le puntate precedenti

Stefania 4/06/12 18:31 - 1599 commenti

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Harry Brent... beh, il nome del velenoso ragno che ha ordito la trama di sangue e di intrighi è noto fin dall'inizio, peccato che chiunque, volendo, possa farsi chiamare Harry Brent! Ottimo adattamento di Durbridge, sorprende per l'ambientazione "rurale", il tranquillo sobborgo di Seven Oaks, apparentemente più adatto ad un giallo classico che ad una spy-story come questa. Incuriosisce l'ambiguità dei personaggi, alcuni veramente duplici, frastorna un colpo di scena che costringe ad uno spostamento del punto di vista sui fatti... Avventuroso!
MEMORABILE: Il fallito attentato fuori dal ristorante; la disperata colluttazione nel granaio; la presenza energica di Roberto Herlitzka.

Fauno 20/02/13 12:02 - 2206 commenti

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La trama sarebbe interessante e in effetti le prime due puntate scorrono bene, in scioltezza, ma in seguito il sovrannumero di personaggi coinvolti, i tanti appuntamenti loschi e alla lunga ripetitivi e l'inevitabile babilonia di indizi che ne scaturisce, fanno discretamente coagulare lo sceneggiato. E sei puntate son davvero troppe. Meraviglioso però il brano di apertura di Donovan, nei titoli di testa, mentre nel cast si conferma il vecchietto (ma sempre bravissimo) Ennio Balbo, che avevo già ammirato in molti altri film. Discreta la Fabrizi.
MEMORABILE: Il palazzo con i due appartamenti segreti; I filmati che svelano retroscena sorprendenti.

Dusso 28/06/13 15:49 - 1565 commenti

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Sullo stesso livello di Giocando a golf una mattina, anche se quest'ultimo nel finale aveva molti più sospettati e questo meno; qui però c'è più azione e uso degli esterni, con una storia (caccia di un misterioso "mister x") abbastanza simile. Si parte benissimo con un omicidio che lascia di stucco, si continua con molte cose interessanti. Ottima la regia di Cortese, attori di alto livello, finale malinconico. Belli i titoli di testa con i volti degli attori e le sigle di chiusura con riprese della cittadina di Sevenoaks con le rispettive canzoni.

Motorship 27/11/13 17:58 - 585 commenti

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Secondo me il migliore sceneggiato tratto dai romanzi di Francis Durbridge assieme all'altrettanto stupendo Giocando a golf una mattina. Un prodotto davvero molto ben riuscito, con un intreccio interessantissimo, azione di gran rilievo e anche parecchi colpi di scena sorprendenti. Inoltre Cortese dirige magistralmente e il ritmo diventa superlativo. Le sei puntate sono tutte di alto livello, così come il cast (in primis Alberto Lupo, ma anche Hintermann, De Ceresa e Herlitzka non sono da meno).
MEMORABILE: La colluttazione al granaio; I bellissimi titoli di testa.

Lucius 26/06/14 01:43 - 3015 commenti

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Matematicamente investigativo a tal punto che sembra realizzato con lo storyboard (non solo per le didascalie che riassumono le puntate precedenti). Ottimamente fotografato e con dialoghi altrettanto ben scritti. Le sigle, con quel sound malinconico ma in grado di "elevarsi" come da uno stato d'animo in un momento di riflessione, sono il punto forte. Il problema è lo schematismo nella narrazione: risulta infatti tutto costruito a tavolino. Comunque interessante.

Beppeblues 3/06/16 21:06 - 9 commenti

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Trama molto articolata che richiede una certa attenzione da parte dello spettatore. Belle atmosfere inglesi (sulla falsariga di Giocando a golf una mattina) caratterizzano e accompagnano tutto lo sceneggiato. Perfetto nel ruolo l'indimenticabile Alberto Lupo, ma l'attore che mi ha colpito di più è sicuramente Roberto Herlitzka, assolutamente impeccabile nel ruolo del disorientato ispettore di provincia travolto da un intrigo più grande di lui.

Anthonyvm 11/03/19 18:41 - 5615 commenti

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La bravura del cast non si discute, così come la capacità di tenere sulle spine lo spettatore per quasi cinque ore. Tuttavia, alla fine dei conti, la storia risulta un po' troppo inverosimile, i colpi di scena numerosi ma non particolarmente incisivi e anche la soluzione finale è un po' moscia e priva di quel misterioso fascino che nei primi episodi si andava creando. Rimane impressa la canzone di Donovan all'inizio di ogni puntata e ancor di più quella cantata dalla Fabrizi alla fine, davvero orecchiabile. Un po' deludente.

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  • Discussione Erreesse • 23/06/14 23:42
    Galoppino - 63 interventi
    "Alla Fabrizi, ospite a LA DOMENICA SPORTIVA, il presentatore (mi pare fosse Lello Bersani) chiese "Chi è il colpevole?". Mancava una puntata (forse due) alla fine.
    E la Fabrizi: "Helenio Herrera"."

    Spiritosa, oltre che molto, molto bella!
  • Discussione Fauno • 24/06/14 10:08
    Contratto a progetto - 2742 interventi
    SPOILER



    Come pettinatura un po' ci assomigliava Ferruccio De Ceresa a Herrera, ma l'allenatore li aveva molto meno brizzolati. Visto però che nei titoli era inquadrata l'ombra del Signor X, la risposta di Valeria ci sta tutta...Ottima segnalazione Erreesse. Fra l'altro sì, prima di Pigna la DS era condotta da Lello Bersani. FAUNO.
  • Discussione Erreesse • 24/06/14 19:11
    Galoppino - 63 interventi
    Grazie, Fauno, ma il complimento va a B. Legnani, che ha postato in Curiosità. Io l'ho citato usando, all'antica, le virgolette, non sono abilissimo con le cose informatiche. M'interessava ricordare il fascino e la sensualità di Valeria Fabrizi, di cui mi sono reso pieno conto solo recentemente: allora avevo tredici anni e, per quanto qualche brividuccio mi venisse, ero assai nelle nuvole ...
    Per tornare a quanto dicevi, anche qui, come in altri Durbridge, arrivare a capire il colpevole mi pare impossibile fino all'ultimo: non so se la battuta della Fabrizi fosse un velato indizio, o solo un piccolo scherzo, allora Helenio era l'uomo di calcio per antonomasia.
  • Musiche Lucius • 26/06/14 12:08
    Scrivano - 9063 interventi
    Nel secondo episodio dello sceneggiato viene eseguito il brano "Fever". Tra i tanti artisti che hanno realizzato una cover della canzone c'è anche Madonna. (La cover di Madonna è il quarto singolo estratto dall'album della cantante, Erotica, il singolo in questione uscì negli States solo come promozionale.)
    Inciso per la prima volta da Little Willie John.
  • Curiosità Zender • 8/07/14 17:41
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Gli sceneggiati televisivi italiani tratti da Francis Durbridge sono come riporta Wikipedia:

    1963: La sciarpa, regia di Guglielmo Morandi
    1964: Paura per Janet, regia di Daniele D'Anza
    1966: Melissa, regia di Daniele D'Anza
    1969: Giocando a golf una mattina, regia di Daniele D'Anza
    1970: Un certo Harry Brent, regia di Leonardo Cortese
    1971: Come un uragano, regia di Silverio Blasi
    1973: Lungo il fiume e sull'acqua, regia di Alberto Negrin
    1976: A casa, una sera..., regia di Mario Landi
    1976: Dimenticare Lisa, regia di Salvatore Nocita
    1977: Traffico d'armi nel golfo, regia di Leonardo Cortese
    1980: Poco a poco, regia di Alberto Sironi

    Purtroppo i primi 2 sembrano andati perduti per sempre.
  • Musiche Fauno • 17/01/16 22:35
    Contratto a progetto - 2742 interventi
    Dalla collezione discografica Fauno, lo splendido brano di apertura dello sceneggiato, sul lato B di questo 45 giri di Donovan:

    Ultima modifica: 18/01/16 07:42 da Zender
  • Discussione B. Legnani • 17/01/16 23:02
    Pianificazione e progetti - 14940 interventi
    Quanto precede è un doppione di CURIOSITA'. Forse va tolto.
  • Discussione Fauno • 17/01/16 23:27
    Contratto a progetto - 2742 interventi
    Sì, solo che così facendo non ci sarebbe più logica nei post. Io ho appena cancellato due interventi miei perché ho appena inserito il 45 di cui parlavo, ma avevo risposto a Erresse perché a quei tempi non visualizzavo le curiosità e quindi non ti avevo proprio visto. Per di più Erresse ha ammesso la sua non originalità...FAUNO.
  • Discussione B. Legnani • 18/01/16 00:17
    Pianificazione e progetti - 14940 interventi
    Fauno ebbe a dire:
    Sì, solo che così facendo non ci sarebbe più logica nei post. Io ho appena cancellato due interventi miei perché ho appena inserito il 45 di cui parlavo, ma avevo risposto a Erresse perché a quei tempi non visualizzavo le curiosità e quindi non ti avevo proprio visto. Per di più Erresse ha ammesso la sua non originalità...FAUNO.

    Hai ragione. Sparirebbe pure il discorso dell'ombra.
  • Musiche Lucius • 18/01/16 11:15
    Scrivano - 9063 interventi
    Bellissimo, recuperato proprio ieri...