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VOLTI ITALIANI NEL CAST
LE LOCATION
TITOLO INSERITO IL GIORNO 17/09/07 DAL BENEMERITO CAESARS
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- Un film straordinario, quasi perfetto!:
Occhiandre - Grande esempio di cinema:
Almicione, Noodles, Rambo90 - Davvero notevole!:
Silvestro - Quello che si dice un buon film:
Caesars, Ciavazzaro, Giacomovie, Saintgifts, Gugly, Deepred89, Il Dandi, Lou, Modo - Non male, dopotutto:
Il Gobbo, Galbo, Puppigallo, Cotola, Roger, Daniela, Homesick, Paulaster, Katullo - Mediocre, ma con un suo perché:
B. Legnani
Una delle innumerevoli pièces teatrali di Neil Simon trasportate su grande schermo; come al solito la cosa funziona e si trascorre un'ora e mezza abbondante in piacevole compagnia. La trama è semplice e vede Redford e la Fonda interpretare una coppia di sposini che dopo la luna di miele si scontra con le prime difficoltà della vita di coppia fino ad arrivare all'ovvio lieto fine. Girato quasi tutto in interni (data l'origine teatrale) il film si segnala per l'intelligenza della sceneggiatura e l'ottima prova di tutti gli interpreti.
Carino, sebbene a distanza di quarant'anni abbia perso un po' di freschezza (ma magari avrà acquistato in fascino naif?). Però gli attori sono bravi e (i protagonisti) bellocci, e lo script, venendo da Simon, ha tempi calibrati e solidità. Adatto ai pomeriggi festivi. Non proprio indispensabile, ma se capita di vederlo si sopravvive.
Commedia sentimentale piuttosto esile ma garbata e ben fatta, tratta da un testo di Neil Simon. Il pregio del film è da ricercare nei dialoghi ben scritti e dal giusto ritmo impresso alla pellicola; il limite dalle situazioni piuttosto convenzionali e per niente originali del solito schema "amore-litigio-riconciliazione" piuttosto comune nel cinema leggero. Bravi i protagonisti specie Redford e la Natwick nei panni della suocera.
Deludente, e non poco. Trama che al cinema scade o nella banalità o nell'eccesso, specialmente per il personaggio troppo marcato di Jane Fonda. Eccessivo lo è, sia ben chiaro, anche quello di Boyer, ma siccome lui vale il doppio della Fonda, quasi non me ne sono accorto. E dire che l'inizio, con gli scherzi di lei nell'ascensore, il film era partito così bene; poi, però, con le sceneggiate degli arrivi al quinto piano, era in effetti nato il dubbio della fastidiosa caduta nella ridondanza. Trascurabile.
Gradevole. Robert Redford e Jane Fonda si dimostrano due buoni interpreti per questa commedia tratta da una pièce di Neil Simon. C'e un buon ritmo, la sceneggiatura è ben curata, buone le scenografie (quasi tutti interni) e la scena pre-finale nel parco.
Simpatica, leggera commedia, che si smarrisce un po' strada facendo, specialmente nell'ultima parte, dove i problemi sembrano diventare insormontabili e si tende a perdere il senso della pellicola, che funziona decisamente meglio durante gli scambi suocera-vicino e suocera-moglie di Redford (una briosa, anche se qua e là eccessiva, Jane Fonda). Bravo il povero Redford, che subisce parecchio, fino a sbroccare (giustamente). Una nota di merito va all'interminabile scala, che miete molte vittime (l'uomo del telefono, il povero postino, quasi morto, e la suocera). Non male. Merita un'occhiata.
MEMORABILE: Redford ubriaco: "Mi sento i denti molli". Il poverino, dopo una discussione, va a dormire sul divano e, da un buco del tetto, gli nevica in faccia.
Riduzione cinematografica di una celebre commedia teatrale di Neil Simon. Il passaggio sullo schermo è buono ed evita melensaggini da grande pubblico seppure alla fine un po’ di furbizia traspaia. Buona la prova degli attori con una citazione particolare per un’irresistibile Mildred Natwick.
Cento minuti di scorrevole evasività con battute spiritose ed ironia sui contrasti di coppia. È una commedia brillante nella sua conduzione, più superficiale di quanto pensavo e meno datata di quanto si dice, che parte alla grande per poi però scivolare in trovate eccentriche. Jane Fonda è pimpante e provocante e si integra benissimo con Robert Redford, il quale è altrettanto bravo, ma per lui il confronto col presente costringe le sue fans a notare come sia invecchiato male.
Ottimi attori e una buona sceneggiatura fanno di questo film (trasposizione di un'opera teatrale) una commedia che ha il solo scopo di divertire e ci riesce molto bene. La regia è brava a mantenere i tempi teatrali con un ritmo cinematografico che mantiene valorizzate e quindi spassose, le situazioni nei diversi ambienti. I giovani Redford e Fonda sono bravi e belli al punto giusto. I meno giovani Natwick e Boyer sono bravissimi.
Sarebbe una commedia convenzionale in stile vecchia Hollywood, peraltro quasi fuori tempo massimo... matrimonio in crisi per incompatibilità di carattere, ma alla fine l'amore vince ogni difficoltà! Ciò che salva tutto è la consueta verve dei dialoghi di Neil Simon, capaci di trovate spiritose anche nelle situazioni più scontate.
MEMORABILE: Il tecnico del telefono che non vede l'ora di finire la riparazione. Tira una brutta aria...
Mabel Albertson HA RECITATO ANCHE IN...
Redford è serio, assennato, Fonda sbarazzina e avventurosa: subito dopo la luna di miele vanno a vivere in un scomodissimo appartamento al Greenwich Village. Le differenze caratteriali e terzi incomodi (il vicino di casa bon viveur, la perbenista madre di lei) mettono a rischio il matrimonio ma... Per l'esordio sullo schermo, il regista teatrale Saks mette in scena un'opera dell'amico Simon: connubio che si ripeterà con successo e che anche qui dà vita ad una commedia piacevole, recitata con brio, anche se un poco scontata.
MEMORABILE: Fonda e Boyer salgono le scale correndo, Redford arranca dietro di loro portando di peso la suocera quasi esanime
Film della Hollywood dei tempi d'oro adattato da una pièce teatrale dei tempi d'oro: bravi interpreti, dialoghi brillanti, leitmotiv musicale gradevole; la derivazione dal palcoscenico è desumibile, ma si trascorre un'ora e mezzo piacevolmente, a patto di accettare la pazzia talvolta stucchevole del personaggio di Jane Fonda (ma non lavora e si fa mantenere dal marito avvocatino?); per fortuna soccorre la piacioneria di Redford. Semplicemente adorabili Boyer e Natwick.
MEMORABILE: I cinque piani di scale...
Robert Redford e Jane Fonda sono una coppia formidabile, sia come attori che come personaggi interpretati: lei una "pittoresca" pazzerella, lui "impettito e dignitoso": insomma, una coppia perfetta (almeno per una commedia romantica). Ogni arguzia dei due è una risata dello spettatore e il film è arricchito da qualche personaggio secondario che non stona. La trama è in effetti banale, ma già la coppia protagonista e le loro battute valgono fortemente la visione. Gradevolissima commedia, dalle risate assicurate.
MEMORABILE: "Ma mi piace! Aspettavo solo che mi si schiarisse la vista".
Ha miglior resa come sit-com che come commedia sentimentale, visto che i capricci e gli isterismi di una Jane Fonda ai limiti della sopportabilità non reggono il confronto con i personaggi strambi che visitano l'appartamento al sesto piano; e infatti quando non sono di scena il mondano Charles Boyer e la temperante Mildred Natwick la luce si affiochisce. Robert Redford è serioso come richiede la sua parte, già da lui interpretata a teatro.
MEMORABILE: Il postino sfiatato dopo sei piani a piedi; Il cocktail a casa di Boyer; Il ballo scatenato al ristorante albanese.
Commedia briosa e brillante, elegantemente confezionata, con quattro personaggi di grande simpatia (sorretti da interpreti in stato di grazia, doppiati benissimo nella nostra edizione) attorno ai quali la sceneggiatura si sviluppa da sola, senza interventi esterni o eventi particolari, come in una screwball fuori tempo massimo o in una sitcom ante-litteram. Tanto semplice quanto ritmato, tanto esile quanto divertente, un intrattenimento molto più efficace di quanto sulla carta si possa pensare.
Sceneggiatura teatrale che si dipana in pochi spazi e personaggi. La partenza al Plaza e nell’appartamento è frizzante, con dialoghi dai buoni scambi. Di seguito l’attenzione vira sul vicino di casa dai modi eleganti per tenere il ritmo, ma al finale ci si arriva col fiato corto anche a causa di una litigiosità forzata. Redford è ingessato nel suo essere impettito, meglio la Fonda che dà pepe alla relazione; anche i comprimari danno il loro contributo.
Commedia brillante che denuncia chiaramente l'origine teatrale del copione (il 90% dell'ambientazione è l'interno di un monolocale) ma la naïveté della rappresentazione (che punta tutto sui dialoghi scoppiettanti) forse oggi si apprezza anche più di allora. Le scaramucce tra gli iconici novelli sposi Redford e Fonda passano perfino in secondo piano rispetto alle spalle mature (il vicino playboy e la temuta suocera perbenista, che si dimostreranno sorprendentemente all'altezza della situazione). Classico.
MEMORABILE: L'entrata in scena di Boyer.
Fa un certo effetto rivedere la celebre coppia di attori Redford/Fonda, tornati recentemente a recitare insieme in Le nostre anime di notte, in un film di cinquant’anni prima dove interpretano una coppia di sposini alle prime prove di convivenza in un appartamento newyorkese piccolo e scomodo. L’impostazione è teatrale, con una comicità parecchio scontata ma nel complesso gradevole. Buono il ritmo per un film di quei tempi. La Fonda domina la scena con la sua trascinante esuberanza.
Simpatica commedia molto leggera. Meglio la prima parte, mentre il finale appare un po' troppo patinato. Ma la coppia che scoppia funziona bene. Mentre Jane Fonda a volte è eccessivamente peperina ed esuberante, Redford si mantiene più composto. I dialoghi, specialmente quando entrano in scena l'eccentrico vicino di casa e la suocera, sono divertenti e ben elaborati. Buon ritmo per un film garbato e grazioso.
Commedia gradevolissima e a tratti brillante grazie ad uno script intelligente, un buon ritmo e a un'ottima performance degli attori (non solo i protagonisti ma anche i comprimari, in particolare Charles Boyer). Non siamo di fronte a un capolavoro (manca un po' di spessore soprattutto nella seconda parte), ma senza dubbio a un ottimo prodotto cinematografico.
Gene Saks HA DIRETTO ANCHE...
Sposina assatanata, dopo una settegiorni di rodaggio al Plaza si trasferisce ormoni e bagagli presso uno scalcinato monolocale all'ultimo piano, scelto come nido d'amore. Il pazientissimo maritino fa di tutto per accontentare le sue voglie e le sue bizze, tra una suocera ideale e inquilini bislacchi. E per questo finirà anche su una panchina. Simon e Saks iniziano a conoscersi con non proprio la migliore delle sceneggiature possibili, a cui fortunatamente seguirà quella della coppia più strana di sempre. Questa invece si ricorda e si rivede per l'affetto che merita, nevrosi a parte.
MEMORABILE: Il fattorino dopo la scalata; "Ci giriamo all'unisono"; Il Martini dopo il Martini.
Commedia americana di grande eleganza, di origine teatrale, di cui mantiene quasi appieno l'intero impianto, salvo poche scene all'aperto. È un film che va apprezzato non tanto per la trama, priva di grandi sorprese, ma per la brillantezza della messa in scena, della quale il grande merito va ai due splendidi protagonisti, bravi e belli, e ai dialoghi irresistibili. Vi sono diverse battute divertenti, senza alcuna volgarità. Una commedia con più di un momento interessante e diversi spunti di riflessione. Ottima.
Commedia da guardare sdilinquiti e affascinati anche per la sua capacità di dare scacco agli script di oggi. Si ridacchia spesso gongolando per la capacità del personaggio femminile di tenere in pugno l'assennato marito con le sue diaboliche mattane, non senza la complicità di una altrettanto improvvida (sempre per Redford) giostrina di personaggi compiacenti e bizzarri. In un'epoca in cui per vivere al Village non occorreva necessariamente avere Friends o fare la cameriera, la vita doveva apparire alla giovane Corie un bel gioco, nonostante il buco sul soffitto da cui entra la neve.
MEMORABILE: La mano che non si apre per effetto della cena etnica; "E' talmente ordinato che credevo nella valigia portasse la spazzatura"; "Douglas Fairbanks".
Si avverte fin dalla prima scena lo smalto nei dialoghi di Neil Simon. E così la commedia procede scoppiettante tra battute fulminanti e altre ciniche (appannaggio di un Redford mai più così spassoso) che portano il semplice plot di una coppia neosposata già in piccola crisi a vette di dinamismo forse inarrivabili con un'altra penna. Deliziosa la Fonda, fantastici Boyer e la Natwick. Una commedia in cui ogni cosa è al suo posto, e non si arriva minimamente ad avvertire la quasi unità di luogo.
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- Natalie Wood era la prima scelta per il ruolo della giovane protagonista.
La wood rifiuto' per avere un po' di tempo libero. - Morto a 93 anni il regista newyorchese Gene Saks a causa di una polmonite.
Che riposi in pace.
