Ed Gein è il serial killer più famoso d'America, la cui storia ha liberamente ispirato l'epocale PSYCO, NON APRITE QUELLA PORTA e molti altri film. In DERANGED però (di qualche mese in anticipo sul film di Hooper) la ricostruzione della vicenda è molto più fedele, resa più credibile dal taglio documentaristico scelto dai registi Orsmby e Gillen. A introdurla è un (presunto) giornalista, che ci descrive il protagonista Ezra Cobb (il nome è stato cambiato volutamente) riapparendo poi di tanto in tanto sulla scena a puntualizzare alcuni particolari proprio come nelle più tipiche...Leggi tutto ricostruzioni televisive. Il centro dell'attenzione è lui, Ezra (uno straordinario Roberts Blossom, uno dei più attendibili psicopatici mai visti al cinema), un ometto sui cinquanta magrolino, schivo e dall'aria poco sveglia. Vissuto sempre in casa con la madre, alla sua morte si ritrova solo e sperduto in un mondo che non conosce e non lo capisce. Come farà appunto Norman Bates prova a impagliare la madre, le procura la compagnia di altre donne morte (belli gli effetti di Tom Savini) ma ben presto si caccia nei guai con una sgualdrinella del paese, portandosela a casa e... Il ritmo è lento, sofferto come le azioni e i pensieri di Ezra, il clima opprimente di follia si respira eccome, trasuda dal legno tarlato della sua bicocca, dall'arredo in disfacimento, mentre fuori il gelo e la neve inchiodano lo spettatore in un incubo spettrale. L'atmosfera malsana, il realismo incredibile della maschera di Blossom hanno saputo conquistarsi lo status di cult anche senza dover eccedere in efferatezze (è molto più quello che si immagina che non quello che si vede) e il film, che appare pervaso da quell'anima pulp e artigianale tipica degli horror pioneristici degli Anni Settanta, resta un bell'esempio di cinema senza compromessi, per nulla commerciale. Autentico.
I primi 25' riescono ad ammorbare e disturbare come pochi. Via via l'atmosfera malsanissima dell'incipit si stempera un po', ma il film resta notevole, impeccabilmente sorretto com'è da un Robert Blossom da mani spellate. Consigliato, specie a quanti salutano in certa monnezza di questi ultimi anni la rinascita dell'horror. Guardino questo e imparino la differenza.
Tratto da un fatto realmente accaduto, è quello che io definisco un film D.O.M. (denominazione d’origine marcia), come Non aprite quella porta. Ezra, pur essendo un personaggio decisamente inquietante (mentalmente deviato), riesce persino a suscitare compassione (la sua purezza forzata da una madre possessiva e ultrareligiosa). Ma la compassione scompare quando il protagonista entra in azione. E’ un resoconto di ciò che dovrebbe essere accaduto, con tanto di esperto. Ma se non fosse per il bravo protagonista, la pellicola sarebbe pesantuccia.
MEMORABILE: Ezra reagisce “malino” alle avance di una sensitiva (le spara in faccia). A tavola con le mummie.
Interessante. Ammettendo che il cast non recita molto bene, il film riesce a creare una buona atmosfera. L'unico salvabile del cast è, ovviamente, il protagonista, da citare le sue scene con la medium, o la ragazza che si porta a casa per farle conoscere la "famiglia". Sporco e malsano, un più che buon film.
Il racconto potrebbe essere banale, se non fosse una storia vera, quindi non giudicabile (la storia, s'intende). Per il resto il film è davvero insano, ammorbato all'inverosimile di follia. Molto lento, narra la vicenda cercando di essere autentico anche nei tempi, per quanto possibile. Il sangue scorre con parsimonia, ma ci sono un paio di scene, tra cui lo squartamento finale, che impressionano non poco. Il taglio pseudo-documentaristico è discutibile, ma poco toglie dalle considerazioni estremamente positive su questo piccolo spaccato di cinema e di storia (vera).
La morte della madre è causa dell'esplosione di follia, sino ad allora sopìta, nella mente di Ezra Cobb, contadino di mezza età che si ritrova - d'improvviso - l'inusitata passione di riempire casa con cadaveri trafugati dal cimitero locale, per poi passare alle donne, inizialmente vive. La misoginia, dettata dall'autorità materna, si manifesta in azioni necrofile e prive di contenimento morale. Il primo, vero film ispirato alla tragica figura di Ed Gein, indescrivibile travestito con tendenze necrofile alla base di molteplici pellicole quali Psycho, TCM e Il silenzio degli innocenti.
MEMORABILE: Le sequenze attorno al tavolo, con presenza di cadaveri mummificati; la contorta psicologia e la convincente immedesimazione di Roberts Blossom.
Notevole horror settantiano, impreziosito da un interprete pressochè perfetto (lo straordinario Blossom) e dai realistici effetti speciali del "mago" Tom Savini. La storia è ovviamente un resoconto della vita e delle turpi azioni del serial killer Ed Gein, raccontata con una certa precisione storica, seppur non manchi qualche tocco puramente cinematografico. A convincere è l'atmosfera, malsana ed opprimente, macabra e disgustosa, come solo pochi film d'epoca riuscivano a ricreare; il ritmo adeguato mantiene alta l'attenzione per tutto il film.
Film piuttosto buono, se si considera la pochezza dei mezzi a dispozione. punto di forza rimane senza dubbio l'interpretazione di Blossom, che mostra uno degli sguardi piu allucinati mai visti al cinema. Alcune scene sono veramente allucinanti, come quella in cui la grassona invoca il marito defunto per farsi "possedere" da Ezra o la scena con Ezra travestito da donna in mezzo ai cadaveri. Molte scene sono presenti anche in Non aprite quella porta, ma essendo i film usciti in contemporanea non sapremo mai chi ha copiato... Un po' brusco il finale.
MEMORABILE: Ezra scuoia la barista appesa nel fienile; mette la maschera di pelle umana sulla faccia della madre defunta.
Mediocre con qualche punta. La regia è basic ma con una punta rilevante: la "caccia" alla commessa. Se mai un film ha avuto un protagonista perfetto, Deranged è uno di questi. Blossom incarna fisicamente e recitativamente il protagonista alla perfezione. Primo tempo di comicità (in)volontaria (la seduta spiritica, degna di Ed Wood) e piuttosto modesto; poi, con il primo rapimento, ha dei guizzi interessanti. Pessima la figura del giornalista che, tra l'altro, a metà film scompare. Il vero Gein comunque fece di peggio. Un film asfitico, poteva essere migliore.
Seppur tratto da una storia vera, ciò che inquieta veramente è il realismo con cui viene rappresentata la follia di Ezra, la sua apparente normalità che nasconde un uomo mentalmente disturbato. La performance di Blossom è straordinaria; il suo sguardo è capace di raggelare il sangue. È crudo e morboso nei suoi momenti di assordante silenzio. Non ci sono ricami o inutili spettacolarizzazioni, solo tanta ferocia in grado di annichilire gli ultimi due decenni almeno di pellicole horror.
Blossom può uscire tranquillamente dal film ed entrare nel famoso quadro "American gothic": sarebbe perfetto. Il regista sceglie il realismo, spesso urtante nella mancanza di una "bella" patina cinematografica e riesce a farci capire davvero cos'è la malattia mentale (colta nella sua purezza) e cosa lo squallore di certa provincia americana, tra bar oscuri, case rurali fatiscenti e trabiccoli ammaccati. Essenziale pur negli affondi macabri e capace di creare la costante atmosfera allucinata (che va oltre la visione) della banalità del male.
Comincia quasi con lui, l’era dello psico-slasher; una lunga e tuttora interminata versificazione filmica in cui decoro e indecenza si volgono felicemente le spalle. "Deranged" è sadico e disagiante: un teorema dello squilibrio mentale riversato su una provincia sordida, allucinata, incarnata nello sguardo vitreo e infossato di Roberts Blossom. Cerimoniale il sonoro di Carl Zittrer, truce il make-up di Savini. Necroforo.
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Prima del (inefficace) film diretto da Chuck Parello, questo è stato quello più fedele - tra i molti realizzati (Psycho, Non aprite quella porta, Three on a Meathook) - alle tragiche gesta di Ed Gein, agricoltore del Wisconsin macchiatosi di pochi, ma ferocissimi, omicidi e noto per avere confezionato vestiti e soprammobili con la pelle delle vittime.
Ciavazzaro ebbe a dire: Da quello che so è inedito da noi, ho anche controllato su italia taglia per sicurezza, ma non è presente.
Su raisat passò infatti con i sottotitoli.
Confermo, da noi non e mai uscito. Io ho una registrazione da RaisatCinema datata 2004, in originale con sub italiani
Fu trasmesso per la prima volta in Italia in quella messa in onda, col titolo DERANGED. Il sottotitolo italico e un farlocco. Manca, tra l altro, un edizione DVD italiana.