Hackett • 18/04/09 22:26
Portaborse - 530 interventi Dopo essere passata per il centro del paese (location precedente), Mara (Lodovini) scende per una piccola stradina che la porterà a passare davanti all'officina di Hassan per dirigersi verso casa. Ci troviamo in località
Bacucco di Porto Tolle (Rovigo).
L'edificio cadente alla destra è una vecchia idrovora, mentre sulla sinistra vediamo una torretta dell'enel. Dietro la torretta si intravede una casa su cui torneremo.
Proprio di fronte a quella torretta, troviamo
il complesso abitativo che nella pellicola si compone dell'officina di Hassan, della sua abitazione e (di fronte) dei capannoni dove commercia legname il padre del giovane protagonista.
Da notare come attualmente manchi la scala di ferro che portava all'abitazione di Hassan. Il vero ingresso infatti è nel retro e quello della pellicola probabilmente aveva solo funzioni sceniche.
La Lodovini, sotto lo sguardo dei presenti prosegue la sua camminata con il trolley, scomparendo dietro il fabbricato dei legnami, quello di fronte all'officina.
La casa di cui parlavamo prima, dietro la torretta, è stata usata per dare l'idea che
Giovanni abitasse con il padre e il fratellino davanti all'officina. In realtà di questa abitazione abbandonata, venne utilizzata solo la finestra, dalla quale
Giovanni si affaccia in più occasioni nel corso del film. La finestra è facilmente riconoscibile per il colore diverso e per la forma del davanzale.
Chiudiamo con
Balasso che avvisa Giovanni della retata al laboratorio dei cinesi. Il buon Natalino telefona dal
ponte di barche di Santa Giulia, Porto Tolle.