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Discussioni su Swiss army man - Un amico multiuso - Film (2016)

DISCUSSIONE GENERALE

9 post
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  • Daniela • 9/10/16 10:33
    Gran Burattinaio - 5945 interventi
    Non per tutti i gusti, ma chi ama l'humor nero e più in generale apprezza chi percorre strade poco battute non deve perdere l'occasione di guardare questo film. Quando è stato presentato al Sundance, pare che molti abbiano abbandonato la proiezione nel mezzo, e non è difficile capirne i motivi, mentre da altri è stato apprezzato, tanto da aggiudicarsi il premio per la migliore regia di un film drammatico.
    Io l'ho trovato disgustosamente poetico, incantevole.
  • Cotola • 12/10/16 16:38
    Consigliere avanzato - 3909 interventi
    Questo me lo segno!
  • Daniela • 12/10/16 19:53
    Gran Burattinaio - 5945 interventi
    Cotola ebbe a dire:
    Questo me lo segno!

    E fai bene, se non altro come antidoto di salutare bizzarria dopo la dose massiccia di banalità che ti sei sorbito con l'obliato La tela dell'assassino ;o)
  • Capannelle • 11/07/18 23:23
    Scrivano - 3909 interventi
    Titolo italiano "Swiss Army Man - Un amico multiuso".
    Come dice Daniela è disgustosamente poetico, potente in certe sequenze ma anche noiosetto.
    Ultima modifica: 11/07/18 23:25 da Capannelle
  • Schramm • 16/10/19 18:20
    Scrivano - 7816 interventi
    Daniela ebbe a dire:

    Io l'ho trovato disgustosamente poetico, incantevole.


    io tolgo pure il disgustosamente. mi sono commosso un totale come non accadeva da tempo. tosta davvero tenersi le lacrime in punta di ghiandola per 80'. e strepitosi i daniels nel convertire e pervertire (e divertire) ascisse e coordinate di defoe con le alte sfere di una metafisica alleggerita da una dirompente libido e da un umorismo che non conosce cedimenti ispirativi e non smette un secondo di sfrigolare e scoppiettare, scongiurando il non basso rischio di ricadere nel solito macabrismo di routine.che dire di radcliffe, poi. a film finito lo si vorrebbe abbracciare, anzi cavalcare. e per quella glassiana colonna sonora a cappella realizzata in choir-funding si trova una parola sola, ed è meraviglia.

    e alzi la mano chi non ha pensato o detto, a una certa, "revenant datti alla macchia!"

    che gli dei del nitrato argenteo ci preservino questo incredibile duo, a mio avviso tra i più promettenti incantautori fuorisciuti dal sundance.
  • Daniela • 16/10/19 19:31
    Gran Burattinaio - 5945 interventi
    lieta che qualcuno abbia apprezzato almeno quanto me questa pellicola tanto originale, di cui conservo a distanza di qualche tempo un ricordo nitidissimo, come se l'avessi vista ieri sera - cosa che mi succede con i film molto belli, molto brutti oppure unici, come nel caso in questione.
  • Herrkinski • 17/10/19 03:25
    Consigliere avanzato - 2663 interventi
    Lo guarderò prossimamente dato che ho scoperto gli autori col recente The Death of Dick Long, altro gran bel film che approfitto per consigliare caldamente.
  • Schramm • 17/10/19 14:45
    Scrivano - 7816 interventi
    Daniela ebbe a dire:
    conservo a distanza di qualche tempo un ricordo nitidissimo, come se l'avessi vista ieri sera - cosa che mi succede con i film molto belli, molto brutti oppure unici, come nel caso in questione.

    a me in casi simili monta invece la voglia di rivederlo almeno una volta a settimana. sempre che poi non capiti quella che nel film viene grossomodo descritta come ricorsività depotenziante...

    Herrkinski ebbe a dire:
    Lo guarderò prossimamente dato che ho scoperto gli autori col recente The Death of Dick Long, altro gran bel film che approfitto per consigliare caldamente.

    mi stavo giustappunto domandando se avessero sfornato altro, ed eccoti provvidenzialmente qui ad annunciare l'avvento. lo faccio subito mio.
  • Buiomega71 • 11/09/21 10:41
    Consigliere - 27155 interventi
    Curioso lo è, simpatico pure, bizzarro e grottesco anche (certe scivolate nell'esagerazione, però, non sempre funzionano e fanno storcere il naso, su tutti Hank travestito da Sarah davanti agli occhi cadaverici e estasiati di Manny, le costruzioni deliranti di feste e cene romantiche solitarie e necrofore, Manny usato come arma da caccia), e non sempre divertente (le flatulenze insisistite post-mortem di Manny, che diventano supersoniche, alla fine, stancano presto, in una trivialità un pò infantile da barzelletta da caserma-ovviamente quelle di Boldi sono becere, quelle di Radcliffe cadavere poco squisito, geniali, mah...-), con dialoghi scatologici su cacca e fluidi corporei, masturbazione, erezioni che non sfigurerebbero in un Cicero movie e incesti subcoscienti (la madre morta di Hank e l'onanismo), dove l'humor nero , a volte, sembra un pò forzato e costruito troppo a tavolino per incidire davvero.

    Se il pene eretto di Manny, usato come bussola, mette tristezza e le scorregge a reazione (e ripetizione) sarebbero troppe anche per i fratelli Farrelly, il film ha comunque i suoi momenti gradevoli, che si mixano in una balzana e stralunata poetica che tira di mezzo solitudine, nerdismo, omosessualità, necrofilia, follia, prendendo in giro la morte e i suoi derivati con il sorriso stampato sulla faccia.

    Una via di mezzo tra Weekend con il morto e "L'arte di sopravvivere" kinghiana, intinta negli umori (necrofori) delle tipiche commedie americane demenziali (vengono alla mente, infatti, i registi di Tutti pazzi per Mary) con un'occhio a Robinson Crosue (Manny il cadavere Venerdì), che , però, ha il coraggio di svoltare in "qualcosa d'altro" (il terribile incontro con l'orso e la sanguinosa zampata alla gamba, la decomposizione a vista d'occhio, Manny che vomita acqua come se fosse un container impazzito che nemmeno le sparate di vomito di Linda Blair nell'Esorcista, la tenera e malinconica pantomima dell'autobus, il cinemino stile lanterna magica che "proietta", tra gli altri,  ET-e con le ripetute citazioni a Jurassic Park, Spielberg sembra proprio una fissa- e il finale, il momento più intenso del film, che si macchia di tenera, e lucida, pazzia e riverberi da "stalking movie" sui generis-le foto rubate di Sarah sullo smartphone di Hank-) che non siano solo peti e sederi pelosi ostruiti da tappi di champagne (più stupidi che nemmeno volgari).

    Stucchevole sotto certi aspetti (le costruzioni con la spazzatura abbandonata sull'isola), con quella voglia di farne un cult a tutti i costi che si avverte quà e là, ma oggettivamente originale nella sua intelaiatura, con due attori in stato di grazia (il tour de force cadaverico di Radcliffe avrebbe meritato almeno una candidatura alla statuetta), con rimandi ai meandri della mente che elabora cortocircuiti che stanno tra la perdita della ragione e il crearsi un doppio in un altro corpo (mi veniva alla mente l'Hopkins di Magic e il pupazzo Forca) e che i sogni e le fantasie, come spesso accade, vengono spazzati via dalla dura realtà (Sarah non è quella ragazza tutta sola e dolce che immagina Hank quando la incontra quotidianamente sul bus).

    Non riuscitissimo, e nemmeno irresistibile (alla fin fine, nonostante le aerofagie et simila, fa capolino la fastidiosa patina un può buonista dell'operazione) ma pervaso da lampi di puro ingegno narrativo e da quache sprazzo di poesia balorda, in una diversa rappresentazione della vita dopo la morte e dell'alienazione mentale.
    Ultima modifica: 11/09/21 13:48 da Buiomega71