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Discussioni su Mani di fata - Film (1983)

DISCUSSIONE GENERALE

20 post
  • Se ti va di discutere di questo film e leggi ancora solo questa scritta parti pure tu per primo: clicca su RISPONDI, scrivi e invia. Può essere che a qualcuno interessi la tua riflessione e ti risponda a sua volta (ma anche no, noi non possiamo saperlo).
  • Fabbiu • 12/01/08 10:50
    Archivista in seconda - 662 interventi
    Pozzetto: Sono l'idraulico, devo riparare la tapparella!
    Giorgi: Un idraulico per la tapparella?
    Pozzetto: Per forza, perde acqua!
  • Zender • 12/01/08 14:17
    Capo scrivano - 48970 interventi
    eh eh, ricordo benissimo la scena. Te l'ho copiata nella frase da ricordare del tuo commento, Fabbiu, che è il posto più appropriato forse. Ho visto che hai giufrecciato il Davinotti, quindi non sei riuscito ad andare oltre i 2emmezzo... peccato, io lo considero uno dei più divertenti exploit del Pozzetto seconda maniera (quello degli Ottanta, per capirsi) e, per rimanere in ambito Pozzetto/Giorgi, molto più efficace del sopravvalutato Mia moglie è una strega, dove l'umorismo alla Castellano e Pipolo farcito di troppi effetti speciali dozzinali aveva reso il tutto un po' troppo baracconesco. Qui invece c'è anche un certo tentativo di analisi sociale che non mi è affatto dispiaciuto.
  • Fabbiu • 13/01/08 02:45
    Archivista in seconda - 662 interventi
    Caro Zender, ho pensato di inserire la frase nel forum perchè mi è venuta in mente dopo aver aggiunto e inviato il commento. Siccome la battuta mi era piaciuta particolarmente, volevo in qualche modo citarla e quindi l'ho inserita nel discussione generale

    Il Film mi è piaciuto abbastanza, ma ho notato una doppia parte con un cambio di tono piuttosto marcato. Il primo tempo sull'ingegnere che viene licenziato e cerca un rimedio sostituendo la colt fila molto liscio, con un Pozzetto veramente fenomenale, e in seguito alla scoperta dalla Giorgi diventano piacevoli le analisi sul ruolo in famiglia che si capovolge. Il secondo tempo è volto a ironizzare ed analizzare l'omosessualità, cambia il tempo da quando Pozzetto diventa maggiordomo. Anche qua Pozzetto è bravissimo e le risate sono garantitte, ma la trama si fà più articolata e infarcita di stereotipi un già visti e altre gag un pò messe a riempimento, mi è forse sembrato di notare un abbassamento del tasso comico. Molto carino e molto divertente, ma io avrei semplicemente tolto il punto esclamativo: "quello che si dice un buon film".
  • Zender • 13/01/08 09:09
    Capo scrivano - 48970 interventi
    Fabbiu ebbe a dire:
    Molto carino e molto divertente, ma io avrei semplicemente tolto il punto esclamativo: "quello che si dice un buon film".
    Sono d'accordo con la tua analisi e sicuramente la prima parte è la migliore, però occhio Fabbiu: se il tuo voto è un 3 significa che dovevi mettere = e non giufreccia. La giufreccia significa ALMENO UN PALLINO IN MENO rispetto al voto del Davinotti, e quindi **!, "non male dopotutto". Che faccio? Te lo cambio? Anche perché da quel che hai appena scritto, appunto non siamo sui **! ma sul ***...
  • Fabbiu • 13/01/08 11:53
    Archivista in seconda - 662 interventi
    eh si Zender, hai proprio ragione, credo proprio di aver sbagliato, ti ringrazio se correggi.
  • Franz • 23/03/10 07:52
    Galoppino - 230 interventi
    chiedo scusa: per favore vorrei sapere se sia da imputare ai 'lavori in corso' del 'davinotti' il motivo per cui non riesco a vedere pubblicato il mio commento relativo a questo film. Ho provato due volte a farlo, ma senza esito. Ritento ora un'ulteriore volta :-) grazie comunque.
  • Zender • 23/03/10 07:59
    Capo scrivano - 48970 interventi
    Ciao Franz. No, è dovuto al fatto che non rispetta la seconda regola dei commenti, scritta ben chiara in cima al modulo dove si scrivono, ovvero:
    2) Evita di scrivere la trama; se la trama (che non ci interessa) supera metà commento, la Fondazione lo può cancellare.
  • Franz • 23/03/10 13:14
    Galoppino - 230 interventi
    Ah ok! Sì sì, avevo letto tempo fa questa indicazione di massima, ma, chissà perché, l'avevo come rimossa dalla mente :-D Comunque non volevo (e non credevo di averlo fatto, ma forse ho giudicato male) scrivere una mera trama, mi sono mosso sempre nell'ambito di quella che è la mia maniera di commentare i film (in effetti questo è il primo caso, dopo una cinquantina di film che ho 'recensito', in cui devo aver errato... ma tant'è!). Temo che anche il terzo tentativo sarà cassato ahahahahah :-P Vorrà dire che la quarta volta, apportate le modifiche necessarie, sarà quella buona! Grazie!
  • Zender • 23/03/10 16:14
    Capo scrivano - 48970 interventi
    Sì, vedi Franz, il fatto è proprio questo: la trama si uò trovare ovunque (per un film come Mani di fata poi...). Quello che importa qui è avere un tuo giudizio sul film, senza parlare proprio della trama (magari un acenno se proprio devi diciamo). Il terzo ho dovuto appunto cassarlo perché era uguale gli altri due...
  • Franz • 24/03/10 08:01
    Galoppino - 230 interventi
    Esattamente, Zender. Ho inviato il mio nuovo commento, stavolta confido nel fatto che possa andare bene ;-) Grazie e scusa comunque.
  • Zender • 24/03/10 08:29
    Capo scrivano - 48970 interventi
    Esatto, così va bene. Finché dici un "nella parte di" e dici due parole sul personaggio può andare :)
  • Redeyes • 3/11/13 09:22
    Segretario - 962 interventi
    Io nel cast mi sentirei di aggiungere anche Stefano Mingardo, noto per la "magistrale" interpretazione di Giorgione, in Bomber.
  • Alex75 • 15/02/17 17:56
    Call center Davinotti - 710 interventi
    Fabbiu ebbe a dire:
    Caro Zender, ho pensato di inserire la frase nel forum perchè mi è venuta in mente dopo aver aggiunto e inviato il commento. Siccome la battuta mi era piaciuta particolarmente, volevo in qualche modo citarla e quindi l'ho inserita nel discussione generale

    Il Film mi è piaciuto abbastanza, ma ho notato una doppia parte con un cambio di tono piuttosto marcato. Il primo tempo sull'ingegnere che viene licenziato e cerca un rimedio sostituendo la colt fila molto liscio, con un Pozzetto veramente fenomenale, e in seguito alla scoperta dalla Giorgi diventano piacevoli le analisi sul ruolo in famiglia che si capovolge. Il secondo tempo è volto a ironizzare ed analizzare l'omosessualità, cambia il tempo da quando Pozzetto diventa maggiordomo. Anche qua Pozzetto è bravissimo e le risate sono garantitte, ma la trama si fà più articolata e infarcita di stereotipi un già visti e altre gag un pò messe a riempimento, mi è forse sembrato di notare un abbassamento del tasso comico. Molto carino e molto divertente, ma io avrei semplicemente tolto il punto esclamativo: "quello che si dice un buon film".


    Concordo: il "piatto forte" del film, ciò che lo caratterizza, è proprio l'analisi dei ruoli della coppia. Sull'omosessualità, la collaborazione Steno-Pozzetto aveva dato risultati più interessanti qualche anno prima, nel film "La patata bollente". Peraltro, era un tema piuttosto frequente nelle commedie di quegli anni, dal "Vizietto" in poi.
  • Redeyes • 28/02/17 08:51
    Segretario - 962 interventi
    Stavo riguardando ieri Pane e cioccolata,
    e mi è venuta in mente una domanda, che poi è più una curiosità, o una chicca.
    Dico, è possibile che Steno, visto l'ambientazione a cavallo con la Svizzera, e visto la capigliatura di Pozzetto abbia in qualche modo omaggiato la pellicola di Franco Brusati?

    Diciamo che l'osservazione è indirizzata a sapere se qualcuno è a conoscenza di una qualche intervista in tal senso di Steno.
  • Markus • 28/02/17 10:25
    Scrivano - 4773 interventi
    Redeyes ebbe a dire:
    Stavo riguardando ieri Pane e cioccolata,
    e mi è venuta in mente una domanda, che poi è più una curiosità, o una chicca.
    Dico, è possibile che Steno, visto l'ambientazione a cavallo con la Svizzera, e visto la capigliatura di Pozzetto abbia in qualche modo omaggiato la pellicola di Franco Brusati?

    Diciamo che l'osservazione è indirizzata a sapere se qualcuno è a conoscenza di una qualche intervista in tal senso di Steno.


    Credo sia un vezzo di Pozzetto, in quanto non nuovo a simili operazioni (si era fatto biondo anche nel 1975 in Paolo Barca…). In ogni caso Pane e cioccolata è ambientato in Svizzera tedesca, mentre Mani di fata sul lago Maggiore. Non ho però testimonianze (interviste) a comprovare la mia sensazione.
  • Redeyes • 28/02/17 11:23
    Segretario - 962 interventi
    Markus ebbe a dire:
    Redeyes ebbe a dire:
    Stavo riguardando ieri Pane e cioccolata,
    e mi è venuta in mente una domanda, che poi è più una curiosità, o una chicca.
    Dico, è possibile che Steno, visto l'ambientazione a cavallo con la Svizzera, e visto la capigliatura di Pozzetto abbia in qualche modo omaggiato la pellicola di Franco Brusati?

    Diciamo che l'osservazione è indirizzata a sapere se qualcuno è a conoscenza di una qualche intervista in tal senso di Steno.


    Credo sia un vezzo di Pozzetto, in quanto non nuovo a simili operazioni (si era fatto biondo anche nel 1975 in Paolo Barca…). In ogni caso Pane e cioccolata è ambientato in Svizzera tedesca, mentre Mani di fata sul lago Maggiore. Non ho però testimonianze (interviste) a comprovare la mia sensazione.


    Si, si immagino, d'altronde anche la mia era una sensazione.
    Ma il collegio del piccolo Mariolino non era nella Svizzera tedesca?
  • Markus • 28/02/17 11:33
    Scrivano - 4773 interventi
    Forse sì, ma ora non ricordo con esattezza perché ho visto Mani di fata l'ultima volta diversi anni fa.
  • Ruber • 11/11/20 17:58
    Formatore stagisti - 9429 interventi
    La piscina sul tetto non è della discoteca Hollywood, ma della palestra Virgin che sorge all’ultimo piano del palazzo. 
  • Zender • 11/11/20 18:34
    Capo scrivano - 48970 interventi
    Sì, ma è scritto che il palazzo è sede anche della discoteca Hollywood (e lo è ancora), non che la piscina è dell'Hollywood.
  • G.sacchi • 7/11/23 16:32
    Galoppino - 12 interventi
    Una piccola curiosità "automobilistica". Quando Pozzetto va a trovare il figlio nel "presunto" collegio svizzero, si fa accompagnare in auto dal compagno della Koscina, il quale guida una lussuosa "De Tomaso Longchamp Spider". Si tratta di una vettura rarissima, costruita in circa 20 esemplari, all'inizio degli anni '80. Una vettura identica veniva guidata da Ornella Muti ne "Il bisbetico domato". Vista la rarità del modello è possibile che si tratti proprio della stessa auto. Potrebbe darsi che, per una singolare coincidenza, le produzioni di entrambi i film, alla ricerca di un auto particolare, si siano rivolte al medesimo noleggiatore.
    Ultima modifica: 7/11/23 17:12 da B. Legnani