Son passati dieci anni, quando nel 2009 un'epidemia ha portato i vampiri al predominio. Poiché le risorse di sangue umano scarseggiano, uno scienziato è coinvolto nello studio di un surrogato artificiale del plasma sino a quando, cooptato da un gruppo di superstiti, decide di ribaltare il sistema. Riecco i fratelli Spierig pronti a far danni dopo Undead, questa volta motivati dal successo di quell'emerita boiata ch'é la saga di Twilight. Una pellicola australiana che brilla per tecnica (eccellente la fotografia con toni freddi, verdi e blu) ma fa accaponare la pelle per sperpero del cast.
MEMORABILE: L'effetto del caffé sui vampiri borghesi e attivi di prima serata: somministrato con solo il 5% (anziché il 20%) di sangue a causa della crisi.
I vampiri alle prese con la loro avidità di sangue e, in definitiva, la loro stessa essenza. Il primo tempo è molto bello, ironico nella giusta misura, chiaro nell'esposizione e scevro da inutili effettacci. Compensa pure quel tunnel da sfigato dove Ethan Hawke si aggira pensoso. La ripresa vede scendere in campo del parlato inutile, troppi assembramenti e una certa ripetitività. E così i tre pallini invece di aumentare decrescono.
L'idea di base, una civiltà in cui i diversi (i vampiri) diventano i normali, parrebbe essere promettente. Il film, pur non annoiando, riesce a non stupire mai. I personaggi sono stereotipati e con poco spessore. Il finale è scontato e poco spettacolare. Si ha la sensazione che l'ottimo cast sia andato sprecato in un'opera ben fatta tecnicamente, ma senza spunti originali a livello della struttura narrativa e della regia. Un film che si lascia guardare, ma senza sussulti.
L'idea di base vorrebbe atteggiarsi come intuizione di grande originalità. Purtroppo per i fratelli Spierig, la trovata del rovesciamento di ruoli normale/diverso è invece ben stagionata. Ma questo non sarebbe certo imperdonabile, perché trovare qualcosa di nuovo sotto il sole non è impresa semplice. Imperdonabile invece è la sciattezza desolante con cui tale soggetto è sviluppato, nella totale assenza di uno straccio di soluzione registica inventiva e nel dipanarsi stanco di una trama ovvia e dal finale scontato.
Verranno anche dall'Oceania, ma i fratelli Spierig hanno pur sempre origini "crucche", come Roland Emmerich e Wolfgang Petersen. E della "Crucchia" condividono la pressocché totale mancanza di umorismo, salvo, quando c'è, quello di grana grossa, come nel loro esordio, Undead, ricalcato su modelli ozploitation protojacksoniani. Qui, invece, è tutto molto serio(so) e, comunque, ricalcato: sul Proyas di Dark City, sugli epidemic movie intrecciati con 30 giorni di buio. Non si esclamerà "e chi l'ha mai vista una roba del genere?!?", ma, neanche ci si annoia. E, di questi tempi, è grasso che cola.
Divertente e ben fatto, realizzato con lo spirito del b-movie, Daybreakers non è nulla di più di quello che promette; un film di genere con alcune punte di eccellenza (ottimi l'impianto scenico e la fotografia) e girato con buon senso del ritmo e senza momenti di noia per lo spettatore. Di buon livello la prova del cast.
Il punto di partenza (un mondo popolato da vampiri, dove gli uomini sono una minoranza) è almeno originale e la prima parte ha un buon ritmo. Peccato che verso il finale ci siano troppe concessioni al melodramma che impediscono al film di decollare davvero. Comunque un buon risultato, divertente da vedere e ben recitato dal trio di protagonisti: bravo Hawke, ottimo Neill come cattivo, un po' in disparte Dafoe ma comunque in parte.
Non male questa pellicola degli australiani Spierig. In un mondo alla rovescia, ma solo per i personaggi che recitano le parti (le minoranze sono sempre quelle che devono nascondersi), sono i vampiri a vessare gli umani. Buonissima la prima parte che riesce a descrivere sinteticamente ma con efficacia i problemi dei nuovi dominatori. Purtroppo nella seconda i due fratelli dietro la MDP si lasciano prendere la mano dall'ovvio e dallo scontato (i personaggi di Defoe e Neill sono abbastanza banali) ed anche l'emoglobina sprizza un po' artefatta.
Bypassato saggiamente lo spiegone iniziale su virus e contagi dilaganti a favore di una poetica visione di un mondo desolato al sole e "vivo" al buio, i due Spierig s'accingono a mettere in scena il carrozzone ruotante sull'interessante dilemma perno di gran parte del cinema vampiresco/zombesco. Eccettuata la potente orgia d'emoglobina costituente l'apice del suddetto tòpos, rimane una buona atmosfera d'inquietudine, una discreta inventiva nei particolari, un'accettabile cura degli effetti visivi e poco più. A.A.A. cercasi "piccolo sforzo".
Fanta-horror con trama tutto sommato originale, con l'uomo in via di estinzione in lotta con i vampiri ormai dominanti in un futuro molto prossimo. Non mancano scene splatter, il sangue scorre a a fiumi e il ritmo è accettabile. Peccato che nella seconda parte del film si assista a un deja vu con il solito scontro buoni-cattivi.
Filmetto sul tema succhiasangue che ho visto a pezzetti (a causa dell'improvvisa malattia di un dvd player) e perdipiù in vacanza, senza per questo che ne abbia risentito la mia tenuta mentale e critica. Pertanto ho dedotto che si tratta di un vampire movie simpatico, financo coraggioso nelle scelte di partenza ma che in definitiva non lascia negli occhi e nella memoria di chi guarda ricordi abbacinanti. Sopotutto, comunque, non così male...
MEMORABILE: La fila di vampiri incatenati, pronti all'ustione solare.
Il "mondo rovesciato" della società vampiresca è visivamente ben reso e fornisce un certo spessore sociopolitico al film: gli umani nelle vesti di vittime, i subsiders, la scarsità di risorse, la questione della scelta della propria identità... sono tutti aspetti che suggeriscono metafore dalle quali trarre riflessioni attuali su razzismo, consumismo, tecnologia ecc. Peccato solo che via via gli Spierig scelgano di spingere sul pedale dell'azione approdando a strade più scontate rispetto alle premesse.
In un mondo popolato da vampiri l'astinenza al sangue umano, che diventa sempre più raro, porta alla mutazione di questi trasformandoli in una specie di demoni; ovviamente i primi a rimetterci sono sempre i più poveri. Interessante film sui vampiri che vede i nostri succhiasangue non più in cima alla catena alimentare e pronti a scannarsi per una goccia di sangue umano. Sicuramente nulla di eclatante ma l'originalità della trama e l'alto livello del cast aiutano la pellicola a raggiungere un buon livello.
Tutto è capovolto, si vive di notte e si riposa di giorno. Gli uomini sono una piccola minoranza e la terra è governata da vampiri pronti a tutto per una goccia di sangue. C'è però un piccolo problema: il sangue si sta estinguendo e bisogna trovare un surrogato... Buona l'idea di partenza per questo horror simpatico e ben impostato che grazie anche al cast di tutto rispetto regge fino alla fine. Fa riflettere come i vampiri cannibali, trasformati dalla metamorfosi (e povertà), diventano demoni mandati a morte dalla società stessa perchè inutili.
Nel 2019 un'epidemia ha trasformato quasi tutti gli umani in vampiri assetati di sangue. Uno scienziato cerca un surrogato per evitare la scomparsa dei pochi umani rimasti ma... All'inizio la visione della società vampirica intriga grazie alla fascinosa fotografia dai toni bluastri ma ben presto emergono le magagne d'una sceneggiatura approssimativa e incongruente. Nel cast, Hawke convince nel ruolo del mesto vampiro con i sensi di colpa ma Neill ricicla il solito occhietto diabolico nella parte del capitalista speculatore e Dafoe è sprecato. Non noioso ma modesto, per quanto curato.
Una malattia si è diffusa trasformando gli esseri umani in vampiri. La trama di per sé non è male; purtroppo manca di ritmi incalzanti, che siano appropriati a film del genere. Regia dei fratelli Spierig più che convincente ed efficace. Ethan Hawke discreto, Willem Dafoe in un ruolo (che chissà perché avrà accettato) che desta simpatia. Consigliabile, ma senza troppe pretese.
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DiscussioneGreymouser • 29/03/10 10:44 Call center Davinotti - 561 interventi
Ho visto Daybreakers ricavandone grande delusione, anche perchè a mio parere "Undead" non era tanto male, e speravo che i fratelli Spierig riuscissero a darci una variazione originale sul tema del vampirismo. Ma il semplice ribaltamento per cui gli esseri umani vanno in minoranza non mi sembra sufficiente allo scopo, ed in più la regia e la sceneggiatura sono veramente di un livello desolante. Alcune trovate sono patetiche (quella della percentuale di sangue nel caffè vorrebbe essere una cosa "tosta", ma ci fa venire in mente al più qualche barzelletta), e il tentativo di dare una patina di intellettualismo alla storiella contribuisce a completare il disastro, togliendo via anche quella leggerezza di tono che rendeva moderatamente godibile "Undead".
Fra l'altro, a dirla tutta, io vieterei ormai per legge la produzione di film su vampiri, zombies, licantropi e fantasmi, in quanto sono convinto che siano tematiche così logorate dall'uso sia letterario che cinematografico, che neppure il Dio in terra della regia riuscirebbe ormai a ricavarne qualcosa di profondamente innovativo. Sono convinto che il cinema horror debba trovare altre strade, compiendo fino in fondo una tardiva rivoluzione che in campo narrativo fu compiuta a suo tempo da Poe e Lovecraft.
DiscussioneDaniela • 29/03/10 13:22 Gran Burattinaio - 5930 interventi
Greymouser ebbe a dire: Fra l'altro, a dirla tutta, io vieterei ormai per legge la produzione di film su vampiri, zombies, licantropi e fantasmi, in quanto sono convinto che siano tematiche così logorate dall'uso sia letterario che cinematografico, che neppure il Dio in terra della regia riuscirebbe ormai a ricavarne qualcosa di profondamente innovativo. Sono convinto che il cinema horror debba trovare altre strade, compiendo fino in fondo una tardiva rivoluzione che in campo narrativo fu compiuta a suo tempo da Poe e Lovecraft.
Saresti da quotare al 100%... se non fosse che ogni tanto ci si imbatte in cosine come Pontypool, tanto per citare un film visto recentemente: non certo un capolavoro, ma una variante originale sul tema degli zombi affamati di carne umana, in grado di risvegliare l'appetito cinematografico...
Per Zender:
il cast nella scheda è scombinato e manca Dafoe, ci vorrebbe il tuo magic touch :o)
DiscussioneGreymouser • 29/03/10 13:53 Call center Davinotti - 561 interventi
Giusto, Pontypool è un buon film, almeno per l'originalità dell'assunto. Però io non l'ho letto come una variante sul tema-zombie, in quanto le persone colpite dalla pestilenza linguistica non sono morti che tornano in vita, bensì contaminati. Che poi si comportino in modo non dissimile dagli zombi è un fatto secondario - a mio parere - rispetto al concetto-guida del film, che è quello sì innovativo della parola infetta. E' proprio Pontypool un esempio possibile, anzi, di ciò che intendevo dicendo che il cinema horror deve darsi una svolta. Fortunatamente alcuni registi, come quello di Pontyppol, cominciano a capirlo, e alcuni fra i più grandi lo hanno già capito in passato.
DiscussioneZender • 29/03/10 14:36 Capo scrivano - 47726 interventi
Daniela ebbe a dire: Per Zender:
il cast nella scheda è scombinato e manca Dafoe, ci vorrebbe il tuo magic touch :o) Uhm... Però noto che Undying ha correttamente copiato da Imdb. Che intendi con scombinato? Ho aggiunto Dafoe, questo ok...
DiscussioneDaniela • 29/03/10 14:51 Gran Burattinaio - 5930 interventi
Zender ebbe a dire: Però noto che Undying ha correttamente copiato da Imdb. Che intendi con scombinato? Ho aggiunto Dafoe, questo ok... Vero, lo "scombinio" è di imdb, dove il cast è elencato in modo casuale, non corrisponde ai titoli di testa del film, che recitano: Ethan Hawke, Willem Dafoe, Claudia Karvan ecc.
DiscussioneZender • 29/03/10 15:03 Capo scrivano - 47726 interventi
Posso cambiare e mettere i tre che hai messo te davanti, intanto.
A me questo film è piaciuto abbastanza, certo non siamo di fronte ad un capolavoro ma ad un buon film di genere con alcuni elementi (la fotografia, la scenografia ed alcune trovate) di buon livello a mio parere.
DiscussioneZender • 3/04/10 08:47 Capo scrivano - 47726 interventi
Harrys ebbe a dire: Sì, ogni tanto IMDb non rispetta le gerarchie. Quando ci si trova dinnanzi a tali casi, consiglio di acquisire il cast da Wikipedia...
Per questo film propone:
Ethan Hawke, Willem Dafoe, Isabel Lucas, Sam Neill, Claudia Karvan, Jay Laga'aia, Vince Colosimo Purtroppo copiando da Wiki si ripresenta il problema di sempre però: nomi che potrebbero essere scritti in modo diverso... Ad ogni modo qui li ho presi dal cast di Imdb e spostati.