Stefania • 19/04/11 23:39
Addetto riparazione hardware - 603 interventiPerdonate se mi permetto di fare alcune osservazioni: leggo, sia nel papiro davinottico che, mi pare, in alcuni commenti degli utenti a questo film, espressioni quali "errore giudiziario", o "ingiustizia" in riferimento al caso Carlotto. Personalmente, riterrei corretto parlare di "errore giudiziario" solo quando un soggetto venga condannato per un reato del quale, in seguito, si rivela essere innocente (vedi, ad esempio il caso Tortora).
Ora, questo non è il caso di Carlotto, riconosciuto colpevole da ben tre tribunali in tre processi distinti.
Carlotto non è un innocente ingiustamente condannato, bensì
un colpevole graziato. Se ci siano stati errori, formali o sostanziali, nelle indagini e nei processi, io non so dirlo, ma se è vero che le sentenze vanno rispettate, bisogna rispettare anche quella (anzi, quelle) che hanno condannato Carlotto. Certo, si ha diritto al dubbio: va rispettato chi ritiene Carlotto sia innocente, ma anche chi lo ritiene colpevole.
Aggiungo che, né nel film né nel papiro davinottico, si spende una parola per identificare la vittima: è utile sapere che aveva un nome (Margherita Magello), una giovanissima età (24 anni), che era una studentessa, che viveva con i suoi genitori e che non era un'estranea per Carlotto, bensì un'amica di sua sorella. Aggiungo - e termino- che nel film i riflettori sono accesi sui genitori di Carlotto, ma per gli stessi, identici 17 anni, nelle aule di quegli stessi tribunali, c'erano altri due genitori: quelli di Margherita Magello.
Furetto60
Caesars, Nando
Marcel M.J. Davinotti jr.
Manfrin
Pigro, Stefania, Cloack 77