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Discussioni su Hallucination - Film (1962)

DISCUSSIONE GENERALE

9 post
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  • Schramm • 24/08/19 16:52
    Scrivano - 7820 interventi
    donde scaturisce il sottotitolo la fossa? locandina e titoli di testa non lo menzionano...
    Ultima modifica: 24/08/19 16:52 da Schramm
  • Zender • 24/08/19 18:15
    Capo scrivano - 49098 interventi
    Non saprei. Ricordo di averlo letto in qualche libro, ma in effetti non parrebbe essere presente nelle locandine d'epoca. Lo sposterò negli aka.
  • Caesars • 5/06/20 15:44
    Scrivano - 17013 interventi
    Schramm ebbe a dire:
    donde scaturisce il sottotitolo la fossa? locandina e titoli di testa non lo menzionano...
    A questa domanda ha risposto oggi Daniela con la sua curiosità: "Nel 1972 la TV italiana ha dedicato un ciclo a Joseph Losey. In questa occasione,  il film è stato presentato col il titolo "La fossa",  previo ridoppiaggio non essendo disponibile il sonoro originale."
  • Daniela • 7/06/20 07:45
    Gran Burattinaio - 5940 interventi
    In un paio di commenti, ho letto l'opinione che Losey avrebbe "scimmiottato" o comunque tratto spunto per i suoi teppisti da Arancia meccanica. Questo è astrattamente possibile, ma molto improbabile, considerato che A Clockwork Orange  di Anthony Burgess è stato pubblicato nel 1962, ossia lo stesso anno di uscita del film. Inoltre vorrei far notare che la banda di teddy boys violenti è presente nel romanzo di fantascienza pubblicato nel 1960 a cui la sceneggiatura del film di Losey è ispirata, sia pure con qualche libertà.      
  • Zender • 7/06/20 09:03
    Capo scrivano - 49098 interventi
    OK, uno l'ho corretto, Schramm ho un dubbio, vediamo che dice.
  • Schramm • 7/06/20 23:25
    Scrivano - 7820 interventi
    se lucius e giuan parlano di anticipazione, io ho scavalcato la transenna e dato una pennellata extra di verde kaki perché l'aggressione a inizio film al professore di letteratura presenta più di una similitudine con quella delle prime pagine di un'arancia a orologeria, a partire dal fatto che avviene ai danni di un professore di lettere (o almeno così mi pare di ricordare, non ho un ricordo fresco né felicissimo del film - non proprio opera che rivedrei immediatamente o volentieri), quindi ok il puro caso e il "plagio involontario", ok la sincronicità junghiana, ok la noosfera e le idee che fluttuano nell'aria che vengono captate da più artifex nello stesso periodo di fase creativa, ma delle due l'una; o burgess ha tratto ispirazione da lawrence .o losey da burgess. oppure dell'una le due: nessuno ha preso spunto da nessuno ed è una incredibile combinazione, che per quanto mi compete resta adombrata dalla legittimità dell'ipotesi, che è molto improbabile ma non del tutto impossibile, considerato che tra uscita del libro e realizzazione del film potrebbe esserci stato un breve iato cronologico e che losey lo stesse leggendo durante le riprese. di fatto è quasi un automatismo, se si ha il libro di burgess tra i 10 top hits letterari da portarsi nella bara, ravvisare una forte parentela tra le due aggressioni specie quanto a modalità.
    Ultima modifica: 8/06/20 00:17 da Schramm
  • Daniela • 8/06/20 07:55
    Gran Burattinaio - 5940 interventi
    Schramm ebbe a dire:
    delle due l'una; o burgess ha tratto ispirazione da lawrence .o losey da burgess. oppure dell'una le due: nessuno ha preso spunto da nessuno ed è una incredibile combinazione, che per quanto mi compete resta adombrata dalla legittimità dell'ipotesi, che è molto improbabile ma non del tutto impossibile, considerato che tra uscita del libro e realizzazione del film potrebbe esserci stato un breve iato cronologico e che losey lo stesse leggendo durante le riprese
    Certo, tutto è possibile, ma, come ho già scritto sopra,  una banda di teppisti violenti dai nomi evocativi (Caesar, Cassius) era già presente nel libro di Lawrence, pubblicato in Inghilterra nel 1960, ossia due anni prima di quello di Burgess, e a quello è ispirata la sceneggiatura del film di Losey, quindi ritengo molto più probabile la comune influenza dell'"aria del tempo".  Qui sotto, la copertina della seconda edizione italiana del romanzo nella collana Urania: Fossa-di-isolamento
    Ultima modifica: 8/06/20 07:56 da Daniela
  • Caesars • 23/05/22 10:58
    Scrivano - 17013 interventi
    Caesars ebbe a dire:
    Schramm ebbe a dire:
    donde scaturisce il sottotitolo la fossa? locandina e titoli di testa non lo menzionano...
    A questa domanda ha risposto oggi Daniela con la sua curiosità:
    "Nel 1972 la TV italiana ha dedicato un ciclo a Joseph Losey. In questa occasione,  il film è stato presentato col il titolo "La fossa",  previo ridoppiaggio non essendo disponibile il sonoro originale."
    Secondo quanto riportato nel libro "A qualcuno piace l'horror" di Stefano Leonforte, la versione tramessa in quell'occasione dalla RAI era quella integrale approvata da Losey e non quella uscita nei cinema. Questo spiegherebbe anche il ri-doppiaggio.

  • Buiomega71 • 12/01/25 10:14
    Consigliere - 27275 interventi
    Hammer house of horror

    Dal ragazzo dai capelli verdi ai bambini dalla pelle fredda, Losey s'addentra nelle mire più ambiziose della casa di produzione inglese (di cui, poi, se ne lamenterà, per le interferenze hemmeriane, che le tagliarano la sua opera e modificarono l'assunto voluto dall'autore del Servo)  e lancia un monito per una (im)probabile apocalisse, degli effetti nefasti delle radiazioni atomiche e della creazione di una nuova razza di "superuomini" (o superbambini, come nel caso specifico).

    I teddy boys della canzone (con un Oliver Reed morbosamente e quasi incestuosamente ossessionato dalla sorella, e l'unico attore con certo carisma, appena smesso i panni di un tormentato licantropo in uno dei fiori all'occhiello licantropico hammeriano ) e la storiella d'amore altamente superflua e improbabile (lei una ragazzina scipita, lui un maturo americano anonimo che gira in panfilo) annaspano nella noia e nell'inutilità di un intro troppo lungo e vanesio (la casetta al mare di Viveca Lindfors che scolpisce inquietanti statue), dove salta fuori il Losey di Eva e va a cozzare con lo spirito hammeriano (che vorrebbe discostarsi dal b-movie per approdare ad una fantascienza adulta e autoriale, discostandosi da prodotti tipo Villaggio dei dannati-di cui riprende la maternità "dannata"-, dove prende a modello i bimbi perfetti e biondi, ma ben poco minacciosi).

    Ma una volta nella fossa (o nella grotta, in quello che sembra un campo di concentramento) la pellicola ingrana e cala una fredda geometria kubrickiana (il teleschermo per mettersi in contatto con i bambini "atomici", lo splendido piano sequenza dell'intrusione di un soldato in tuta protettiva che entra silente nella stanza da letto dei ragazzini, gli effetti collaterali a contatto con i bimbi "nucleari", la scoperta della loro gelida temperatura corporea) con questi bambini sfortunati dal potere quasi vampirico, che stanno tra l'innocenza dell'infanzia e l'inconsapevole potere distruttivo.

    La spietata cattura da parte dell'esercito (gli elicotteri che torneranno in Caccia sadica) e uno dei finali più neri, pessimisti e lucidamente crudeli marchiati Hammer (le suppliche d'aiuto dei ragazzini nell'indifferenza generale, l'eliminazione diretta di chi è stato a contatto con loro) elevano uno dei prodotti più vanitosi di casa Hammer (che in pochi casi ha bazzicato la SF), dove l'orrore c'entra poco, se non nella figura malinconica di un gruppetto di scolaretti "succhiaenergia", inquietanti nella loro semplicità di bambini.

    E forse raro caso in cui la Hammer si affida ad un regista  dalla forte personalità autoriale, che ci mette del suo (tutta la prima parte è indissolubilmente, nel bene e nel male, prettamente loseyana) mantenendosi a distanza dagli aspetti exploitativi tipici della casa madre dei vari Dracula e Frankenstein.

    Imperfetto ma dotato di un certo pessimismo e da un fascino raggelante (suggestivo il bianco e nero dell'hammeriano Arthur Grant).

    E non sarebbe da escludere che un giovane Stephen King abbia preso appunti per L'incendiaria.



    Ultima modifica: 12/01/25 11:07 da Buiomega71