Schramm • 3/08/19 23:25
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Il mio problema con Climax e con buona parte dei lavori del Noé post-Seul contre Tous è che laddove nell'esordio i monologhi del protagonista erano scritti benissimo e rappresentavano per me vere perle di nichilismo, trainando interamente il film al di là della ferocia di certe immagini e concetti, via via il regista è andato lasciando sempre più all'improvvisazione
a freddo trovo meno improvvisato di quel che può sembrare questo film (se noé ha dichiarato che lo è ha fatto il furbacchione), ma se è vero che saper improvvisare è arte, questo film è per me sillogisticamente improvvisato.
secondo me ha semplicemente dato un canovaccio dialogico agli attori attorno al quale impostare gli scambi di battute ma con dei nuclei tematici ben specifici afferenti i personaggi, dai quali non allontanarsi troppo; così come l'ho visto e lo ricordo, non è certo un film allo sbaraglio più totale della serie
massì scriviamo due schizzi due che ho il callo dello scrittore che mi duole e que sera sera. Le situazioni sono troppo ben circostanziate e precise nel loro intersecarsi e cozzare tra loro creando il loro stuolo di danni collaterali complementari e supplementari, così come anche le problematiche che legano e fanno collidere di malissimo modo i personaggi non mi sembrano certo piazzate alla
butta su, fate voi qualunque cosa va bene purché ci sbrighiamo e andiamo a casa (di nuovo, per tutte: le coreografie). Il vettore narrativo c'è, come anche uno studio dietro, ed è troppo preciso per dire che questo film è improvvisato nel senso deteriore dell'inventare lì per lì e andò cojo cojo. ti dirò di più: quello di noé è un cinema libero proprio perché risponde a delle leggi.
e sia pure, manca il nichilismo nei dialoghi, mancano dei dialoghi scritti dopo aver fatto overdose dei più agguerriti pensatori agnostici o cinici, che qua è ridotto a condensata bozza negli immancabili pannelli finali, ma di nuovo, quel che non sta nel parlato lo abbiamo appieno a livello tutto situazionale e visivo in un carosello di tutti contro tutti che fa diventare la danza (
la danza è vita, ripeteva un personaggio di king) una guerra o un caotico domino che non risparmia, per cattiveria casuale o causale, nemmeno infanti e feti sul nascere (un altro assillo di tutto noé, peraltro, quello delle gravidanze violentemente interrotte, questo per dire di volata quanto non perda di vista le proprie coordinate di sempre).
per cui a me dialoghi a parte non sembra affatto voltare le spalle a
seul come al restante operato pregresso e il concetto di base o la base di concetti di cui lamenti la mancanza sta tutto nella deriva comportamentale dei protagonisti che rende la seconda parte un inferno assoluto e senza fondo, polarizzando tutto il vitalismo sfrenato trasudato dalla prima.
quello di noé è sempre stato un cinema sanguigno, tutto sensoriale, dove il cavillo intellettivo di fondo è subordinato al più sfrontato esubero formale. la sola differenza con quel seul che tanto rivorresti in vs 4.0 è che là avveniva un gioco di leve che rovesciava l'assunto, e il nichilismo era un io narrante che ribadendo in tutte le salse e minestre che poco serve e nulla vale e che la vita fa schifo e poi crepi (cose che peraltro noé tiene a ribadire in ogni suo film, solo che non le fa ripetere a philippe nahon) si trainava e mangiava l'intero film. a me non sembra da meno un esercizio di stile, anche se ho capito che tu intendi che di negativo qua c'è lo style over substance. ma anche questo non mi trova d'accordo: noé estremizza la forma per farne sostanza carnale; e viceversa, quale/quanta che sia la sostanza di fondo, foss'anche solo un'idea scritta su una scatola di cerini, la esaspera sin da renderla pura forma, e quest'ultima, pura sensazione. a ben vedere è esattamente quel processo alchemico dove formalismo e contenutismo si annullano e raddoppiano di continuo a vicenda diventando un unicum che tanto auspicava artaud per il teatro. a me non pare proprio pochissima cosa.
pigro, dici. non mi sembra, non se vogliamo dare a questo termine l'accezione del fancazzismo da trovarobiere a tempo perso. per tirar fuori un'opera simile, così elaborata e survoltata in tutto, serve invece (parlo proprio da un punto di vista dell'artigianale processo registico e tecnico) un'attenzione, una delicatezza e un controllo a 360° spietati da perfezionista rompipalle che nulla lascia al caso. serve un approccio da appassionatissimo. se però vogliamo dare a pigro il senso di quel che diceva locke del genio (fa quello che può, non quel che vuole), accetto la bacchettata. perché a me non sembra affatto un'operazione svogliata e sfiatata o inerte.
il massimo sarebbe se ora arrivasse Pigro a svelarci di essere noé in incognito.
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un regista che non ha più la voglia o le idee di scrivere dialoghi di un certo peso e basa tutto sull'impatto visivo
insomma quel che proprio non gli perdoni è che tenga secondari i dialoghi e si butti su un cinema di figura. tolto che il cinema, anche il più letterario e narrativo, è per sua primigenia natura immagine, quanto osservi e non ammetti è però lapalissiano già a partire da
irreversible e ripeto se è questo che chiedi al cinema, ci sta, ma non è a quello di noé che dovresti rivolgerti per ottenerlo nella speranza che calchi l'esordio all'infinito, non dopo 3 film che rendono abbastanza chiaro che a lui non interessa bagnarsi due volte nello stesso fiume e che è proprio la dirompenza dell'impatto che più e prima di tutto gli preme, e più forsennata è meglio lui sta (che poi hai detto poco: che farsene di un cinema che ha dei bellissimi dialoghi ma tiene a stecchetto l'impatto?)
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Salvo rari casi, mi piace che nel cinema ci sia della ciccia e in molti lavori per così dire "visionari" spesso si perde di vista che bisognerebbe anche avere dialoghi e concetti di un certo livello
però ferma un attimo: prendiamo proprio l'idea narrativa base di
climax (esile, se vuoi): costruire un bad trip allucinogeno corale che porta a ogni peggio (senza peraltro ricorrere all'esplicitazione visiva delle singole allucinazioni dei personaggi, scorciatoia evitata che gli fa acquisire molti punti extra, veramente pigro sarebbe stato farlo ponendosi come un neo-jodorowsky) come già fece grossomodo in ETV: perché mai graffettarla con appendici posticce e appesantirla di dialoghi stradensi di chissà quali e quanti significati? non trovi che così facendo sarebbe diventato pretestuoso e ancor più pretenzioso e fasullo? voglio dire, a parte due casi i personaggi di questa storia sono quasi tutti giovani edonisti menefreghisti piccoloborghesi figlidipapà che pensano solo a scopare, al soldo, all'ambizione e allo sballo. che senso compiuto avrebbe avuto riempir loro le bocche di sentenze dal micidiale peso filosofico come quelli del flusso di coscienza di
seul? avrebbe coperto tutto di un ridicolo immenso, e tolto ogni credibilità a quelle che sono le pedine di questo specifico contesto/gioco al massacro zulawskiano (il mondo dell'arte, per sé un bel nido di vipere e vespe mica da stare al sicuro). per me è perfettamente centrato e coerente che esponenti di una generazione Z come questi quando parlano vadano a esprimere null'altro che il vuoto che hanno dentro e attorno con dell'altro vuoto, dipingerli al contrario facendoli sembrare dei filosofi di mondo sarebbe stato la barzelletta del 2019.
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se no tanto vale vedersi un videoclip di un'ora e mezza
non capisco, che male ci sarebbe? ci sono videoclip di 96' che picchiano durissimo (
the wall).
assassini nati era un videoclip di 125' venuto dall'inferno. i primi due aronofsky sono praticamente videoclipponi con dentro un'esile storia che sgomita assurti a lungometraggio e funzionano perfettamente.
neon demon era tutto un
ve lo dò io il videoclip!, e non lo ricordo rifulgere per dialoghi da nobel per la letteratura, eppure ha ottenuto i tuoi più pieni consensi. questo pur avendo grossomodo gli stessi difetti di impostazione estetica che stai attribuendo a questo. col tutto che il linguaggio di
climax non mi sembra proprio aderire al prototipo del videoclip, che per sua natura e standard è di norma spezzettatissimo, a meno che nel frattempo i videoclip non siano diventati tutti (ed è certamente possibile che mi sia perso qualcosa nell'ultimo decennio non avendo più tv da tempo) piani sequenza con le mdp che vorticano tra capriole e movenze tai chi..
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Sia nella musica che nel cinema detesto quando l'estro artistico viene usato per giustificare un'assoluta assenza d'idee.
non credi però che se le idee fossero in balia di un'assenza assoluta il film raccoglierebbe dissensi unanimi ovunque e soprattutto le sue recensioni si ridurrebbero a quest'unica frase perché tanto il film non è/ha nulla e quindi nulla al di fuor di questo se ne può dire? a me sta anche benissimo che non ti abbia toccato un dente e non ti sia piaciuto neanche per sbaglio, sta benissimo che te le abbia fatte girare o te le abbia gonfiate dalla noia, e sono pronto ad ascoltarne i perché, ma da qui a dire che è
oggettivamente una bruttura assoluta ed "
evidentemente parco di idee" è un bel salto. se non fosse un'evidenza solo tua sarebbe così. io (e non so chissà quanti altri con me) invece lo trovo parco di idee nel senso che è un parco-idee :D
poi nemmen vedo perché se questo film piace i fruitori debbano necessariamente essere hipster o nerd o modaioli o non ho capito bene che altro. non credo difenderlo sia neanche da elitari, dato che è (prepara i sali) un film che è piaciuto almeno quanto è spiaciuto. per prendere un campionario tra gli altri, su imdb ha la media del 7.2, per cui (là dentro almeno) si è forse più elitari nel dargli addosso. certamente non è un film che può piacere a tutti, tant'è vero che l'italia se ne è guardata bene dall'azzardare una distribuzione, e ciò nonostante abbia fatto il botto a milano.
del mio credo che semplicemente non ti è arrivato, non ci sei entrato tu, magari perché non ti appartiene l'immaginario di noé e il suo intendimento estetico e cinematografico o perché per un dialogo in meno ogni film perde la cappa, o più semplicemente (cosa applicabile a OGNI opera di ogni tipo) ci hai avuto a che fare nella giornata sbagliata o nel paio d'ore più sbagliate di una giornata giusta. insomma, non è il tuo o avrebbe potuto esserlo ma non è stato così. e questo perfetto, lo capisco, capirai se non capita anche a me. ma in sé e per sé il fatto che manca ciò che ti aspetti (dei dialoghi possibilmente pesi nei modi e nei significati) non significa che manca giocoforza tutto il film, o che il film non abbia un'idea di regia e di cinema dietro o idee/cinema dentro..
a ogni buon conto il cinema ha di molto bello che se si vede lo stesso film e a me strapiace e a te stradispiace (o viceversa) alla fine non muore nessuno dei due. alla fine donnina del termosifone rulez.
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ma credo sia anche esagerato dare quasi il massimo a un film che potrà esser confezionato bene ma in cui con tutta la buona volontà non vedo genialità o eccellenza manco da lontano.
è proprio per questo che non è esagerato. che sia tu a non vederla non esclude che possano vedercela altri o che il film in sé non ne disponga in sé. e credo che qualitativamente a climax si possa rimproverare poco.
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in La casa di Jack secondo me c'è ben più ciccia che qui
ne ho visto solo 80', mi stava anche piacendo il giusto e fors'anche quel poco di più, ma sostanzialmente VT a) ripete, senza neanche estremizzarlo più di tanto quanto aveva fatto in
nymphomaniac, applicandolo a serial killer che teorizzano su se stessi come tanti se ne son visti, e tra questi tanti anche migliori (in termini di teoretica dell'omicidio che si fa arte nel suo compiersi il
trio belga ci aveva già servito l'intero menù) e b) non fa praticamente altro per 154', o almeno per quei primi 80 da me visti. sono solo due idee in croce e tautologicamente protratte per due ore e mezzo eppure filano bene e lisce. ma francamente non mi è onestamente parso meno presuntuoso di un noé, e potrei anzi dirti che con tutto quel blablabla di sovradeterministici filosofemi (che a me non bastano da soli a farne un film ricco o soddisfacente) rischia davvero -lui sì- di fare la figura dell'hipsterone più one di tutti.
POI DAVINOTTATO IL GIORNO 19/02/21
Bullseye2
Schramm
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Deepred89, Lupus73, Daniela
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Jdelarge
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