Le più belle truffe del mondo - Film (1964)

Le più belle truffe del mondo
Media utenti
MMJ Davinotti jr
Anno: 1964
Genere: commedia (bianco e nero)
Note: Regie ed episodi: Roman Polanski ("La collana di diamanti"), Claude Chabrol ("L'uomo che vendette la Tour Eiffel"), Hiromichi Horikawa ("La dentiera"), Ugo Gregoretti ("Il foglio di via"). Esiste anche un quinto episodio (Jean-Luc Godard, "Il grande truffatore"), tagliato poi al montaggio.
Lo trovi su

Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

Location LE LOCATIONLE LOCATION

Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Lasci ogni speranza chi s'attende truffe ingegnose come nei migliori film realizzati in tema: quei le truffe sono elementari e attuate senza fantasia alcuna, semplice accompagnamento a segmenti intenti quasi sempre a raccontare altro (tranne nel caso di quello di Chabrol, peraltro il meno riuscito in assoluto), tutti inseriti in una diversa, importante città che si fa spesso protagonista. Si pensi a LA COLLANA DI DIAMANTI, l'episodio che apre e reca la firma prestigiosa di Roman Polanski (al suo primo film non polacco). Siamo in una Amsterdam ripresa molto bene e dai cui canali le gru estraggono un po' ovunque auto caduteci dentro: un'idea surreale che dà la cifra di uno...Leggi tutto stile da subito alla ricerca di elementi originali. Immediatamente riconoscibile, suggestiva nei suoi scorci, la capitale olandese ospita la storia di una giovane ragazza francese (Karen) che s'infila in un'auto trovata aperta per cambiarsi le calze. Quando arriva, il proprietario stizzito (Teulings) s'infuria, ma poi si lascia irretire dal fascino della donna, che accompagna per un giro panoramico tra un mulino e un ristorante indonesiano prima di condurla a casa. E' l'episodio più personale, che pur nella futile inconsistenza della vicenda colpisce per la sua impronta quasi onirica, ben resa da una protagonista inafferrabile che poco parla lasciando alla controparte maschile il contatto con una realtà che trova nel finale "truffaldino" la sua ultima ragion d'essere. Impalpabile, eppure di un certo gusto avanti coi tempi.

Con L'UOMO CHE VENDETTE LA TOUR EIFFEL Chabrol dirige il segmento peggiore, che già nel titolo esaurisce quanto si appresta a raccontare e che fa sembrare il Totò di due anni prima, impegnato a vendere la Fontana di Trevi a un americano, un modello inarrivabile. Qui la vittima è un tedesco (Blanche) innamorato dei francesi e della Torre, cui un gruppo di truffatori organizzati rifila un fasullissimo contratto di vendita. L'unica trovata spiazzante è il demente della banda che, mentre i complici sciorinano al grullo tedesco i numeri della Torre, non riesce a smettere di ridere. Il resto è una sorta di aperta propaganda alla capitale francese e un inno alla bellezza del suo simbolo architettonico (e della Deneuve nel ruolo di segretaria). Sgradevolmente superfluo.

In LA DENTIERA ci si sposta a Tokyo, dove una prostituta (Hama) conosce in un locale un uomo dalla preziosissima dentiera in platino (Mitsuda). In cerca di denaro, gli chiede di poter essere da lui assunta come domestica e sarà testimone di un tragico evento che condurrà al colpo di scena chiamato a dare un senso all'episodio diretto da Hiromiki Horikawa. E in effetti quel che d'altro si vede ben poco convince, al di là delle attraenti forme e dell'espressività di Mie Hama. Poco si percepisce anche dell'insolita ambientazione e il tutto resta nell'ambito dello scherzo poco riuscito.

Chiusura con il nostro Ugo Gregoretti e IL FOGLIO DI VIA, in cui una prostituta (Giorgelli) priva di residenza viene rispedita a Napoli da chissà dove. Come accasarsi? La soluzione le viene suggerita da un giovane cliente dall'aria sveglia: potrebbe forse sposare uno dei vecchietti dell'ospizio. Ambientato con tratti quasi neorealisti in una Napoli abbastanza presente, un episodio non detestabile ma nemmeno interessante, con una Giorgelli sufficientemente "verace" alle prese però con una sceneggiatura debole che trova un'impennata giusto nel finale, di nuovo legato a un colpo di scena (in questo caso piuttosto azzeccato). Troppo poco, nel complesso. Soprattutto per chi da un titolo simile si aspetta qualche ingegnosa trovata e da registi di nome qualcosa di intrigante. Manca all'appello l'episodio di Godard (titolo IL GRANDE TRUFFATORE), eliminato al montaggio e presente solo nelle copie non francesi né italiane.

Chiudi
TITOLO INSERITO IL GIORNO 13/09/22 DAL DAVINOTTI
Clicca sul nome dei commentatori per leggere la loro dissertazione
ORDINA COMMENTI PER: BENIAMINI GERARCHIA DATA

Daniela 14/09/22 07:21 - 12606 commenti

I gusti di Daniela

Titolo truffaldino dato che quelle mostrate sono truffe piuttosto banali. L'episodio migliore è quello di Polanski per lo stile capace di valorizzare la bellezza di Amsterdam. Assai modesto quello parigino in cui Chabrol dirige con la mano sinistra una specie di brutta copia della vendita della Fontana di Trevi al Decio Cavallo di turno. Molto poco brillante anche l'episodio girato a Tokyo e diretto da un regista di secondo piano, mentre quello napoletano di Gregoretti è improntato a un neorealismo che rende il racconto un poco più interessante. Godard non pervenuto.

Ronax 6/02/23 01:47 - 1244 commenti

I gusti di Ronax

Tre bei nomi del cinema europeo e italiano e un poco noto autore giapponese messi insieme per dare vita a un filmetto a episodi che si trascina fra pochissimi alti e molti bassi. A cavarsela relativamente meglio è Polanski che ambienta la truffa ad Amsterdam in un'atmosfera quasi onirica accentuata dal carattere enigmatico della bella protagonista. La palma del peggio spetta a Chabrol con una farsa che non fa ridere neanche per un attimo. Più che modesti i segmeti di Horikawa e Gregoretti. Il brano di Godard, tagliato al montaggio, pare fosse il migliore. Non che ci voglia molto.
MEMORABILE: Le purtroppo fugaci apparizioni di una giovanissima e splendida Catherine Deneuve.

NELLO STESSO GENERE PUOI TROVARE ANCHE...

Spazio vuotoLocandina Birthday girlSpazio vuotoLocandina FanboysSpazio vuotoLocandina GabrielaSpazio vuotoLocandina Tutto a posto e niente in ordine
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.

In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.


DISCUSSIONE GENERALE:
Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.

HOMEVIDEO (CUT/UNCUT):
Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.

CURIOSITÀ:
Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.

MUSICA:
Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.