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Discussioni su Carnage - Film (2002)

  • TITOLO INSERITO IL GIORNO 9/09/14 DAL BENEMERITO BUIOMEGA71
  • Clicca sul nome dei commentatori per leggere la loro dissertazione ( vale mezzo pallino)
  • Davvero notevole!:
    Buiomega71
  • Non male, dopotutto:
    Daniela

DISCUSSIONE GENERALE

6 post
  • Se ti va di discutere di questo film e leggi ancora solo questa scritta parti pure tu per primo: clicca su RISPONDI, scrivi e invia. Può essere che a qualcuno interessi la tua riflessione e ti risponda a sua volta (ma anche no, noi non possiamo saperlo).
  • Buiomega71 • 9/09/14 10:38
    Consigliere - 27396 interventi
    Romero (che non è il mitico regista di Zombi) è un possente toro che ha "incornacchiato" il giovane torero nell'arena. Viene così macellato (il toro, non il torero) e i suoi pezzi vagheranno per l'europa (dalla Spagna, alla Francia fino al Belgio) finendo nelle mani di varia umanità, in un gioco a incastri dalla narrazione alla Inarritu (ma senza spocchia autoriale), tra surrealismo, cinismo, grottesco e humor macabro, coi terribili e paradossali giochi del destino

    Le ossa finiranno in mano a Chiara Mastroianni, svampita siciliana in terra francofona, che si fà operare ossessivamente dai nei sulla pelle, attrice a tempo perso e frequentatrice di assurde terapie in piscina

    Le corna sono destinate a un giovane e disadattato tassidermista, che vive in una zozza roulotte (zeppa di animali squartati e imbalsamati coperti di mosche) con l'anziana, petulane e cinica madre

    Gli occhi vengono indirizzati a un medico fredifrago, con moglie instabile in attesa di 5 gemelline!

    L'osso (venduto dalla Mastroianni)và ad una famiglia per il loro cagnolone (che schiatterà appena mette l'osso tra le fauci), di cui la figlia piccola soffre di epilessia , sempre attaccata alla tv a vedersi corride e sogna di avere un paio di corna

    La carne verrà mangiata da Angela Molina, che ha alle spalle un terribile passato, che si e appena ricongiunta con la figlia maestra, e il suo destino sarà agghiacciante quanto imprevedibile

    Di mezzo un giovane filosofo aspirante suicida

    Cinema livido, corale, denso come il sangue, vite che si sfiorano, si amalgamano, in un gioco travolgente e satiro, feroce e surreale

    Pezzi di vita quotidiana, stravolti dall'anima del toro, che entra nelle vite dei protagonisti (per un motivo o per l'altro) e ne sconvolge le esistenze

    Di assoluto talento registico e grande narratrice, la bella e bravissima Delphine Gleize gioca con il cinema degli Ozon e degli Almodovar, passando per reminiscenze bunueliane e follie del primo Bigas Luna (anche quello dell'Angoscia), in un continuo e febbrile andirivieni di nonsense, cattiveria, amarezze, pugni nello stomaco inaspettati, assurdità, di destini bizzarri e coincidenze paradossali

    Impreziosito dallo score musicale di Eric Neveux e dalla bellissima e avvolgente fotografia di Crystel Fournier con momenti di grandissimo cinema, ora teneri, ora beffardi, ora feroci

    Il coro degli ustionati (da pelle d'oca), la scelta estrema della Molina (che arriva come una fucilata), la morte del cane, la macellazione del toro (mi ha ricordato i mattatoi di La Chiamavano Bilbao), il trapianto di fegato, le crisi epilettiche della bambina, il "lavoro" del giovane tassidermista sotto la direzione della "terribile" mammina sguercia, la ragazza incinta che si mette ad abbiare al cagnolino sull'uscio di casa, le surreali terapie nella piscina con gli iscritti tutti nudi, matrici raccontati in televisione con disarmante e inquietante normalità, il disegno d'infanzia "fittizio", gli squilibri mentali della Molina (che sfoggia ancora, dietro una camicia da notte trasparente rossa, un gran bel paio di tette), le pantomime dell'aspirante suicida, i folli dialoghi spesso sopra le righe, l'inseguimento notturno in auto alla Mastroianni (davvero intensa), la melodica canzone portoghese con sonorità simili a Poster di Baglioni, le assurde telefonate "C'è Brigitte?", la bambina con le corna luminescenti a intermittenza

    La Gleize ha davvero un talento non comune , mette forse troppa carne al fuoco, ma il suo è cinema vitale, sanguigno, isterico, convulso, fatto di passione, di morte, di rinascita, di solitudine, di speranza...

    Meritatissimo il premio della giuria al Festival di Cannes del 2002 come miglior opera prima (condivisibilissimo)

    Sottostimato e assolutamente da recuperare (da noi è uscito criminosamente solo in dvd) questa bizzarra specie di europeo America Oggi in freakland

    Puro cinema viscerale e intenso. Altro che Inarritu!
    Ultima modifica: 9/09/14 14:08 da Buiomega71
  • Buiomega71 • 9/09/14 10:44
    Consigliere - 27396 interventi
    Delphine Gleize, bella, narratrice di gran talento e promessa mancata del nuovo cinema francofono

    http://images.sudouest.fr/images/2011/02/14/317892_15717323_460x306.jpg
  • Didda23 • 9/09/14 10:46
    Compilatore d’emergenza - 5800 interventi
    Il film sembra decisamente interessante.

    Non ero al corrente di questa tua idiosincrasia nei confronti del regista messicano.
  • Buiomega71 • 9/09/14 10:52
    Consigliere - 27396 interventi
    Didda23 ebbe a dire:
    Il film sembra decisamente interessante.

    Non ero al corrente di questa tua idiosincrasia nei confronti del regista messicano.


    Per me il regista messicano è una delle più grandi sole che il cinema ci abbia "donato" ultimamente

    La Gleize è tutt'altro pianeta (quando si dice sottovalutati e sopravvalutati)
  • Didda23 • 9/09/14 11:08
    Compilatore d’emergenza - 5800 interventi
    Si, ho letto la tua stroncatura a 21 grammi.. E pensare che Amores Perros lo vedo molto buiesco.
  • Buiomega71 • 9/09/14 11:12
    Consigliere - 27396 interventi
    Didda23 ebbe a dire:
    Si, ho letto la tua stroncatura a 21 grammi.. E pensare che Amores Perros lo vedo molto buiesco.

    Quello non l'ho ancora visto, ma 21 Grammi e Babel sono talmente brutti e noiosi da rasentare l'inguardabile. Uno dei registi più sopravvalutati in assoluto. Detestabile e l'unico aggettivo che mi possa venire in mente