Curiosità su L'esorcista - Film (1973)

CURIOSITÀ

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  • Zender • 29/11/07 08:40
    Capo scrivano - 47731 interventi
    Fa parte dei cento film (realizzati tra il 1950 e il 1980) che Stephen King ritiene abbiano dato "un peculiare contributo al genere horror" (ed è anche fra i suoi preferiti).
    (Fonte: S. King, Danse Macabre, 1981)
  • Undying • 21/02/08 15:30
    Risorse umane - 7574 interventi
    Ma come può essere vero? Diavolo!!! Non è possibile!

    Quanti di voi si ricordano (sempre se lo hanno saputo) che all'origine del film ci sta una solida base, che ha fondamenta - granitiche - conficcate nella realtà?

    Solitamente gli horror ed i thriller hanno sbandierato sul manifesto (anche e spesso fuori luogo) "ispirato da una storia vera", "tratto da un fatto realmente accaduto"... e via discorrendo.

    Ma un film tenebroso e spaventoso (cronache relative alle anteprime del 1973 parlano di svenimenti e - in un caso - di suicidio) come questo, forse era meglio lasciarlo supporre inverosimile, frutto di fantasia e di leggende; al più verosimile, ma sul piano cattolico (quindi iconografico e simbolico: come lo sono Satana e L'Inferno).

    Fatti realmente accaduti
      1) Fase dell'avvicinamento:

    - 15 gennaio 1949 - John Hoffman, un 14enne del Maryland, era in compagnia della nonna, ma la serata non si presentava usuale: sotto al pavimento in legno dell'abitazione, infatti, quella notte qualcosa (o qualcuno?) iniziò a "grattare" e fare strani rumori.

      2) Fase della possessione:

    - dura sei settimane la vicenda di John, tra effetti tipici dell'invasato e disturbi della personalità (l'eterno dilemma: Diavolo o pazzia?)

      3) Fase dell'esorcismo:

    - il 16 marzo del 1949, sino al mese di aprile avanzato, viene eseguito formalmente, per tramite del reverendo David Lawrence, il rito dell’esorcismo, che si conclude con l'uscita (dal corpo) della personalità maligna (dissociata o demoniaca che fosse)...

    Il Libro
    The Exorcist, esce come romanzo nel 1970, scritto da William Peter Blatty (in seguito l'autore dirigerà il capitolo conclusivo, Legion) ed è ispirato al fatto realmente avvenuto nel 1949.
    Oltre 13 milioni di copie vendute spingono la Warner ad acquistarne i diritti... ed il resto è storia (del cinema).
  • Undying • 16/11/08 23:55
    Risorse umane - 7574 interventi
    Argomenta Teo Mora nel pregiato Storia del Cinema dell'Orrore (Fanucci, tomo primo, secondo volume):

    "La ragione del successo di questi film va cercata (...) in quel disagio sociale delle popolazioni urbane che ha contribuito a rinnovare l'interesse per l'occulto.
    Se infatti in Italia la casuale coincidenza con un discorso del Papa che riaffermava l'esistenza del Maligno e la conseguente polemica sui quotidiani che ne ha accompagnato l'uscita possono giustificare il successo di un film non eccezionale come L'Esorcista di William Friedkin (...) non si può altrimenti spiegare come, anche all'estero, si sia unanimamente (o quasi) preso sul serio quello che non è altro che un esercizio - e come tale anche piacevole - nel campo dell'orrore".
  • Undying • 20/12/08 10:26
    Risorse umane - 7574 interventi
    * Il colloquio tra il tenente Kinderman e Padre Karras è ricco di citazioni cinematografiche.
    Inizialmente Kinderman paragona il sacerdote a John Garfield, ma al termine del colloquio gli dice in tono sarcastico che somiglia a Woody Allen: nella versione americana l’attore nominato è in realtà Sal Mineo.

    ** Lo spirito con cui Regan comunica tramite la tavola Ouija, chiamato Capitan Gaio nella versione italiana, si chiama in realtà Capitan Howdy (Howard è il nome del padre di Regan).

    *** Uno dei giocattoli preferiti di Regan è un pupazzo che ha la forma di uccello ed assomiglia (anche se molto più "castamente") alla statua del demone assiro Pazuzu; inoltre, in una scena padre Karras sfoglia alcuni disegni fatti da lei, ed uno di essi raffigura un cane alato (Pazuzu è raffigurato alato e col volto di cane).

    Fonte: Wikipedia
  • R.f.e. • 26/08/09 09:25
    Fotocopista - 826 interventi
    Doppiatori italiani:

    *Valeria Moriconi: Ellen Burstyn
    *Giancarlo Giannini: Jason Miller
    *Romolo Valli (scene aggiunte riedizione: Dario Penne): Max von Sydow
    *Monica Gravina (scene aggiunte riedizione: Letizia Ciampa): Linda Blair
    *Laura Betti: Mercedes McCambridge
    *Corrado Gaipa: Lee J. Cobb
    *Alida Cappellini: Kitty Winn
    *Oreste Lionello: Jack MacGowran
    *Massimo Foschi: Barton Heyman
    *Marcello "Max" Turilli: Rudolf Schündler
    *Luciano Melani: Rev. William O'Malley

    doppiaggio: C.V.D.
  • Undying • 18/11/09 15:48
    Risorse umane - 7574 interventi
    I rumori del Diavolo

    Da segnalare l'importante lavoro sonoro, cosa normalmente atipica nelle produzioni cinematografiche dei primi Anni Settanta.

    La serietà della messa in scena, frutto di una rigida (e quasi gelida) regia predilige un tipo di interpretazione sussurrata, leggera, delicata: per contrasto a tutto ciò, e per dare maggior rilievo ai momenti di puro orrore, improvvisamente il sonoro assume una dimensione "fisica" e quasi urtante: nelle esternazioni urlate del Demonio, emesse (ancora un contrasto) da una vergine dall'apparenza fragile; negli improvvisi colpi dal soffitto (i topi); nell'importante contributo dell'ipnotica colonna sonora.

    Blatty sviluppò la sceneggiatura basandosi sul suo stesso libro, ma in un primo momento si era posto parecchi limiti e censure: in particolare sull'oscenità di talune frasi sboccate, gridate da Regan in fase di possessione.
    Fu lo stesso Friedkin a richiedere un'opportuna revisione della sceneggiatura, più fedele al testo di partenza.
  • Funesto • 2/05/10 18:26
    Fotocopista - 1415 interventi
    * La robaccia vomitata dalla Blair indiavolata è crema di piselli.

    * Al cinema il film faceva delirare la gente: una persona ha avuto le convulsioni e si è rotta la mascella cadendo....

    * Il terribile urlo che emette la mamma della posseduta dopo essere stata lanciata via dalla figlia non era recitato: lì Ellen Burstyn si spaccò la schiena e tutt'ora ha grandi problemi a causa di quella caduta terribile.
    Fonte http://www.exxagon.it/esorcista.htm
  • Lucius • 23/07/10 20:03
    Scrivano - 9063 interventi
    * La maniacale cura per i dettagli di Friedkin fece sì ad esempio che il set fu raffreddato per poter vedere l'alone del fiato che usciva dalle bocche degli attori durante le scene dell'esorcismo.
    Ovviamente ciò fece lievitare i costi, che dai quattro milioni di dollari previsti passarono a dodici, peraltro ampiamente recuperati.

    * Molto tempo fu dedicato anche alla voce del demonio, che fu infine individuata, nella versione originale, in quella di Mercedes McCambridge, la rivale di Joan Crawford in Johnny Guitar.
    Fonte: Scandalo al cinema. Dossier di Ciak.

    * L'uscita del film fu accompagnata da molte polemiche. Il pastore evangelico Billy Graham accusò il regista di essersi alleato col demonio (quello vero) asserendo che questi si era impossessato della pellicola e pertanto bisognava esorcizzare le copie del film a una a una.
    Fonte: Ciak.

    * Misteri sul set: ci fu anche la strana sparizione della gigantesca statua del demone assiro Pazuzu (re degli spiriti maligni dell'aria), che spedita in Iraq per le riprese del prologo finì chissà come a Hong Kong, dove fu fortunosamente recuperata all'ultimo momento.
    Fonte: Ciak.

    * Per il manifesto il regista ed il direttore della fotografia si ispirarono al celebre dipinto di Magritte "L'impero della luce", esposto a Venezia a Palazzo Guggenheim.

    * Ellen Burstyn avrebbe accettato di recitare nel film solo se fosse stata tolta una frase che nello script il suo personaggio avrebbe dovuto pronunciare. La frase era "Credo nel diavolo!". La produzione la accontentò.

    * Mercedes McCambridge, che nella versione in lingua fa la voce del demone (da noi l'ha fatta Laura Betti), dovette citare in giudizio la Warner per farsi inserire nei credits.

    * Il rumore della testa di Regan che si gira fu realizzato da Gonzalo Gavira (lavorò a El Topo, 1970 di Alejandro Jodorowsky) che venne fatto venire dal Messico esattamente per questo compito. Realizzò il rumore torcendo un borsellino che conteneva carte di credito.
    Fonte: Ciak.

    * La camminata a ragno, tolta dalla versione del 1973, è stata realizzata dalla contorsionista Linda R. Hager, che si aiutò con corde e cavi che in pratica reggevano tutto il peso del suo corpo.
    Fonte: Ciak

    * L'infermiera che entra nell'ufficio del dottor Taney dopo l'arteriografia è la vera madre di Linda Blair.

    * Per l'effetto del vomito, Smith costruì un marchingegno da inserire nella bocca di Eileen Dietz, ricoperto da una protesi e fissato dietro la nuca, alimentato con una pompetta.Di fatto, l'artista scoprì, solo dopo l'uscita del film, che l'unica scena da lui realizzata con questo apparecchio utilizzata nel montaggio finale, era il copioso rivolo di vomito che inzuppa la stola di padre Merrin.
    Fonte: L'esorcista 25 anni dopo, di Daniela Catelli.
  • Zender • 2/12/11 08:34
    Capo scrivano - 47731 interventi
    Possiamo finalmente avere una ragionevole certezza che il film uscì nelle sale italiane con il divieto ai minori di 14 anni e non ai 18 come molti credono. Oltre ai visti censura presenti su vhs e bluray
    VM 14 ANNI visto censura del 21/08/74 , riportiamo un prezioso flano dell'11 ottobre 1974 (pochi giorni dopo l'uscita in Italia del film):

  • Lucius • 23/05/12 19:26
    Scrivano - 9063 interventi
    Direttamente dalla prestigiosa collezione Lucius, la copertina del libro stampato in Italia nel 1974:

  • Lucius • 17/01/13 13:17
    Scrivano - 9063 interventi
    Direttamente dalla prestigiosa collezione Lucius, una lobby card originale francese:

  • Lucius • 14/04/13 10:54
    Scrivano - 9063 interventi
    Dieci anni prima de L'esorcista fu Brunello Rondi a mostrare per primo la spider walk nel suo film Il demonio (1963):


  • Buiomega71 • 10/03/14 09:10
    Consigliere - 25943 interventi
    Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flanetto di Tv Sorrisi e Canzoni della Prima Visione Tv (Venerdì 5 ottobre 1984) di L'esorcista:

  • Schramm • 4/07/18 18:14
    Scrivano - 7694 interventi
    L'urlo del demone cacciato dal corpo di Regan non è che la registrazione dello strillo di maiali portati al macello

    (Fonte: Rihannon Guy, Portala al cinema, pag 87)
  • Schramm • 5/07/18 19:51
    Scrivano - 7694 interventi
    Jack Nicholson era in predicato per la parte di Padre Karras, prima che Jason Miller la conquistò.William Friedkin era dell’avviso che Jack avesse un aspetto ben poco sacro per recitare con la tonaca.

    * Lo studio voleva Marlon Brando per il ruolo di Padre Merrin. William Friedkin vi si oppose immediatamente argomentando che sarebbe divantato un film Brandocentrico al posto dell’opera importante che intendeva realizzare.

    * I produttori provarono a provinare Jamie Lee Curtis per il ruolo di Regan MacNeil, ma sua madre Janet Leigh le negò il permesso.

    * Una giovanissima Sharon Stone venne presa in considerazione per incarnare Regan McNeil.

    * Audrey Hepburn fu la prima scelta di William Friedkin per il ruolo di Chris MacNeil, e la Warner Brothers lo supportò per via dell’ottima reputazione dell’attrice, che tuttavia accettò alla sola condizione che il film venisse girato a Roma.
    La scelta ricadde allora su Anne Bancroft, che essendo al suo primo mese di gravidanza dovette rifiutare. La terza a declinare fu Shirley MacLaine, per poter lavorare al similare, ma assai meno popolare, Possession - Legame di sangue.
    Anche a Jane Fonda venne offerta la parte di Chris MacNeil ma la rifiutò perché impegnata nella causa pacifista della guerra del Vietnam. Notoria per la sua vena polemica e radicale, definì il film “un mucchio di rimasticature capitaliste del cazzo”. Tuttavia nel libro William Peter Blatty on 'The Exorcist', l’autore riporta che l’attrice lo visitò a casa per dirgli che la dichiarazione fu montata ad arte dalla stampa e gli disse che il vero motivo del rifiuto aveva origine dalla miscredenza nel sovrannaturale.
    Dopo il rifiuto di Barbra Streisand, vennero in seguito prese in esame anche Lee Remick, Carol Burnett e Raquel Welch.

    Carrie Fisher e sua madre Debbie Reynolds si contesero i ruoli di Regan e Chris MacNeil.

    Stacy Keach venne inizialmente ingaggiato da William Peter Blatty per interpretare Padre Karras finché William Friedkin non puntò Jason Miller in una piece tetrale di Broadway. Malgrado Miller fosse un assoluto esordiente cinmatografico, il contratto di Keach venne dichiarato nullo dalla Warner Bros. (lo ritroveremo, in compenso, protagonista de La nona configurazione, sempre di Blatty, n.d.S.).

    Al Pacino e Gene Hackman furono considerato assieme ad altri attori di prim’ordine (Dustin Hoffman, Warren Beatty, Burt Reynolds, Ryan O'Neal, Peter Fonda, Jon Voight, Robert Blake, Christopher Walken, Alain Delon, James Caan , Paul Newman, Elliott Gould, e George Hamilton) per la parte di Padre Karras. Friedkin pensò anche a Roy Scheider, ma per ragioni poco chiare Blatty si oppose fermamente.

    Alfred Hitchcock declinò l’acquisto dei diritti di sfruttamento cinematografico del romanzo, e la sua decisione di non volerne essere il regista si rinforzò quando subentrarono altri produttori rispetto a quelli iniziali.
    A John Boorman venne offerta la chance di essere il regista, ma rifiutò contrariato dalla troppa crudeltà verso I bambini tratteggiata dallo script. Accettò comunque di dirigerne il sequel.

    Laura Dern e Eve Plumb furono provinande per il ruolo di Regan McNeil.

    Ad Alan Alda venne offerta una parte nel film ma la rifiutò perché non gli piacque il libro.

    Durante i suoi trascorsi lavorativi come modella, Kim Basinger fece il provino per la parte di Regan McNeill.

    Dana Plato sostenne che le venne offerto il ruolo di Regan e che sua madre Kay non le permise di accettare. Nel libro Former Child Stars: The Story of America's Least Wanted, William Peter Blatty la smentì totalmente.

    Geraldine Page rifiutò il ruolo della madre che andò a Ellen Burstyn.

    Kay Lenz rifiutò il ruolo di Regan McNeil perché non le piaceva lo script. William Friedkin se ne fece una ragione dicendosi che era comunque troppo vecchia.

    Pamelyn Ferdin, una veteran di sci-fi e drammi sovrannaturali, fu una delle candidate per la parte di Regan, ma la rifiutò perché si riteneva troppo riconoscibile dal pubblico e per non compromettersi la sua carriera letteraria.

    Jill Clayburgh fece il provino per il ruolo di Sharon.

    Anissa Jones si presentò come provinanda per il ruolo di Regan, ma venne scartata.

    Ken Nordine venne considerato per dare voce al demone, ma Friedkin pensò che sarebbe stato meglio ricorrere a una voce femminile.

    (Fonte: Imdb)
  • Schramm • 31/07/18 16:25
    Scrivano - 7694 interventi
    * Tra i registi in predicato per maneggiare le redini realizzative, Kubrick si tirò indietro perché voleva sviluppare in assoluta autonomia i propri progetti, senza interferenze produttive di terzi; Penn perché saturo della violenza già abbondantemente affrontata in precedente, specialmente in Gangster story, e non voleva ripetersi; Nichols non trovava possibile trovare una dodicenne credibile quale incarnazione del demonio.

    * Nella scena alla visita della madre di Karras all’asilo psichiatrico, la maggior parte delle comparse in campo sono vere pazienti del posto, riprese con cineprese nascoste, per enfatizzare l’atmosfera di povertà, malattia e depressione.

    * Una delle prime scene ha luogo nella metro di New York dove un mendicante chiede l’elemosina a Karras. Vinny Russell, il mendicante che fa il cameo è un vero senzatetto alcolizzato trovato da Lou DiGiamo perlustrando i bar di Manhattan. Anche i vestiti indossati nella scena erano i suoi abituali. Per girare quella scena venne rifocillato di alcolici per diverse settimane. Ci vollero 5 ore per fargli dire la battuta in modo convincente. Portato tempo dopo in sala doppiaggio in stato di estrema ubriachezza per ripetere la battuta allo stesso modo, ce ne vollero altre due prima di un buon risultato anche perché Vinny non ricordava di aver girato la scena e non capiva perché si trovasse là e quel che gli stesse chiedendo Friedkin. Ottenuta due ore dopo la battuta giusta, Vinny si alzò urlando “Giuro che non lavorerò mai più con questo regista!

    * Tra le tante stranezze e vicende infauste gravate sui tempi e sui costi di realizzazione, il set prese fuoco per cause mai chiarite, finendo completamente incenerito con tutte le scenografie naturali faticosamente reperite da Friedkin (quadri, tappeti, drappi, mobilia). L’assicurazione ipotizzò che uno dei tantissimi piccioni che nidificavano sulle travi del soffitto fosse finito folgorato contro un riflettore, creando un corto circuito. Ci vollero almeno sei settimane per ricostruire e riarredare il set.

    Poco tempo dopo, un ragazzo in vena di acrobazie motociclistiche precipitò a velocità folle contro il figlio di Jason Miller investendolo mentre la moglie dell’attore lo stava portando a giocare. Il piccolo venne ricoverato restando in gravissime condizioni per una settimana. Le riprese subirono un altro lungo arresto finché il figlio di Miller non venne dichiarato ufficialmente fuori pericolo.

    Poco prima di girare la sua prima scena, Max Von Sydow ricevette la notizia della morte del fratello, che lo fece tornare a Stoccolma per il funerale.

    La supposta maledizione colpì anche le riprese irachene: a causa di uno sventato attentato e colpo di stato a opera del cugino di Saddam Hussein, le riprese vennero tassativamente bloccate dai funzionari governativi locali per giorni e giorni, ingenerando nella troupe la paranoia di essere sospettati di chissà quale reato e in stato di arresto. Per via dell’alta temperatura (54°) quasi tutta la troupe fu colta da alte febbri e dissenteria.

    Nel sito archeologico di Hatra che vediamo a inizio film vennero decapitate centomila persone dai Sansidi nel 240 d.C.
    Gli archeologi tedeschi trovarono le teste di tutti perfettamente conservate assieme alle statue nel corso degli scavi effettuati durante le riprese del prologo.

    La statua di Pazuzu altra tre metri e mezzo e larga due e mezzo, costruita da Bill Malley, non raggiunse l’Iraq. Malgrado fosse assicurata dalla rinomata compagnia aerea Flying Tigers, risultò per giorni dispersa non rintracciabile. Venne alfine ritrovata in Australia, da cui venne rispedita a Baghdad. La troupe apprese che durant il tragitto la maggior parte dei funzionari doganali s’impaurì nel vederla, bloccandone il tragitto.

    Dopo che vennero girate le scene coi cani attorno ai piedi della statua, per tentare di far litigare i quali venne gettata attorno al basamento carne fresca, iniziò a circolare la voce che dall’America erano giunti adoratori del diavolo che avevano eretto una statua a Pazuzu per effettuare sacrifici umani. In virtù di questa fregnaccia, gli Yazidi (una tribù locale di origini curde), cultori del demone Shaytan perseguitati per il proprio credo, si interessarono a Friedkin e all'attività della sua equipe, e inoltrarono un invito governativo a incontrarsi col loro sceicco. Rischiando seri grattacapi diplomatici nonché la stessa vita, Friedkin accettò il rendez-vous, deludendo lo sceicco quando gli spiegò che la statua serviva per girare un film e non per celebrare funzioni religiose sataniche.
    In quella, Friedkin riprese un cruento rito di passaggio tribale, dove gli adolescenti ebbri di hashish avrebbero dovuto trafiggersi di lato il ventre da parte a parte con un sottilissimo coltello, evitando di centrarne le parti vitali. Alcuni sbagliarono, morendo davanti alla troupe; il direttore della fotografia stette così male che corse via vomitando e svenne. Friedkin volle inserire parte di quelle scene nel prologo come flash subliminali, ma il girato si smarrì negli archivi della WB.

    Al rientro il montaggio del film avvenne al numero 666 della Fifth Avenue.

    La sera della prima romana al Metropolitan, scoppiò un furioso temporale durante il quale un fulmine colpì la croce in cima a una chiesa accanto al cinema, che rovinò nella piazza, fortunatamente non ferendo chicchessia, dato che il maltempo scongiurò il solito afflusso con code all’uscita.

    * Per la levitazione di Regan vennero usate corde di pianoforte resistenti quanto sottilissime e ai limiti del visibile dipinte alternatamente di bianco e di nero per meglio nasconderle. La rotazione fu realizzata con un manichino costruito e manovrato da Dick Smith, dalla cui bocca usciva un tubo che pompava fumo di sigaretta.

    * Von Sydow sulle prime non riuscì a recitare in maniera convincente ed esagitata la scena dell’esorcismo finale perché non credeva in Dio. Lo stesso Blatty, presa visione dei giornalieri, era atterrito dalla nulla resa della sua prestazione. Friedkin, quasi sul punto di cambiare scena e finale, lo convinse suggerendogli di recitarla pensando a Merrin come un uomo e non come un prete dai poteri sovrannaturali. Dopo un’ora di preparazione in camerino, Von Sydow la recitò con così grande energia che la prima ripresa fu anche l’ultima.

    (Fonte: William Friedkin, Il buio e la luce: la mia vita e i miei film - The Friedkin connection)
  • Schramm • 6/08/18 18:17
    Scrivano - 7694 interventi
    * Per la color correction, Bob McMillian ha ridipinto e ricolorato il film fotogramma per fotogramma.

    * Friedkin seguì l’andamento del film sala per sala come se si trattasse del tour di un’opera teatrale, curandosi ogni volta di regolare personalmente il livello del suono e la luminosità del proiettore (di norma tenuto basso dagli esercenti per risparmiare sulla fatturazione della luce). Per sei mesi telefonò a tutti i proiezionisti sincerandosi della condizioni di proiezione, e se qualcosa non andava come da suo diktat risolveva tutto con delle grandi scenate al telefono, minacciando il ritiro della copia se audio e luminosità non rispettassero i parametri da lui stabiliti.

    * Per pubblicizzare il film all’anteprima di Los Angeles, Marty Wiser ideò un’enorme finestra tridimensionale posta a lato dell’ingresso del cinema, rappresentante la camera da letto di regan; una wind-machine soffiava le tende della sua finestra verso la strada.

    * Per ottenere la voce demoniaca, l’attrice Mercedes McCambridge ingaggiata al doppiaggio era solita bere uova crude, frammiste a enormi quantità d’alcool e di consumo di tabacco, dedicandosi a sessioni estenuanti e prove di forza tali che a fine lavoro era preda da crisi di pianto e tremiti. Nonostante le insistenze di Friedkin, non volle saperne di essere accreditata; in seguito, quando il film montò la cresta dell’onda, tornò di colpo sui propri passi e provò a intentare una causa legale a Friedkin per il mancato accredito. In concomitanza fece altrettanto Ellen Dietz, la stunt della Blair, che appare in soli 28’’ di film. La Warner decise alfine di ristampare l’ultimo rullo con i titoli di coda, accrditandole ambedue.

    Un cinema porno di Long Beach proiettò una copia piratain 16 mm dall’audio fuori synchr. Malgrado la controffensiva legale di Friedkin, imbufalito non tanto per il lucro quanto per le pessime condizioni audiovisive entro le quali il pubblico esperiva il film, il film non si schiodò dalla sala. Friedkin decise allora di passare alle maniere forti intimidendo l’esercente della sala tramite un suo amico della malavita, che si presentò dal proiezionista armato di una calibro 45. La copia venne sequestrata, ma Friedkin rischiò l’arresto fino a due anni per rapina a mano armata. La cosa finì in un nulla di fatto, ma nel frattempo altri locali in zona presero a proiettare copie piratate, ormai saltate fuori in gran numero. Friedkin ricorse nuovamente all’espediente illegale intimidatorio sala per sala, ma ormai le copie in circolazione erano in numero nettamente superiore a quelle che riusciva a sequestrare, e dovette capitolare.

    (Fonte: William Friedkin, Il buio e la luce, la mia vita e i miei film - The Friedkin connection)