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Curiosità su Il vangelo secondo Matteo - Film (1964)

CURIOSITÀ

5 post
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  • Gugly • 13/06/08 16:12
    Archivista in seconda - 4712 interventi
    Oltre alla madre nei panni della Madonna anziana, Pasolini utilizza in diversi ruoli (es. fariseie sacerdoti del Tempio) amici scelti per lo più tra le file degli intellettuali dell'epoca, tra i quali lo scrittore e futuro suo biogrago Enzo Siciliano ed il traduttore Rodolfo Wilcock (al centro di un famoso episodio ricordato da Proietti e Gassman nell'autobiografia di quest'ultimo).
  • Faber • 18/01/10 20:14
    Galoppino - 24 interventi
    Il film è densissimo di citazioni visuali dall'opera di Piero della Francesca. Pasolini fu infatti allievo di Roberto Longhi, che è stato l'artefice principale della 'riscoperta' del pittore di Sansepolcro, e che lo presentò a suoi allievi come il punto più alto del Rinascimento italiano ("Sintesi prospettica di forma e colore", secondo la Breve ma veridica Storia della pittura italiana).)
    Una prima citazione è quella del polittico della Misericordia (1462). Si confronti il pannello a sinistra con la prima ieratica immagine della giovane Maria nel film.
    Notare soprattutto il constrasto netto fra le dense tonalità cromatiche del velo e del manto, e, tipica di Piero, la serie di pieghe impresse dalla cintura sul ventre della donna:



    Ecco una scena con un gruppo di legionari che avanzano per le vie di Gerusalemme:



    Ed ecco due - fra le molte - rappresentazioni di soldati romani secondo Piero della Francesca: la prima è un frammento dal Sogno di Costantino, e la seconda dalla Battaglia di Costantino e di Massenzio. Entrambi fanno parte del ciclo di affreschi sulla storia della vera croce, nella cappella Bacci (basilica di San Francesco) ad Arezzo. Notare soprattutto il casco a larghe tese, la corazza lievemente sbalzata.



    Ulteriore citazione pierdellafrancescana. Nella scena della danza di Salomé compaiono alcuni dignitari con inusuali copricapi:



    E' facilmente riconoscibile il modello che ritorna spesso nelle opere di Piero, come ad esempio nel San Sigismondo del Tempio malatestiano a Rimini:



    I sacerdoti tornano spessissimo nel film. Per esempio ecco questa scena e di fianco alcune foto che riproducono la scena dell'esaltazione della Croce, sempre nella cappella Bacci. Piero aveva probabilmente tradotto i copricapi bizantini visti a Firenze in occasione del concilio 'ecunmenico' fra ortodossi e cattolici
    (1431). In effetti nel rinascimento i 'Greci' assurgono spesso a metafora estetica degli orientali (in questo caso dei dignitari di Gersualemme).



    Tra le citazioni, aggiunge Herbie, anche il piuttosto celebre (e molto echeggiato in tutta la storia dell'arte) "Sogno di Giuseppe" della Cappella degli Scrovegni:

  • Bergman • 20/11/10 21:04
    Disoccupato - 2 interventi
    In questo film c'è uno dei più famosi errori della storia del cinema: nella scena della deposizione, nel momento in cui il braccio di Gesù viene staccato dalla croce, sullo sfondo, esattamente al centro della scena, passa... un autobus (A)! Disse Pasolini, a chi glielo fece notare, che la scena era impossibile da rifare, e la lasciò così. Grazie a Fedemelis per il fotogramma.

  • Columbo • 23/08/11 10:15
    Pulizia ai piani - 1097 interventi
    Il catalano Irazoqui doppiato da Enrico Maria Salerno.
  • Zender • 16/01/17 14:01
    Capo scrivano - 48876 interventi
    Dalla collezione "Sorprese d'epoca Zender" il flano del film: