Ingolosito dal ritorno a tamburo battente dei morti viventi dei tanti Boyle, Anderson, Snyder e Romero, il mitico Mattei riaffila le lame arrugginite ed in questa prima parte della sua bilogia neo-zombesca recupera fulcianamente il retroterra terzomondista delle origini. A disposizione il nostro trash-artist non ha più interpreti mediocri come in Virus ma buffoni senza alcuna nozione attoriale che sbraitano, smorfieggiano e gironzolano in quello che sembra il tunnel dell'orrore di un Luna Park ambulante da 4 soldi. A guardarlo si rischiano confusione mentale e perdita del raziocinio.
MEMORABILE: Gli arti dei morti ricrescono a mo' di lucertola; La prefica morta che balla il flamenco attorno ad uno dei protagonisti...
Ci sono ingenuità e i dialoghi sono spesso zeppi di parolacce inutili, ma guardando questo film mi vengono in mente gli horror anni 70-80. Somiglia molto a Zombi 2 e ha un'atmosfera lugubre che lo rende affascinante. Il make up degli zombi è di buona fattura, l'ho gurdato tutto d'un fiato senza distrarmi e ciò mi succede raramente.
Mattei torna agli zombi in stile anni 80 in un film che porta la sua tipica impronta, come si può vedere nelle citazioni/plagio, negli attori scalmanati non diretti al meglio e sopratutto, nella parte più allettante, molti morti viventi, fantasmi, sangue e altro in un'atmosfera da luna park che diverte e non annoia. La trama è abbastanza scombinata e gli effetti non sono il massimo, ma il sapore da cripta spagnola nell'isola tropicale va bene ed è un ottimo ingrediente.
MEMORABILE: Il barile di Amontillado; La dama che esce dal quadro.
Non stupisce la presenza di tre persone in sede di script: dietro un banale titolo da zombie-movie si nasconde uno zibaldone in cui morti viventi, vampiri, collezionisti di anime e spettri convivono nel delirio più totale. I plagi e le citazioni non si contano (Zombi 2, La notte dei morti viventi, Ghost ship, persino Virus dello stesso Mattei!), i dialoghi e le reazioni dei protagonisti rinunciano a ogni logica terrena. Il risultato è sorprendentemente divertente. C'è pure tanto gore e certi SFX e make-up sono buoni. Per un po' di sano trash.
MEMORABILE: Il prologo; La tizia che impiega uno sproposito per riconoscere uno zombi; Lotta allo zombi a colpi di kung-fu; Una vecchia zombi narra la storia (!).
Uno dei lavori migliori di Bruno Mattei, un ritorno al cinema horror esotico condito con le solite meccaniche narrative usate in tantissimi altri film, ma a rendere il film memorabile e speciale sono gli insoliti protagonisti, con nomi bizzarri e caratteristiche comportamentali sopra le righe (nel senso che sono assurde e non credibili). Ovviamente il film è condito con zombi e mutilazioni varie, ma il vero motivo che lo rende questo avvincente (a modo suo) sono questi bizzarri eroi che dovranno sopravvivere ai morti viventi. Assolutamente da guardare con gli amici.
MEMORABILE: Un membro dell'equipaggio combatte uno zombi a colpi di karate.
POTRESTI TROVARE INTERESSANTI ANCHE...
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.
In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.
DISCUSSIONE GENERALE: Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.
HOMEVIDEO (CUT/UNCUT): Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.
CURIOSITÀ: Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.
MUSICHE: Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
Si, Tentori è uno scrittore ed esperto di Cinema italiano (soprattutto di Genere) di tutto rispetto, peccato che le sue sceneggiature siano state messe in pratica in modi scadenti e raffazzonati.
Inutile dire che il sequel, Zombi-La creazione, sempre scritto da Tentori, segua la stessa disastrosissima linea trash...
P.S.: A proposito Zender, i due zombie-movie di Mattei andrebbero segnalati coi quadratini verde (L'isola) e arancione (La creazione).
Al di là della qualità degli ultimi Mattei (vedi La tomba o i due pressochè simili "cannibal movie") che criticandoli sarebbe un pò come sparare sulla croce rossa, posso solo dire che almeno Brunone non ha mai mollato il suo indipendente spirito "bis", e non si è mai "svenduto" (non cito un altro ottimo maestro del nostro cinema che fù, che a metà anni 90 si sputtanò allegramente e totalmente con una fiction con la Carrà-nientemeno-).
Se non altro Bruno non ha mai mollato, e devo posso solo dire chapeau.
Che poi i suoi low budget siano quelli che sono non ci piove.
Fanno fatica i nostri che vanno nei cinema, figurarsi gli "straight to video" di zio Bruno.
Buiomega71 ebbe a dire: Che poi i suoi low budget siano quelli che sono non ci piove.
Fanno fatica i nostri che vanno nei cinema, figurarsi gli "straight to video" di zio Bruno.
Però qui è anche questione di capacità tecniche ed inventiva, qualità di cui l'ultimo Mattei scarseggia paurosamente.
Per dirti, c'è gente che nello stesso anno (il 2006), con un budget parimenti modesto ha realizzato horror dotati di una carica ironica e di uno spirito genialoide davvero senza paragoni. Mi riferisco all'incredibile Night of the dead: Leben tod, di Eric Forsberg.
Gestarsh99 ebbe a dire: Buiomega71 ebbe a dire: Che poi i suoi low budget siano quelli che sono non ci piove.
Fanno fatica i nostri che vanno nei cinema, figurarsi gli "straight to video" di zio Bruno.
Però qui è anche questione di capacità tecniche ed inventiva, qualità di cui l'ultimo Mattei scarseggia paurosamente.
Per dirti, c'è gente che nello stesso anno (il 2006), con un budget parimenti modesto ha realizzato horror dotati di una carica ironica e di uno spirito genialoide davvero senza paragoni. Mi riferisco all'incredibile Night of the dead: Leben tod, di Eric Forsberg.
A essere sincero dovrei dire che lo zio Bruno non ha mai brillato per chissà quali capacità tecniche.
Inventiva quella sì, perchè solo un genio in acido poteva partorire un film come L'altroinferno (mio guilty pleasure in assoluto) e il finale di Rats.
Gli ultimi erano girati in video, mossi da una febbrile passione che lo zio non ha mai perso...E a me tanto basta.