Una vita quasi perfetta - Film (2002)

Commedia sentimentale intrisa di buonismo e luoghi comuni, stucchevole come 20 meringhe mangiate contemporaneamente. Il copione offre alla Jolie la possibilità di sfornare un’interpretazione che sa più di autocelebrazione che di bravura, tanto che il contorno assume il valore di mera comparsa, per quanto si sforzi il maschietto coprotagonista tanto alternativo e tanto belloccio.

Un film quasi tutto imperfetto. Quella della revisione della propria vita è un'idea pluririciclata dal cinema che suscita sempre dell'interesse, ma in questa commedia-drammatica viene troppo alleggerita e mal sfruttata. Quindi non perfetto come film ma ideale solo per gli spunti di riflessione. Angelina Jolie in versione Barbie non è il massimo.

Dietro l'apparenza di una commedia leggera si celano verosimilmente, nelle intenzioni dei realizzatori del film, "sottotesti" riguardanti le seconde occasioni e discorsi sulla necessità di vivere pienamente la vita. Peccato che la realizzazione sia davvero mediocre e sia penalizzante la scelta della Jolie, donna certo affascinante ma a cui manca (per citare una battuta del film) il "quid". Molto meglio il suo partner, il sottovalutato Burns. Pessimo il doppiaggio italiano.

Film dal soggetto che potrebbe risultare interessante, anche se affrontato infinite volte in altri film in diverse varianti. Angelina Jolie è bellissima, anche in versione biondo platino, ma la realizzazione tecnica è troppo preconfezionata, la fotografia scolastica e superata, i dialoghi poco incisivi. Pessimo il doppiaggio italiano, stonato: nessuna delle voci è azzeccata e nel complesso il film viene  da ciò pesantemente penalizzato risultando finto.

Una conduttrice riceve tre predizioni: una di queste dice che morirà nel giro di una settimana. Crederci o no? Commedia soporifera quanto banale. Pochissimo o nulla di interessante. E dire che la Jolie è piuttosto simpatica. Ma non basta. Troppo sentimentalismo inutile, personaggi male concepiti. Mediocre la colonna sonora. Pellicola da dimenticare in fretta dopo la prima visione.