Questa volta la Rai ci prende in pieno e ci regala una fiction veramente ben confezionata, con un'ottima regia di Milani e un cast di bravi attori a partire da un Cavina splendido nel ruolo di padre, nonno e imprenditore che fa da collante a una famiglia tra i problemi dell'azienda in crisi e la scomparsa del primogenito e i problemi sentimentali e personali dei figli. La Sandrelli è sempre brava nel ruolo di mamma, anche se questa volta rimane un tantino sotto tono rispetto al resto del cast. Sceneggiatura molto curata e attuale nei tempi.
Solito polpettone firmato Rai Uno (sparizioni, amori, dolori, la dottoranda col prof!, il solito pomposo e onnipresente tappeto musicale) giusto appena appena aggiornato ai tempi moderni (c'è la crisi, c'è la crisi ma i Rengoni hanno almeno sei macchine!). Quantomeno stavolta il livello attoriale è più alto della media, vuoi perché i vecchi leoni Cavina e Sandrelli se la cavano più che egregiamente, vuoi perché Stefania Rocca mi rapì il cuore durante un Fantafestival di tanti anni fa. Più potabile del solito, ma la Rai dovrebbe togliersi l'ingessatura.
Fiction che spicca nel desolante panorama italico grazie ai personaggi (più o meno) sfaccettati e, soprattutto, per merito delle interpretazioni rese dagli attori: menzione d'onore a Cavina e Sandrelli, ma anche gli altri, fino ai più giovani, non se la cavano male. La trama si lascia seguire grazie al plot "giallo" che, beffardamente, rimanda a un futuro prossimo. Il cast è in parte quello di Tutti pazzi per amore, quindi vedere Piera degli Esposti calma (anche se ambigua)... aridatece Nonna Clelia!
MEMORABILE: Giorgio Marchesi nudo (di spalle) sotto la doccia; La battuta finale prima dei titoli di coda.
Per essere una fiction realizzata dalla RAI, si può notare una certa cura nella realizzazione che la porta ad una siderale distanza rispetto agli altri prodotti del genere. I personaggi sono (almeno una parte) meno monodimensionali del solito, la regia abbastanza curata, così come l'interpretazione degli attori. Peccato che la storia sia molto banale con colpi di scena "telefonati" e la promessa/minaccia di un sequel.
Chi è brianzolo e conosce il clima di quelle terre in questa fiction troverà una trasposizione in certi casi molto fedele di quello che è un vero e proprio modo di vivere, anzi di essere. Le vicende hanno intrecci un po' troppo fantasiosi, ma coinvolgono. Variamente riuscito l'accento brianzolo tentato dai membri del cast: sotto quest'aspetto, il migliore è Primo Reggiani. Il personaggio di Nicolò Fulvi migliora passando dalla boccheggiante recitazione di Luca Peracino (prime due stagioni) a quella più sciolta e naturale di Romano Reggiani, molto più simpatico e credibile.
Riccardo Milani HA DIRETTO ANCHE...
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Ciao Ruber, scusa ma il momento memorabile è uno spoilerone gigantesco. Dubito che a qualcuno venga voglia di cimentarsi nella visione integrale del prodottino qui presente ma non si mai. Forse si potrebbe cambiare, non so
Jandileida ebbe a dire: Ciao Ruber, scusa ma il momento memorabile è uno spoilerone gigantesco. Dubito che a qualcuno venga voglia di cimentarsi nella visione integrale del prodottino qui presente ma non si mai. Forse si potrebbe cambiare, non so
beh si ma mica tanto ce tutta la storia da guardare per arrivare li, che poi fin dalla scomparsa di Gassman nella prima puntata già si sapeva da quello che succede nelle puntate dopo che sarebbe tornato e non lo hanno neanche nascosto troppo bene, anche se Milani ha detto a tutto il cast di tacciarsi la bocca fino alla fine.
DiscussioneZender • 17/05/12 08:00 Capo scrivano - 48839 interventi
Rispettiamo Milani allora, se ha detto di tacere fino alla fine. In ogni caso evitiamo rivelazioni dei finali, è una regola.
DiscussioneGugly • 23/10/13 15:37 Archivista in seconda - 4712 interventi
Vista la prima puntata della seconda serie: non mi è dispiaciuta, anche se devo dare ragione a chi giudica un po' troppo presente la musica dei momenti di tensione...è vero che c'è stato il ritorno di Edoardo Rengoni (Alessandro Gassman) con tutto quel che ne consegue in termini di mistero e pericolo, però stona con i momenti più leggeri quali, ad esempio, i momenti dedicati a Nicoletta Rengoni (la Felberbaum) e il fidanzato.
A proposito, la Felberbaum è troppo caricaturale, è a costante rischio macchietta, un po' come la sorella della protagonista di Tutti pazzi per amore (d'altronde, la squadra è in parte la stessa).
Al momento promuovo Gassman a pieni voti, con quegli occhi intensi e alcune espressioni della migliore famiglia Gassman drammatica :-)
Le due location centrali della fiction sono l'azienda di famiglia Rengoni che e nella realtà la Poliform di Inverigo, e la villa che però non si trova a Inverigo.