Amour et mélasse - Corto (1908)

Il nuovo garzone del negozio è parecchio impacciato e combina guai in continuazione, cadendo alla fine dritto dritto nella botte della melassa. Il corto è molto ben curato per dare un effetto realistico: belle le controscene in secondo piano, così come precisi i passaggi delle comparse che si intravedono come ombre oltre la vetrina. L'imbranatura del protagonista è poi resa efficacemente ed è anche divertente. Curioso l'avvicinamento finale del poveraccio alla macchina da presa mentre cerca di riaversi dalla terribile giornata.

L'impresa familiare di Monsieur Rotin ha canoni selettivi molto larghi per l'immissione di nuovi garzoni, per cui si va a cercare una serie di danni che l'imbranato bamboccione causa a ripetizione. Fino al bel finale (il protagonista, in lacrime, viene verso la macchina da presa) la vicenda di questo corto di Méliès (meno di cinque minuti) era stata un po' lenta, talora macchinosa, pur presentando una cura notevole per i particolari, come i passanti lungo la via. Non male.

Il primo giorno di lavoro del garzone protagonista di questo cortometraggio è qualcosa di tragicomico. Sin dalle prime battute si percepisce la sua goffaggine in quanto sbanda visibilmente da una parte all'altra dello schermo. Tutto questo fino ad arrivare a un finale esplosivo. Il corto diverte molto perché è la classica comica pasticciona in cui tutto ciò che può andare storto finisce per andarci sul serio. Quando ci si mette, Méliès è in grado di intrattenere alla grande il suo pubblico.

Una comica ambientata in una drogheria dove viene assunto un garzone assai impacciato. L'andamento della storia è quello di una progressiva escalation fino ad una conclusione spettacolare. Molto curata l'ambientazione, così come l'entrata e l'uscita dalla scena dei vari personaggi, decisamente ben coordinato dal regista. Buono anche il finale con lo sguardo disperato del protagonista in primo piano.