Anni difficili - Film (1948)

Anni difficili
Media utenti
MMJ Davinotti jr
Anno: 1948
Genere: commedia (bianco e nero)
Note: Soggetto tratto dal romanzo "Il vecchio con gli stivali" di Vitaliano Brancati. Sceneggiatura di Vitaliano Brancati, Sergio Amidei, Franco Evangelisti, Enrico Fulchignoni.
Papiro: elettronico
Lo trovi su

Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

Location LE LOCATIONCineprospettive

Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Impietoso ritratto dell'Italia durante gli ultimi anni del Ventennio, il film di Zampa rievoca l'età mussoliniana vista dagli occhi di un insignificante padre di famiglia, Aldo Piscitello (Spadaro), tiepido antifascista che si vede costretto dal podestà (Biliotti) ad iscriversi al partito per non perdere il lavoro di impiegato municipale. Siamo a Modica, in Sicilia, città fin da subito indicata dalla stessa voce narrante come esempio delle enormi diversità - non solo urbanistiche - tra Nord e Sud d'Italia, eppure ugualmente coinvolta dall'espansione del pensiero politico prevalente. Aldo, che frequenta amici antifascisti, vorrebbe poter rifiutare d'iscriversi al partito, ma spinto anche dalla moglie...Leggi tutto (Ninchi) che al contrario intravede in Mussolini una via per la rinascita economica del Paese, non solo lo fa ma accetta in seguito persino l'uniforme di squadrista, da indossarsi per ottenere duemila lire. Ma intanto suo figlio Giovanni (Girotti) parte per il fronte, prima per la Spagna poi per l'Africa, mentre la stretta del regime limita sempre più il pensiero libero. Attraverso esemplari momenti ai confini del paradosso (l'obbligo a teatro di cambiare il testo della Norma di Bellini contenente – figurarsi... - presunte frasi antipatriottiche), una tensione crescente in famiglia a cui Aldo reagisce sempre lasciandosi scivolare tutto addosso, la presa di coscienza di una spirale di morte che sta conducendo l'intera Europa in guerra, il film inquadra bene il periodo storico. Non mancano tuttavia lungaggini evitabili (soprattutto durante le riunioni antifascisti dal farmacista, inizialmente funestate da eterne discussioni gonfie di retorica) nonché una scarsa varietà nel modo di raccontare la guerra (i ciclici ritorni in famiglia del figlio soldato) e le sue conseguenze, con una prevedibilità di fondo che sottrae inevitabilmente interesse alla vicenda. Il tutto - unito a una drammatizzazione schematica che si esaurisce in gran parte nella passività del protagonista contrapposta alla stizzita invadenza della moglie (Ave Ninchi nel suo personaggio di sempre) - rende l'opera piuttosto datata, nonostante la rimarchevole qualità tecnica (per la quale ANNI DIFFICILI ottenne un premio a Venezia). Qualche spazio per la figlia progressivamente sempre più vicina agli ideali fascisti e per la giovane (Vitale) con cui Giovanni si sposerà, tendenzialmente ridotta - dai continui distacchi dal marito - a lacrimevole vittima delle circostanze. Ma il quadro possiede nel complesso una bella varietà che coralmente sa cogliere i diversi aspetti della società del tempo affinando, nell'ultima parte, le unghie di una critica feroce all'opportunismo tipico dell'italiano; subito pronto, all'entrata degli Alleati, a dichiarare sfacciatamente e unitamente il proprio sdegno per il fascismo come se mai fossero esistite le adunate urlanti a Piazza Venezia. Un finale duro e autentico per un'opera di valore, a tratti zoppicante e un po' sopravvalutata ma importante.
Marcel M.J. Davinotti jr.
Chiudi
TITOLO INSERITO IL GIORNO 7/08/10 DAL BENEMERITO EDO POI DAVINOTTATO IL GIORNO 10/01/20
Clicca sul nome dei commentatori per leggere la loro dissertazione
ORDINA COMMENTI PER: BENIAMINI GERARCHIA DATA

Edo 7/08/10 00:46 - 12 commenti

I gusti di Edo

Il film è il primo di una trilogia di cui fanno parte anche Anni facili e L'arte di arrangiarsi. Siamo nel 1935: Aldo Piscitello vive a Modica (Ragusa), è impiegato comunale e non si occupa di politica (non è né fascista né antifascista) ma, ad un certo punto, sarà la politica ad occuparsi di lui... Zampa racconta, magistralmente e con tono da commedia, gli ultimi dieci anni della dittatura fascista e mostra le incredibili capacità trasformistiche delle classi dirigenti e della società italiana tutta. Un film, purtroppo, molto attuale.
MEMORABILE: Siamo tutti vigliacchi: quelli che battevano le mani in piazza e quelli che fischiavano nascosti in casa.

Cotola 13/11/11 23:34 - 8798 commenti

I gusti di Cotola

Tra dramma e commedia, con una prevalenza della prima nell'ultima parte, Zampa descrive (abbastanza a caldo) l'italietta fascista nelle sue diverse componenti e lo fa con una certa capacità d'analisi, nonostante la vicinanza a quanto raccontato. Ci sono diversi momenti riusciti e colpisce la bravura del regista nell'avere saputo fotografare al meglio la mentalità di quell'epoca. Un pizzico di retorica e didascalismo di troppo, ma bisogna anche capire che fu girato appena tre anni dopo la fine del regime.
MEMORABILE: La moglie e la figlia del protagonista. I fascisti a teatro che ascoltano la Norma di Bellini. Il trasformismo della fase finale.

B. Legnani 9/06/21 18:26 - 5451 commenti

I gusti di B. Legnani

Drammatico con tocchi di commedia è il film, del tutto drammatico è il ritratto dell’Italia che ci sta dietro: megalomani, ignoranti, spie, opportunisti (nel suo piccolo, il ruolo più tremendo, nella genesi della disgrazia personale, è quello della Ninchi), facili convertiti e imbelli pronti all’autoassoluzione. Ovvio che, a tre anni dalla fine della Guerra, un film ben riuscito facesse storcere il naso al mondo politico e pure alla Chiesa, visto che qui si ricorda che per essa qualcuno era “l’Uomo della Provvidenza”. Zampa dirige da par suo, gli attori tracciano ritratti impietosi. 
MEMORABILE: “Siamo tutti vigliacchi!”.

Pigro 12/06/21 15:41 - 9436 commenti

I gusti di Pigro

...ovvero la solitudine dell’italiano medio nel marasma della Storia e nella pratica del trasformismo politico. Eccellente racconto fra dramma e commedia, vivace e amaro, sugli anni del Fascismo, vissuti da una famiglia piccolo borghese siciliana, tra opportunismi e viltà (notevole il ritratto del salotto dei dissidenti). La potenza del film sta nella prossimità con gli eventi narrati che impongono allo spettatore uno spietato esame di coscienza, ma si estende nei decenni come paradigma dell’autoassoluzione nostrana. Intenso Spadaro.

Daniela 14/06/21 23:29 - 12354 commenti

I gusti di Daniela

Quasi un decennio di storia italiana vista con gli occhi di un umile impiegato obbligato a diventare fascista per non perdere il posto.. Girato a pochi anni di distanza dagli eventi narrati, un ritratto impietoso che stigmatizza il trasformismo di opportunisti e protervi, reso possibile dalla passività della brava gente in nome del quieto vivere e dalla pavidità degli oppositori da salotto. Il migliore film del regista grazie alla bella sceneggiatura, la messa in scena resa suggestiva dagli scorci modicani, l'interpretazione toccante di Spadaro, l'amarissimo epilogo.

Zampanò 30/09/21 15:32 - 377 commenti

I gusti di Zampanò

Fa parte dei film girati in libertà assoluta, triennio 45-48, e si vede. Zampa e Brancati non fanno sconti neanche a un certo antifascismo. Spadaro, attore dimenticato, è eccezionale nel discendere agli inferi fino all'imo dell'afonia; gli vanno dietro Silvani, Biliotti, Randi e la stessa Ninchi. Più stereotipato Girotti. Di storie sullo sfascio fascista ce ne sono tante, ma qui la parabola descritta porta tutti alla sbarra, è un processo totale; si salvano pour cause giusto il nonnino e il neonato. Da capogiro gli scorci di Modica.
MEMORABILE: I maggiorenti fascisti discutono sulla Norma del Bellini, scritta 100 anni prima, bollandola come antiromana.

Giùan 6/11/22 10:06 - 4306 commenti

I gusti di Giùan

Il primo tassello della trilogia sull'Italia fascista di Zampa resta ancora un’opera dolorosamente illuminante riguardo quel male assoluto (troppe volte edulcorato) che fu il regime nero del Ventennio. Impressionano sul piano narrativo i toni patetico moralistici coi quali il regista romano "traduce" il racconto di Brancati, che contrastano (almeno parzialmente) con quelli nichilistoanarcoidi della maturità ma sostanziano un giudizio inappellabile e rigoroso, capace di evitare il grottesco in nome di un pur rischioso rigore etico. Bravo il dimenticato Spadaro, Girotti ha le phisique.
MEMORABILE: Le riunioni carbonare degli antifascisti del paese nel retrobottega del farmacista (Silvani); Gli occhi della Vitale; Delia Scala "fascistissima".

NELLO STESSO GENERE PUOI TROVARE ANCHE...

Spazio vuotoLocandina Due gemelli e una monellaSpazio vuotoLocandina The incredible shrinking womanSpazio vuotoLocandina Supercuccioli a NataleSpazio vuotoLocandina Hotel Gagarin
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare la registrazione.

In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.


DISCUSSIONE GENERALE:
Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.

HOMEVIDEO (CUT/UNCUT):
Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.

CURIOSITÀ:
Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.

MUSICA:
Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
  • Discussione Daniela • 11/06/21 11:33
    Gran Burattinaio - 5903 interventi
    B. Legnani ebbe a dire:
    Mi permetto di segnalare che questo bel film di Zampa, che ho visto da poco, colmando  mia lacuna, ha un numero di commenti assai basso. Sarebbe bello incrementarlo.
    Grazie del suggerimento. Spero di poter aggiungere un altro commento a breve. 
  • Discussione Caesars • 11/06/21 12:56
    Scrivano - 16721 interventi
    Daniela ebbe a dire:
    B. Legnani ebbe a dire:
    Mi permetto di segnalare che questo bel film di Zampa, che ho visto da poco, colmando  mia lacuna, ha un numero di commenti assai basso. Sarebbe bello incrementarlo.
    Grazie del suggerimento. Spero di poter aggiungere un altro commento a breve. 
    Mi unisco al ringraziamento per il suggerimento, nonché al proposito di aggiungere (magari non in tempi brevissimi) altro commento.

  • Discussione Pigro • 11/06/21 17:16
    Consigliere - 1649 interventi
    B. Legnani ebbe a dire:
    Mi permetto di segnalare che questo bel film di Zampa, che ho visto da poco, colmando  mia lacuna, ha un numero di commenti assai basso. Sarebbe bello incrementarlo.

    Grazie della segnalazione! Mi è sempre sfuggito ma lo recupero immediatamente, e così a incrementare i commenti... :-)
  • Discussione B. Legnani • 13/06/21 10:23
    Pianificazione e progetti - 14853 interventi
    Pigro ebbe a dire:
    B. Legnani ebbe a dire:
    Mi permetto di segnalare che questo bel film di Zampa, che ho visto da poco, colmando  mia lacuna, ha un numero di commenti assai basso. Sarebbe bello incrementarlo.

    Grazie della segnalazione! Mi è sempre sfuggito ma lo recupero immediatamente, e così a incrementare i commenti... :-)
    Ho letto. .
    Ultima modifica: 13/06/21 10:31 da B. Legnani
  • Curiosità B. Legnani • 13/06/21 10:27
    Pianificazione e progetti - 14853 interventi
    Il film provocò un'interpellanza parlamentare, alla quale Giulio Andreotti (in seguito non troppo tenero col Neorealismo) rispose difendendo il film con decisione.
    Siccome a pensare a male si fa peccato, ma spesso si indovina, si può maliziosamente far notare che fra i collaboratori alla sceneggiatura si nota il nome di Franco Evangelisti.

    Fonti: Il Booklet che accompagna il DVD, dichiarazioni del Mereghetti. 
  • Discussione Daniela • 14/06/21 22:47
    Gran Burattinaio - 5903 interventi
    In una delle ultime sequenze del film (attorno al minuto 1,49) compaiono due soldati tedeschi. Uno dei due mi sembra proprio Alain Cuny, però la sua presenza nc non è segnalata nelle schede IMDB e non ne ho trovato conferma altrove.
    Possibile sia solo un caso di forte somiglianza? A meno che non la veda solo io...
     
  • Discussione B. Legnani • 15/06/21 14:24
    Pianificazione e progetti - 14853 interventi
    Daniela ebbe a dire:
    In una delle ultime sequenze del film (attorno al minuto 1,49) compaiono due soldati tedeschi. Uno dei due mi sembra proprio Alain Cuny, però la sua presenza nc non è segnalata nelle schede IMDB e non ne ho trovato conferma altrove.
    Possibile sia solo un caso di forte somiglianza? A meno che non la veda solo io...
     

    Lo ricorda un po', ma escluderei che sia lui.
    p.s. Sono lieto che il film ti sia piaciuto.
  • Discussione Daniela • 15/06/21 18:38
    Gran Burattinaio - 5903 interventi
    Si, riflettendo sopra, è quasi certo che quella con Cuny sia solo una somiglianza per quanto notevole. L'attore francese aveva già interpretato ruoli di rilievo in patria, anche se in Italia doveva ancora affermarsi - sarebbe successo un paio di anni dopo.
     
    Passando ad altro. ho scoperto che esiste una versione tedesca del film intitolata Mitgerissen (Intrappolato) uscita nelle sale della Germania Ovest nel 1951 ed ora disponibile anche da noi in DVD in lingua tedesca con sub in italiano e inglese.
    Ho parlato di "versione" e non semplice doppiaggio perché presenta differenze notevoli con l'originale: circa 30' in meno tagliate dalla censura compensate in parte con sequenze provenienti dal repertorio tedesco - cosa che lo rende decisamente interessante.
    Notizie qui

  • Discussione B. Legnani • 15/06/21 21:16
    Pianificazione e progetti - 14853 interventi
    Daniela ebbe a dire:

     
    (...= ho scoperto che esiste una versione tedesca del film intitolata Mitgerissen (Intrappolato) uscita nelle sale della Germania Ovest nel 1951 ed ora disponibile anche da noi in DVD in lingua tedesca con sub in italiano e inglese.
    Ho parlato di "versione" e non semplice doppiaggio perché presenta differenze notevoli con l'originale: circa 30' in meno tagliate dalla censura compensate in parte con sequenze provenienti dal repertorio tedesco - cosa che lo rende decisamente interessante.
    Notizie qui

    Eh sì. Interessante.

  • Discussione Caesars • 16/06/21 07:52
    Scrivano - 16721 interventi
    Daniela ebbe a dire:
    Si, riflettendo sopra, è quasi certo che quella con Cuny sia solo una somiglianza per quanto notevole. L'attore francese aveva già interpretato ruoli di rilievo in patria, anche se in Italia doveva ancora affermarsi - sarebbe successo un paio di anni dopo.
     
    Passando ad altro. ho scoperto che esiste una versione tedesca del film intitolata Mitgerissen (Intrappolato) uscita nelle sale della Germania Ovest nel 1951 ed ora disponibile anche da noi in DVD in lingua tedesca con sub in italiano e inglese.
    Ho parlato di "versione" e non semplice doppiaggio perché presenta differenze notevoli con l'originale: circa 30' in meno tagliate dalla censura compensate in parte con sequenze provenienti dal repertorio tedesco - cosa che lo rende decisamente interessante.
    Notizie qui

    Grazie Dani, non avevo idea dell'esistenza di questa versione "alternativa"