Tobi - Film (1978)

Fosse venuto in mente al duo Berlanga & Azcona, chissà cosa ne avrebbero ricavato da tale spunto; Mercero invece si adagia sul sofà comodo della dimensione familiare. La variazione sul tema del diverso viene orchestrata eseguendo dettami manierati, con soventi timbri comici contrappuntati da timidi inserti seriosi e infruttuosi dacché si vola parecchie spanne sopra la superficialità. Solo in chiusura Mercero si riappropria della sua visione surreale; ma non basta: i titoli di coda son già partiti da un pezzo, per lo spettatore.

Il tenero e splendido ritratto di questo bimbo con le ali contrasta con la pretenziosità, ben evidenziata nel film, di un'infanzia che deve essere spiegata, psicanalizzata, studiata e dissezionata a ogni costo dai cosiddetti "esperti" pieni di sé, rappresentati sia dal mondo della scienza medica che da quello televisivo-pubblicitario e miracolistico-mistificatore pseudo-religioso. La pressione delle sovrastrutture socio-ideologiche non impediranno a questa creatura, icona di purezza post-francescana, di manifestare in modo epico l'istinto di libertà.